Scrittore spagnolo (Cuenca 1832 - Madrid 1871), professore di ebraico a Madrid, ministro, inviato speciale di Isabella II presso Pio IX (1869). Scrisse le sue impressioni sulla Roma antica e moderna in [...] Roma (1873). Altre sue opere: La mujer (1858) e La verdad del progreso (1862) ...
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Biblista luterano (Dresda 1679 - Lubecca 1767). Prof. di ebraico a Lipsia (1713-30), fu il più dotto e deciso sostenitore del letteralismo biblico e dell'ispirazione dei testi sacri (Introductio ad libros [...] Veteris Testamenti, 1714-21; Critica Sacra, 1728), contro il razionalismo critico di R. Simon, J. Le Clerc, B. Spinoza, W. Whis ton e J. Toland ...
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Esegeta (Roma 1797 - ivi 1881), gesuita, prof. di ebraico e di Sacra Scrittura a Roma (Collegio Romano) e a Lovanio. Filologo, portò importanti contributi ai problemi dei Sinottici e all'esegesi del Vecchio [...] Testamento, in particolare del libro dei Salmi. Tra le sue opere: De evangeliis (1852-53); Institutio de interpretatione Bibliorum (1862); Biblicarum quaestionum decas (1877) ...
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Nome d'arte dell'attore cinematografico di origine ebraico-russa Asa Yoelson (Srednike 1886 - San Francisco 1950). Emigrò da bambino negli USA; cantante di music-hall, raggiunse la notorietà interpretando [...] il primo film sonoro e parlato: The jazz singer (1927). Interpretò poi: The singing fool (1928); Mammy (1930); Hallelujah (1933); Rhapsody in Blue (1945) ...
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È il nome babilonese ed ebraico (\ebraico\) di un'importante città della Babilonia antica, menzionato in Gen., X, 10, quale nome di una delle quattro città più importanti del regno del leggendario re di [...] Babele Nimrod nel paese di Sinear (Šumer, Babilonia meridionale), in greco "Αρχαδ o "Αχαδ. In babilonese semitico il nome della città sonava Akkadū, la qual forma non è altro che l'antico nome sumero Agade, ...
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In senso ampio e generico, e con riferimento al più antico ordinamento sociale, il capo di una grande famiglia, che ha piena e indiscussa autorità su tutti i suoi discendenti. Nell’uso odierno, per estensione, [...] un gruppo o in un campo di attività. In senso storico, denominazione dei più antichi progenitori del popolo ebraico.
Antropologia
Con il termine patriarcato nell’antropologia evoluzionista, si indicavano sia un certo tipo di organizzazione sociale ...
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Storico (Satu-Mare 1928 - Roma 1978). Di origine ebraico-ungherese, fu deportato ad Auschwitz e a Buchenwald. Dal 1953 direttore dell'Istituto di storia di Bucarest, nel 1958 si trasferì a Parigi e lavorò [...] presso il Centre d'études slaves dell'École des hautes études. Dedicò principalmente la sua ricerca alla Seconda Internazionale. Tra le sue opere: Correspondence entre Lénine et Camille Huys mans, 1905-1914 ...
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Poeta olandese (Amsterdam 1798 - ivi 1860), d'origine ebraico-portoghese, che, convertitosi al calvinismo per influsso di Bilderdijk, ne fu uno dei più battaglieri assertori. Nei suoi libelli (Bezwaren [...] tegen den geest der eeuw "Accuse contro lo spirito del secolo", 1823), come nei suoi versi, è sempre viva la polemica religioso-politica, spesso con forte nota retorica (Poëzy, 1821-22; Politieke Poëzy ...
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PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] al terzo cielo" (ibid., XII, 2); inoltre il racconto della primitiva coppia umana (v. adamo), la quale secondo il testo ebraico fu posta in un "giardino in Eden" (Genesi, II, 8 segg.), mentre i Settanta traducono questa espressione con "paradiso in ...
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TUTELA
Domenico FAVA
Edoardo VOLTERRA
Emilio ALBERTARIO
. Diritto ebraico. - Negli antichi diritti semitici sembra poco noto l'istituto della tutela. Il codice di Hammurabi nel par. 177 mostra che [...] 'omēn per designare colui che alleva e protegge un minore orfano (Ester, II, 7; Isaia, XLIX, 23). Nella Mishnāh e nel diritto ebraico più tardo troviamo il termine greco di ἑπίτροπος e varie norme intorno alla tutela. Da Git., V, 4; 52 b, si apprende ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.