Divinità idolatrica del monte Peor (= Phogor: cfr. Numer:, XXIII, 28) adorata dagl'Israeliti e, pare, con culto licenzioso (Num., XXV, 1 segg.; v. baal e balaam). Passato nel tardo giudaismo e nel cristianesimo, a designare un essere diabolico, è spesso menzionato come tale, ed è, tra l'altro, il protagonista della novella Belfagor Arcidiavolo del Machiavelli ...
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SEM (ebraico Shīm "nome, rinomanza")
Giuseppe Ricciotti
presentato dalla Bibbia, insieme con Cam e Iafet, quale figlio di Noè e suo primogenito (Genesi, V, 32). Avendo mostrato riverenza per suo padre [...] nell'incidente dell'ubbriachezza incoltagli, ne ricevette la benedizione "Sia benedetto Jahvè Dio di Sem: sia Canaan servo di lui!" (Gen., IX, 26), ove Canaan è sostituito a Cam e Jahvè, Dio degli Ebrei, ...
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Ricco Galaadita di Rogelim, che venne incontro a David, quando fuggiva per la rivolta di suo figlio Assalonne, fornendogli molto aiuto (II Samuele [Re], XVII, 27-29; XIX, 31-32). Allorché David ritornò vincitore a Gerusalemme, invitò per gratitudine E. a seguirlo a corte e vivere ivi con lui: ma egli, già ottuagenario, rispose che alla sua età le delizie della corte gli sarebbero state indifferenti, ...
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Re di Giuda, figlio e successore di Manasse (v.). Salì al trono in età di 22 anni, e regnò solo due anni (641-639 a. C.). Seguendo le norme osservate durante il lunghissimo regno di suo padre, fu anch'egli favorevolissimo a pratiche idolatriche e quindi avverso ai principî religiosi jahvistici propugnati dai profeti: si vuole anzi da taluni, ma senza buon fondamento, che il suo nome stesso sia un'allusione ...
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Giovinetta sunamite (di Sunam; oggi Solem), che, per consiglio dei cortigiani di David (v.), fu assegnata a questo re affinché lo assistesse nella sua vecchiezza. Poiché David "era vecchio e molto attempato, e, sebbene lo coprissero di panni, non si riscaldava", i suoi cortigiani cercarono una fanciulla vergine che stesse al servizio del re e gli giacesse in seno per riscaldarlo (III [I] Re, I, 1-2). ...
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Re della città filistea di Geth, presso il quale si rifugiò David (v.) dopo essere stato soccorso in Nobe da Achimelec (v.); lo stesso David tuttavia, temendo di essere riconosciuto come uccisore del filisteo Golia, si finse pazzo (I Re [Sam.], XXI, 10-15). Di nuovo ricorse a lui più tardi, sempre per sfuggire alle persecuzioni di Saul, avendo con sé 600 uomini; allora A. gli assegnò come dimora la ...
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Nome d'una diecina di personaggi della Bibbia, dei quali il principale è il figlio del sacerdote Ioiada, nativo di Cabseel a sud di Giuda, uno dei principali guerrieri di David. Era di valore segnalatissimo, e le sue gesta più rinomate sono ricordate in II Re [Samuele], XXIII, 20-21. Era comandante dei Cerethiti e dei Phelethiti, che costituivano la guardia del corpo (VIII, 18; XX, 23). Fu fedelissimo ...
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Consigliere prima di David, quindi di suo figlio Assalonne. Era nativo di Gilo, nella regione montagnosa di Giuda. Era tanta la sua autorità, che "a quei giorni il consiglio che dava Achitofel, era come se si fosse richiesto l'oracolo da Dio" (II Re [Samuele], XVI, 23). Sul punto di attuare la sua ribellione, Assalonne cercò di accaparrarsi l'assistenza di A., e questi cedette. Quando David riseppe ...
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TŌSĀFŌT (ebraico, plurale di tōsefet "aggiunta, addizione")
Umberto Cassuto
Sono così chiamate le glosse al testo del Talmūd, che, prendendo le mosse dai commenti continui, particolarmente da quello [...] di Rashī o Shělōmōh ben Yiṣḥāq, si propongono di esplicare o di discutere singoli passi talmudici. Autori di Tōsāfōt, o tosafisti, furono i dottori delle scuole franco-tedesche dall'inizio del sec. XII ...
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Nome di una decina di personaggi della Bibbia, dei quali i principali sono:
1. A. (Vulgata Achias) figlio di Achitob e pronepote di Eli, gran sacerdote ai tempi di Saul, per il quale consultò l'oracolo divino (I Re [Samuele], XIV, 3, 18-19, 36). Di questo A. la Bibbia non dice altro; ma poiché, poco tempo dopo il fatto accennato, parla di un Achimelech (v.), figlio egualmente di Achitob e anch'esso ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.