Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] in Italia è notevole, anche come mediatore della critica biblica francese e tedesca. Sacerdote, allievo del grande ebraista David Castelli, libero docente di lingua e letteratura ebraica, fondatore della rivista «Studi religiosi. Rivista critica e ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] , nelle Marche (1420 circa)64. È ben noto che comunità ebraiche erano insediate in Bari fin dal tempo dei longobardi65; ad Andria la croce sta già ‘crescendo’ nello spazio-tempo biblico. Nello scomparto successivo questo notevole ‘Albero della croce ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] sua visione del povero mostra una profonda sensibilità biblica ed evangelica13.
Dal 1915 don Luigi Orione accoglie organizzazione per aiutare gli ebrei, mentre a Firenze il Comitato ebraico, per organizzare l’aiuto, è ospitato nell’arcivescovato. In ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] parte sua, precisa, sempre in polemica con l’esclusivismo del Dio biblico, la natura di questa monarchia: «coloro che non ammettono altro elementi derivanti dalla traduzione in greco della Bibbia ebraica, è un elemento ulteriore a favore di ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] spazio il Libro. Ovviamente «il Libro incrollabile della cultura ebraico-cristiana», la Bibbia, nel suo stare e nel suo dialogare Terra Santa (1984), con la poetessa che scopre nell’esilio biblico il suo esilio, il dramma personale di faccia a un Dio ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] era considerato tipo di Cristo.Il testo ebraico dei salmi raggiunse l'Occidente latino attraverso 'immagine dell'imperatore seduto in posa cerimoniale che riecheggia quella del re biblico (c. 4r). Questo e altri ritratti imperiali nei s. carolingi ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] (ebraico e greco) iniziarono in campo cattolico nella seconda metà del XX secolo. La prima versione dagli originali in italiano fatta in campo cattolico dall’invenzione della stampa fu quella del gesuitaAlberto Vaccari del Pontificio istituto biblico ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] contro, sacer, in questa tradizione ebraico-cristiana, finì per tradurre il greco hierós, indicando per lo più l'atto di consacrazione alla divinità.
Ma per comprendere questo aspetto decisivo delle traduzioni bibliche, attraverso le quali il termine ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] (dallo studio delle lingue ‒ il latino, ma possibilmente anche l'ebraico e il greco ‒ a quello delle locuzioni e dei tropi e 'eredità della tradizione (neo)platonica si sovrappone a quella biblica, poiché fu Adamo a imporre alle cose un nome in ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] in essa dobbiamo considerare un altro punto a favore della prima.
Non ci è pervenuta alcuna illustrazione biblicaebraica relativamente antica e gli elementi antichi riscontrati in talune Haggādōt medievali sono argomento di discussione e, comunque ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...