Personaggio biblico, discendente di Set; è ricordato (Gen., V, 18-24; Eccli., XLIV, 16; XLIX, 16; Giuda, 14, 15; Ebr., XI, 5,6) come "settimo da Adamo" (Giuda, 14; cfr. Gen., V, 1-18; I Cron., 1, 1-3: [...] in forma più completa, si chiamano: etiopico, slavo, ebraico.
a) L'etiopico è di maggior interesse sotto parecchi massianisme, Parigi 1910; A. Vitti, Ultime critiche su Enoc etiopico, in Biblica, XII (1931), pp. 316-325. - Per l'Enoch slavo l ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] , 1; cfr. Geremia, V, 2-12), mentre nel giudaismo post-biblico esse scompaiono del tutto (cfr. Philo, De somniis, 43, 44). Correnti gli apologisti cristiani, preceduti in questo dal monoteismo ebraico, non adottarono già l'antica posizione dei sofisti ...
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Protagonista del libro omonimo biblico, ove è detta chiamarsi anche Hadassah (II, 7 "mirto"). Era figlia di Abihail (II, 15), alla cui morte fu adottata da Mardocheo suo cugino (II, 7,15), un beniaminita [...] Rech. Sciences Rel., 161 [1916] 3-16.
Il re nominatovi determina la sfera dei fatti narrati: esso è detto nel testo ebraico 'Aḥashwerüsh, reso da Luciano con 'Ασυήρος, dai Settanta con Αρταξέρξης (S. Girolamo usa l'uno e l'altro nella Volgata). Egli ...
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Nato a Saint-Maury, presso Pons (Saintonge), l'8 febbraio 1552, morto a Ginevra il 9 maggio 1630; campione tenace del protestantesimo in Francia; ad esso dedicò tutta la sua vita e un insigne poema, Les [...] precoce; studiò ancor fanciullo le lingue classiche e l'ebraico; dinnanzi alle teste recise delle vittime d'Amboise, il evocazione terribile e grandiosa e un accento di poesia quasi biblico e profetico, che troverà riscontro - non senza un influsso ...
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. Il nome di questo personaggio biblico deriva direttamente dal greco 'Ασσούηρος, che da parte sua trascrive l'ebraico 'Aḥašwerōš. L'ebraico si avvicina più alla forma susiana e assira (rispettivamente [...] . Rimandando pertanto all'articolo Serse per quanto riguarda la storia persiana e greca, qui riassumeremo brevemente il racconto biblico, avvertendo che per molti critici recenti esso non ha un valore strettamente storico (per tale questione vedi i ...
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. Nome che si legge nella Bibbia ebraica in tre sensi differenti: 1. di persona (II Cron., XXIX, 12; XXXI, 15); 2. di una regione posta sull'Eufrate ad E. di Aleppo, la Bīt Adini dei monumenti assiri (II [...] Amos, I, 5); 3. del luogo ov'era il Paradiso terrestre, detto in ebraico gan ‛eden (Gen., II, 15), giardino di Eden, o gan be‛eden (Gen si è trovato ancora di veramente parallelo al racconto biblico nella sua forma specifica, cioè d'una coppia umana ...
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Questo nome indica, nella Bibbia, principalmente un oggetto caratteristico fra gli arredi sacerdotali, che solo il gran sacerdote aveva diritto di portare nel suo ministero sacro, tanto che sono espressioni [...] un'idea approssimativa dell'efod tenendo presenti insieme i dati biblici anche se in parte incompleti, i dati di fatto forniti o statue di idoli. Un nome analogo a quello dell'efod (\ebraico\) viene veramente dato da Isaia (XXX, 22) e da Geremia ...
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Sesto re di Israele e fondatore della dinastia da lui denominata, che fu la terza di quel regno. Tenne il trono dall'anno 27° al 48° di Asa re di Giuda (cfr. III [I] Re, XVI, 15-16 e 29), cioè 11 anni [...] , giacché non solo la Bibbia stessa accenna fugacemente alla "sua prodezza" (III [I] Re, XVI, 27: testo ebraico), ma anche i documenti extra-biblici sono su questo punto meno avari di notizie. In primo luogo è da ricordare la celebre stele moabita di ...
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Vescovo e scrittore del secolo IV. Nacque a Besandirke, oggi Besanduc, in Palestina al principio del sec. IV. Andò ancor giovanetto in Egitto, trattovi dal fervore di quei monasteri copti, e tornato in [...] cronologia della Sacra Scrittura, e nella prima del Canone Biblico e delle versioni dell'Antico Testamento; il trattatello filologica di E., chiamandolo pentaglotta (conosceva il greco, l'ebraico, il siriaco, il copto e il latino), l'esame della ...
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Il più importante fra i personaggi biblici di questo nome compare nella storia d'Israele al primo arrivo degl'Israeliti, dopo l'esodo dall'Egitto, alle porte della Palestina, in Cadesbarne. Secondo il [...] precise diversità genealogiche e particolari decisivi del racconto biblico, che inducono invece a pensare che il traccia nei documenti), e dal valore etimologico della parola (\ebraico\ kelebh "cane") hanno arguito tendenze totemistiche di questi ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...