Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] validità insomma integrale per le scritture in latino, greco, ebraico ecc., cioè in una lingua invariabile e intangibile come la lingua inglese per primi hanno fatto penetrare dall'ambito biblico e latino in quello dei classici italiani con l' ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] consonantica, ancora oggi usata nell'arabo e nell'ebraico.
Nel XIV sec., nella città siriana di lexicon, bearb. von Benno Landsberger, hrsg. von M. Civil, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1937-; v. XIV: Ea A=nâqu, Aa A=nâqu, with their forerunners ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] dato il nome di shibboleth. La parola si riferisce a un episodio biblico (Giudici XII, 5-6): per verificare se i fuggiaschi di loro di pronunciare la parola shibboleth che in ebraico significa «torrente»: se questi la pronunciavano male dicendo ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] parola. Se a ciò si aggiunge che, rispetto alla religione ebraica, le altre due fanno del proselitismo o un dovere morale ( discusso del vangelo di Luca (2, 14) appare, nella versione biblica del 2008, come «sulla terra pace agli uomini, che egli ama ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] ., i nomi di persona della tradizione cristiana spesso risalgono all’ebraico e al greco; i nomi di luogo possono risalire a lingue Iorio di D’Annunzio, o Debora (e varianti), nome biblico rilanciato dalla canzone Deborah (di Fausto Leali) nel 1968, o ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] anche le citazioni):
(a) glosse in italiano a testi in ebraico, di varia entità (a volte consistono di una sola parola); goy «popolo; gente»), mentre l’ital. cabala (ebr. post-biblico qabbala «ricezione; tradizione; mistica») non ha come tramite i ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] religioso, come insieme delle norme rivelate direttamente da Dio al popolo ebraico; in particolare in esso è dato il nome di Tōrāh o tappe successive fino alla codificazione nel canone biblico, assumendo progressivamente un carattere assoluto.
Contro ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] L. Schlözer per designare le lingue parlate dalle popolazioni che un passo biblico (Genesi 10, 21-31) fa discendere da Sem, figlio di Noè a.C. si sostituisce all’accadico, al fenicio e all’ebraico, dando quindi luogo a una serie di dialetti di cui il ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] affiancarono poemi epici e racconti in prosa (mayses) di contenuto biblico, poemi storici e cavallereschi. Il primo libro a stampa conosciuto, una lingua degli strati meno colti, elevando l’ebraico al livello alto della comunicazione; è infatti ben ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] decreto di Clemente V, delle prime cattedre di lingua araba, ebraica e caldaica (aramaico biblico) nelle università di Roma, Parigi, Oxford, Bologna e Salamanca. Gli studi biblici e arabi continuarono a essere coltivati in sussidio della teologia e ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...