OSEA (ebraico Hōsha‛a; i Settanta ‛Ωσηέ; la Volgata Osee)
Giuseppe ROSSI-DORIA
Nome, oltreché di varî personaggi biblici di minore importanza, del profeta autore del libro che occupa il primo posto nella [...] per soli argomenti di critica interna che estesi tratti del libro non siano da attribuirsi a O., come qualche studioso moderno ha pensato, ma senza trovare molto favore.
Lo stile di O. è ricco d'immagini di tipo naturalistico, spesso appassionato ...
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PUSEY, Edward Bouverie
Alberto Pincherle
Teologo anglicano, nato a Pusey il 22 agosto 1800, morto all'Ascot Priory (Berkshire) il 16 settembre 1882. Studiò a Eton e Oxford; nel 1823 divenne fellow dell'Oriel [...] religiose che alle filologiche, dell'ebraico impartito da lui come Regius professor di ebraico e canonico della Christ Church accolte e su esse si fonda il cosiddetto "anglocattolicismo" moderno: figlio di quell'ostinazione e di quella fedeltà, tutte ...
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G
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Guido Gasperini
- È la settima lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso. Nell'alfabeto fenicio (gimel) e in quello greco essa occupa il terzo posto; la sua trasposizione al settimo [...] laringale sonora ‛ain. In alcune lingue semitiche (ebraico, aramaico), analogamente a quanto avviene per tutte le diviene spirante; lo stesso fenomeno si riscontra nel greco moderno.
Musica. - Nella teoria e nella pratica musicali fiorite ...
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I-J
Guido Calogero
- La decima lettera degli alfabeti fenicio e greco, la nona di quello latino. Negli alfabeti orientali derivati dal fenicio la sua forma primitiva, che si crede rappresenti l'ideogramma [...] nel greco a iota), andò successivamente semplificandosi, finché nell'ebraico seriore si ridusse a un grosso punto munito di un : p. es. η (ē) del greco antico passa a i nel greco moderno; ĭ??? latina passa di regola a é??? in italiano (fídem, it. fede ...
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Ḥabībī, Imīl
Cristiana Baldazzi
Scrittore palestinese, nato a Haifa il 29 agosto 1922, morto a Nazareth il 2 maggio 1996. Tra i fondatori (1943) della Lega di liberazione nazionale (organizzazione sorta [...] asiatici e africani. Il romanzo è stato anche tradotto in ebraico con il titolo Ha'op Simist (1986).
L'ultimo suo Oriente moderno, 1986, 7-9, pp. 119-68.
P. Cachia, An overview of modern Arabic literature, Edinburgh 1990.
Modern Arabic literature ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] ha le sue caratteristiche.
C'è un passo di un antico testo ebraico dove si dice che il più grande miracolo di Dio è quello di altera e modifica le cose. Di conseguenza, i rabbini moderni hanno deciso che anche accendere un motore di automobile o ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] della stessa Germania (per effetto di una presenza ebraica assai numerosa e influente), il nazionalismo tedesco aveva è stato quindi uno dei compiti fondamentali degli Stati nazionali moderni, e ad esso hanno mirato anche i regimi totalitari di ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] Alberto Pio, Prince of Carpi, in Action and Conviction in Early Modern Europe. Essays in Memory of E.H. Harbison, a cura Venise, pp. 48-49.
399. R. Calimani, Gli editori di libri ebraici, pp. 58-62. Il decreto del senato del 19 dicembre 1548 è ...
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Dal Medioevo al primo Rinascimento: l'architettura
Ennio Concina
Vincat Athenas maritimo
terrestri Lacedemonem imperio
fide Carthaginenses
concordia ordinum Romanos
religione in Deum omnes pene populos [...] Nuovo - ben antecedente la sua trasformazione in quartiere ebraico, che avverrà nel 1516 - ad opera di XVI al XX secolo, Venezia 1985, p. 118; Renato Polacco, I mosaici moderni dal Cinquecento al Novecento, in AA.VV., San Marco. La basilica d'oro, ...
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La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] Venezia, p. 86.
251. C. Vecellio, Degli habiti antichi et moderni, c. 149 bis [recte 150>.
252. G. Ruggiero, I Economics and Toleration.
333. Cf. Gaetano Cozzi, Società veneziana, società ebraica, in Gli Ebrei e Venezia, secoli XIV-XVIII, a cura di ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...