GIUSEPPE (ebraico //ebraico// Yôseph: "[Dio] accresca")
Vincenzo Cavalla
Figlio di Giacobbe e di Rachele, particolarmente caro a Giacobbe, perché natogli nella sua vecchiaia e d'indole molto buona. Questo [...] ottenne loro dal faraone che abitassero la terra di Gesen, la più fertile di tutto l'Egitto. Sempre secondo il racconto biblico Giacobbe presso a morire volle ancora dare un segno di predilezione a G. assegnandogli doppia parte di eredità, che passò ...
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YŌSIPPŌN (o Yōsēf ben Goriōn)
Umberto Cassuto
Il Libro di Y. è una cronaca ebraica medievale, intesa a presentare ai lettori un complemento delle notizie bibliche sulla storia del popolo ebraico, e una [...] è simpatica e attraente, e lo stile vivo e scorrevole, garbata imitazione dello stile biblico; doti queste che hanno reso il libro largamente popolare nelle cerchie ebraiche per molti secoli. Molto discussa è la questione dell'età e della patria di ...
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NEMBROD o Nembrot, Nembrotto (ebraico Nimrod, Volgata Nemrod)
Alberto Vaccari
Eroe dei primi tempi dopo il diluvio, secondo la Bibbia (Genesi X, 8-10) e ricordato dall'Alighieri in ognuna delle tre cantiche [...] , o un semidio, che lotta con fiere selvagge o soffoca sotto il braccio un leoncino. Può avere qualche relazione con la figura biblica di N.; ma i documenti scritti sono muti o incerti a questo riguardo. Il nome di N. non vi fu ritrovato, eccettoché ...
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SENNAAR
Alberto Vaccari
. Regione dell'antico Oriente nominata otto volte nella Bibbia (Antico Testamento); la forma ebraica è Šin‛ar, donde in inglese Shinar, in tedesco Sinear; Sennaar è la trascrizione [...] una pura reminiscenza letteraria.
Tenendo presente la forma ebraica del nome Sinar si fa questione in che relazione Mesopotamia, che fu colonia romana sotto l'impero. Ma il Sennaar biblico dovette trovarsi, o almeno estendersi, più a E. e a ...
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SIMEONE (ebraico Shim‛ün; greco Συμεών)
Giuseppe Ricciotti
1. Nome del secondo figlio di Giacobbe, e della tribù ebraica che discese da lui. Il racconto biblico (Genesi, XXIX, 33) mette l'origine del [...] nome in relazione con la nascita del personaggio, la quale rappresentò per sua madre Lea un "esaudimento" (dalla radice èm ‛, "[es] audire") da parte di Dio; ma il nome ha un parallelo nel babilonese Shamaqūnu. ...
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TERAFIM (ebr. tĕraphīm)
Giuseppe Ricciotti
Speciali oggetti di culto presso gli antichi Ebrei, venerati principalmente presso le singole famiglie. L'etimologia del termine ebraico è del tutto ignota. [...] fa la Volgata latina.
Questi oggetti della religiosità ebraica più antica sembrano ben essere stati idoli, come dei Settanta. La voluminosità di essi si può valutare dall'episodio biblico di Rachele, che ruba i terafim di Labano e li nasconde ...
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NESTLE, Eberhard
Teologo luterano e filologo, nato a Stoccarda il 1° maggio 1851, morto ivi il 9 marzo 1913. Fu professore di semitistica a Ulma (1883), a Tubinga (1890), di nuovo a Ulma (1893), quindi [...] ) nel seminario di Maulbronn (Württemberg) del quale nel 1912 divenne direttore. Si occupò soprattutto del testo biblico: dapprima dell'Antico Testamento ebraico, poi delle versioni, specie la greca dei Settanta, quindi sempre più del Nuovo, sia nel ...
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MASORA (o massora; dal neo-ebraico masorāh, "tradizione")
Giuseppe Ricciotti
È il nome con cui si designa l'insieme di quelle scuole di dotti rabbini, che dal sec. V d. C. a circa l'VIII compirono varî [...] indicanti le vocali aggiunte da essi al testo consonantico ebraico per assicurarne la retta pronunzia (v. bibbia, VI masora) al testo biblico, e fu quindi di primaria importanza.
Bibl.: Trattano della masora tutte le introduzioni bibliche, per cui ...
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PELLICANUS (Pellikan), Konrad
Ebraicista e teologo, nato a Rouffach (ted. Rufach, Alsazia) l'8 gennaio 1478, morto a Zurigo il 6 aprile 1556. Suo zio materno, Jodocus Gallus, lo fece studiare a Heidelberg [...] Nel 1526, a domanda di Zwingli, passò alla cattedra di ebraico a Zurigo. Nello stesso anno svestì l'abito religioso e si (voll. 7, Zurigo 1532-1539), l'unico commentario biblico completo pubblicato all'epoca della Riforma.
Bibl.: Oltre la sua ...
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ZABULON (ebraico Zĕbūlūn, LXX Ζαβουλών)
Giuseppe Ricciotti
Uno dei dodici figli di Giacobbe, e capostipite dell'omonima tribù degli Ebrei.
In Genesi, XXX, 20, il suo nome è messo in relazione con i verbi [...] Bibbia, e il vero significato originario del nome è ignoto.
Del personaggio non si sa nulla, salvo che il racconto biblico gli attribuisce tre figli, capi di altrettanti gruppi parentali. La tribù di Zabulon non occupa un posto di speciale importanza ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...