Filologo luterano (Komotau, Boemia, 1490 - Wittenberg 1543), professore di ebraico (1521), poi rettore (1542) dell'università di Wittenberg, aiutò (dal 1520) Lutero nella traduzione della Bibbia, e lasciò [...] una Grammatica hebraeae chaldaeaeque linguae (1525) e un Liber de hebraeis urbium regionum ... nominibus ex V. T. collectis (1526) ...
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Semitista statunitense (New Concord, Ohio, 1856 - Chicago 1906); insegnò ebraico, lingue semitiche e letteratura biblica in varie università e dal 1891 fu presidente dell'univ. di Chicago; fondò varî periodici [...] di studî ebraici e semitici. Assirologo fu invece il fratello Robert Francis (New Concord 1864 - Chicago 1914), prof. alla Yale University e a Chicago, che, tra l'altro, curò una buona edizione del Codice di Hammurabi (1904). ...
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. Con questo titolo (aramaico Rāsh Gālūtē, ebraico Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt), che significa "capo dell'esilio" era designato il supremo capo di quella parte della popolazione ebraica rimasta in Babilonia [...] .145-179; Mann, Misrat Rōsh ha-Gōlāh wĕ-hista‛ăfūtāh bĕ-sōf tĕqūfat ha-Gĕ'ōnīm (La carica di esilarca e le sue diramazioni alla fine dell'epoca gā'ōnaica), in Livre d'hommage à la mémoire du Dr. S. Poznanski, Varsavia 1927, parte ebraica, pp. 18-32. ...
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MARDUK (ideogramma amar-ud; Ma-ruduk, Mar-du-ku; ebraico Mĕrodak)
G. Garbini
Dio della città di Babilonia, assurto a capo dal pantheon mesopotamico a partire dal XVIII sec, a. C.
Divinità in origine [...] irrilevante, del cui nome si ignora il significato esatto, M. conobbe una fortuna parallela a quella della città in cui era inizialmente venerato. Il processo di elevazione di M. sulle altre divinità, ...
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Vedi SICHEM dell'anno: 1966 - 1997
SICHEM (egiziano Skmm, ebraico Shĕkem; Συχεμ)
A. Ciasca
Antica città palestinese, identificata con l'odierno Tell Balatah (Giordania). Il tell (altura artificiale) [...] è di limitate dimensioni (circa 200 m di diametro), a circa 3 km a O di Nablus (antica Flavia Neapolis). Collocata a fondo valle, nel passo fra i monti Ebal e Garizim, la città aveva il controllo di tutte ...
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scevà Nella terminologia della scuola masoretica di Tiberiade, nome (dall’ebraico shĕwā, der. di shaw «niente») di un simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e ha diverse [...] funzioni: lo s. naḥ (o quiescente) denota assenza di vocale dopo la consonante soprascritta; lo s. na‛ (o mobile) denota presenza di vocale neutra di quantità ultrabreve; lo s. composito, associato ai ...
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Arabista italiano (Palermo 1850 - Agrigento 1931), prof. d'arabo ed ebraico nell'univ. di Palermo, dal 1898 vescovo di Girgenti. Per impulso di M. Amari, si dedicò allo studio filologico, epigrafico e [...] numismatico dei resti arabi in Sicilia ...
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LĒWĪ ben Gērĕshōn (Léon de Bagnols, Gersonide; secondo l'uso ebraico di raccogliere in una sigla i varî elementi del nome, Ralbag, [Rabbi L. b. G.])
Umberto Cassuto
Filosofo e matematico, nato nel 1288 [...] (Francia meridionale), morto il 20 aprile 1344, fu uno dei più insigni fra i dotti giudei del Medioevo.
Scrisse in ebraico: Milḥămōt Ădōnāy (Le guerre del Signore), vasta opera filosofico-religiosa, con la quale non soltanto integrò il sistema di ...
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Dotto agostiniano (Polignano a Mare 1835 - Roma 1902); prof. di ebraico nel collegio di Propaganda Fide, scrittore della Biblioteca vaticana (dal 1876), prefetto dell'Archivio vaticano (1891), segretario [...] della Congregazione de Propaganda Fide (1893), fu creato cardinale nel 1899. Si occupò di studî copti e pubblicò (1888) il testo arabo del Diatessaron di Taziano ...
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Orientalista (Klein-Siemen, Meclemburgo, 1812 - Bonn 1890); cultore di sanscrito, ebraico ed arabo; prof. a Marburgo e, dal 1859, a Bonn, dove rimase fino alla morte. Svolse una varia e molteplice attività [...] di studioso; lasciò edizioni di testi originali, scritti bibliografici nel campo indologico e dotte ricerche sulle fonti relative agli studî biblici e al cristianesimo antico ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.