Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studî biblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto [...] consultore della Pontificia commissione biblica. Ha pubblicato numerosissimi studî di esegesi biblica e versioni dei libri collab. con altri, 1943); I Salmi tradotti dall'ebraico (1945); Institutiones Biblicae scholis accommodatae (1951); Scritti di ...
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Ebraista ed esegeta (Brody, Leopoli, 1881 - Roma 1956). Mutò il cognome Zoller in Zolli nel 1934 e assunse il nome Eugenio all'atto della sua conversione al cattolicesimo nel 1945. Nel 1922 aveva assunto [...] semitiche nell'univ. di Roma (1945-51); inoltre, dal 1946 al 1955, insegnò lingua e letteratura ebraica e aramaica postbiblica nel Pontificio istituto biblico. Tra le sue opere: Israele (1935); Il Nazareno (1938); L'educazione presso gli Ebrei (1952 ...
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PFEIFFER, Robert Henry
Giorgio Raffaele CASTELLINO
Orientalista e biblista, nato a Bologna il 14 febbraio 1892, morto a Cambridge, Mass., il 16 marzo 1958. Dopo il liceo si recò da Bologna in Svizzera [...] . Harvard, dove fu per 36 anni (dal 1923) professore di ebraico e lingue orientali. Nel 1928-29 insegnò presso la Scuola di Baghdād scavi di Nuzi. La sua attività nel campo biblico (Antico Testamento), assiriologico e archeologico del Vicino Oriente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] nato a Roma il 24 novembre 1922, nel 1939 si iscrisse alla facoltà orientalistica del Pontificio istituto biblico, ove seguì i corsi di accadico, ebraico, siriaco etiopico e arabo, conseguendo la licenza nel 1943. Nel 1945 si laureò in arabistica all ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] già enunciato nel 1806, in margine al Salmo ebraico composto per la prima messa di Ludovico di Breme S. Curto, Firenze 1998; C. Pilocane, A. P. filologo biblico, in Quaderni del Dipartimento di filolologia, linguistica e tradizione classica ‘A. ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] . I Prolegomeni ad una grammatica ragionata della lingua ebraica (Padova 1836); la Grammatica della lingua ebraica (ibid. 1853-69); gli Elementi grammaticali del caldeo biblico e del dialetto talmudico babilonese (ibid. 1865) furono fra i lavori ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] la Fraseologia biblica ovvero Dizionario latino-italiano della Sacra Bibbia volgata (Venezia), un vocabolario biblico a uso S. Agostino.
Le sue edizioni e traduzioni di testi ebraici e patristici e le altre opere di erudizione ecclesiastica gli ...
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PIETRO da Pisa
Vito Sivo
PIETRO da Pisa (Petrus Pisanus diaconus). – Su di lui abbiamo scarsissime e incerte notizie, oltre a quelle fornite da Eginardo e Alcuino di York. Non sono note né la data della [...] allo schema domanda-risposta: Courtray, 2005, pp. 123-126), concernono il libro biblico di Daniele (ed. Krotz - Gorman, pp. 203-221, ma già erudizione e, in particolare, della sua conoscenza dell’ebraico e del greco (fatto che conferma forse l’ ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] sapeva allora nulla; ma doveva esser progredito nella conoscenza dello ebraico, acquistata o perfezionata presso alcuni dotti ebrei di Roma, tra filologico oltre l'antichità classica e l'ebraismo biblico, l'edizione e la traduzione di brani abbastanza ...
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lingue artificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingue artificiali non hanno mai avuto [...] porre in qualche modo rimedio. Non racconta infatti il mito biblico della Torre di Babele che l’umanità fu punita per dagli ebrei dell’Europa centrale e orientale), il polacco e l’ebraico. A scuola studiava il francese e il tedesco come lingue moderne ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...