Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] tutt'altro che ovvi, e questo ha dato origine, in epoca moderna, a diverse interpretazioni.
Come gli altri tipi di liste lessicali, anche scrittura consonantica, ancora oggi usata nell'arabo e nell'ebraico.
Nel XIV sec., nella città siriana di Ugarit ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] morte: la sciagura del Titanic, l’industria mortuaria d’una clinica moderna e il ricordo del mito di Orfeo e Euridice.
Tra Radicondoli e TRAILS diffonde in uno spazio circolare e ruotante (Ofaním in ebraico sta per ‘ruote’); ma il pezzo conta fra le ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] che ottenne a Roma la cattedra di teologia e lo stesso afferma, tra i moderni, A. Belloni (Il Seicento, p. 575). Ma i rotuli della Sapienza citati bene, oltre al greco naturalmente, anche l'ebraico. E il suo latino, seppur talvolta colorito ...
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La vocazione di appartenere a una civiltà che supera i confini nazionali è presente sin dall’antichità nell’animo iraniano: un fiero nazionalismo che interessa tutte le etnie, le classi e i ceti, ma anche [...] della Repubblica islamica nel 1979, a organizzare un esercito moderno, disfatto tuttavia in pochi giorni verso la fine della suggerito di passare dalla negazione dell’esistenza dello Stato ebraico a una politica di costante critica alle scelte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi, ha potentemente [...] con quello della sua nazione [cioè aderire alla storia ebraica e alle sue tradizioni], ma sacrificare così la propria il genere più alto, superiore alla tragedia) la disgregazione del mondo moderno, da cui ne nascerà uno nuovo, anche se Hegel non dice ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] A questa caduta nello stato bestiale è sottratto il popolo ebraico che ha mantenuto la «vera religione» rivelata da Dio 1990.
M. Lilla, G.B. Vico. The making of an anti-modern, Cambridge (Mass.)-London 1993.
P. Cristofolini, La “Scienza nuova” di ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] invece l’ordine VSO (presente ad es. nelle lingue celtiche, in ebraico, in aramaico, in arabo classico, in berbero, in masai, ecc.). può invece pregiudicare il successo della comunicazione.
L’italiano moderno, come si è detto, è una lingua SVO ...
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DOSSETTI, Giuseppe
Paolo Pombeni
Nacque a Genova il 13 febbraio 1913 da Luigi, farmacista, e da Ines Ligabue.
Il padre era piemontese e la madre di Reggio Emilia e si trovavano a Genova solo per il lavoro [...] costituzionali al potere dello Stato, il rilievo dato ai moderni partiti come pilastri del sistema democratico.
Si fece carico come quella sulle relazioni fra la Chiesa e il popolo ebraico o la preparazione, nel febbraio 1965, del discorso del ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] abate, seppe conferire al periodico un taglio ben più moderno e vivace rispetto alle coeve pubblicazioni, che si limitavano sui Greci, che fu poi ristampato, dove il popolo ebraico veniva appassionatamente esaltato per le sue doti di fermezza, unità ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Materia medica e teoria farmacologica
Nouha Stéphan
Materia medica e teoria farmacologica
Con 'materia medica' s'intende l'insieme delle sostanze semplici che, [...] sui testi di Archigene, di Paolo l'Antico e di Paolo il Moderno. L'intento di al-Rāzī è comunque quello di scrivere un'opera più tanto nella medicina araba quanto nel mondo latino, persiano ed ebraico; la farmacopea araba è usata ancora oggi: un gran ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...