Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] dalla moschea degli Ommiadi e dalla cittadella, il quartiere cristiano ed ebraico si trovano all'estremità E. La Via Recta (ad-darb al , The nationalist Crusade in Syria, New York 1928; Oriente Moderno, I-XI, 1921-1931.
Monumenti. - Degli edifizî dei ...
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Città dell'Inghilterra, capoluogo della contea di Cambridge (v. sotto), situata a 90 km. NNE. da Londra, in un terreno pianeggiante e basso specialmente verso NE. A sud i Gog Magog Hills - uno sprone che [...] professorships) di teologia, diritto civile, fisica, greco ed ebraico. Nel 1546 fu fondato Trinity College, che assorbì serve ora da biblioteca; la cappella nuova, di stile gotico moderno, fu costruita dal Bodley e dal Garner nel 1891; e ...
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RENAN, Joseph-Ernest
Alberto Pincherle
Nacque il 27 febbraio 1823, a Tréguier in Bretagna, da un capitano marittimo, Philibert, che lo lasciò orfano in età di 5 anni; sicché crebbe sotto l'influsso [...] a Parigi, il R. si dedicò allo studio dell'ebraico e di altre lingue semitiche, insegnategli dal "dotto e di Gesù di E.R. davanti alla critica, Roma 1902 (e in Rivista moderna); L. de Grandmaison, La crise religieuse de R., in Études, 1902; A ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] cultura occidentale –, come anche dell’islam. Il problema dell’identità ebraica è per l’e. molto più legato all’appartenenza a una e. antico.
Gli studi sulla Qabbālāh. – Lo studio moderno della Qabbālāh nasce con Gershom Scholem (1897-1982), che ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] diede con il Directorium humanae vitae la traduzione indiretta, attraverso l'ebraico, della raccolta araba di Kalīlah e Dimnah (v.), risalente a sua volta a fonti indiane.
Medioevo ed età moderna. - Oltre quella in latino, c'è nel tardo Medioevo una ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] discorsi di G. o dei tre amici. I più dei critici moderni hanno ritenuto aggiunte posteriori o l'elogio, o i discorsi, o di stile, che accusa un periodo d'oro della letteratura ebraica; ma gli studiosi non convengono nel fissare esattamente i limiti ...
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Sacerdote e scriba giudeo, che ebbe grandissima efficacia, insieme con Neemia (v.), nella restaurazione dello stato giudaico in Gerusalemme dopo l'esilio di Babilonia.
L'attività di E. si svolse in circostanze [...] Vulgata Neemia, sia dai due apocrifi omonimi (v. appresso). È scritto in ebraico, salvo i tratti IV, 8-VI, 18; VII, 12-26, che Baba bathra 15 a, Sanhedrin 93 b) e seguita da qualche moderno, attribuisce a E. stesso la paternità del libro: al quale ...
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Z Regione dell'Arabia di nord-ovest gravitante sul Mar Rosso e racchiudente i due territorî sacri dell'islamismo: la Mecca e Medina. Staccatasi dall'Impero ottomano con la rivolta del giugno 1916, fa parte [...] notevole fattore commerciale ed etnico era dato dall'elemento ebraico, rappresentato da attive colonie ivi stanziate.
L'opera dagli scrittori arabi dei secoli passati e anche da alcuni moderni (Muḥammad Ṣādiq Pascià, al-Batanūnī, Ibrāhīm Rif'at Pascià ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] Trani, oggi chiesa di S. Anna, costruita nel 1247.
Nell'età moderna, tolte le limitazioni preesistenti, sono state costruite nelle maggiori comunità ebraiche, particolarmente in Europa e in America, sinagoghe monumentali.
Arredamento e disposizione ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] nella versione dei LXX ἐπιστροϕή e dell'originale ebraico èubh. Una volta introdottosi questo senso morale Böhmer, Die Bekenntnisse des I. v. L., Lipsia 1902). In tempi moderni non poche sono le opere che hanno per oggetto la conversione dei loro ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...