Natàn
Gian Roberto Sarolli
Profeta ebreo, che visse sotto David e Salomone (sec. X a.C.). S. Bonaventura lo menziona nella schiera dei dodici grandi dottori, nel cielo del Sole (Pd XII 136 Natàn profeta [...] . appare più volte citato nei Libri dei Re o in altre parti dell'Antico Testamento in relazione con i re David e Salomone di cui annuncerà la nascita pontefice o imperatore, di quella triadica ebraico-romana esaltatasi nel regno salomonico e in ...
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ZOEGA, Jurgem
C. Gasparri
Archeologo danese, uno dei maggiori della generazione successiva a quella del Winckelmann.
Nato a Dahler (Schakenburg, Jutland) il 20 dicembre 1755, trascorse la maggior parte [...] di un pastore protestante), studiò all'università di Gottinga filosofia, antichità, storia delle religioni; lì anche approfondì la conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico. Dopo una iniziale produzione di saggi filosofici, la lettura di ...
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CANINI, Angelo
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1521 ad Anghiari (Arezzo), di dove gli provenne l'epiteto "Anglar(i)ensis" che lo designa costantemente nei titoli delle sue opere.
Il C. si dedicò fin dalla [...] e procede sincronicamente per accostamento analogico di fenomeni linguistici. In omaggio alle sue teorie glottologiche, l'ebraico è la lingua più antica e primigenia. L'opera si divide in morfologia, prosodia, analisi delle parti del discorso e ...
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mistero
Dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (forse der. di μύω «chiudersi, esser chiuso»).
Nelle religioni antiche
Con il termine misteri o con una formulazione più ampia che lo contiene [...] solidale con il quadro totale di una religione di tipo ‘antico’ o ‘nazionale’. Rispetto a questo tipo i m. mancano nella trad. greca dei Settanta, misterium nella Vulgata) traduce l’ebraico süd, che indica una cosa segreta in senso profano; ma ...
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GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] studio delle lingue, aggiungendo al latino e al greco l'ebraico; ebbe inoltre un ruolo determinante nella disputa, condotta in quegli che ebbe il merito di insegnargli l'italiano e il greco antico.
Grazie a Clemente XIII Rezzonico il G. acquisì nuove ...
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VANNUCCHI, Anton Maria
Andrea Labardi
– Figlio di Ilario e di Anna Maria Bacciottini, nacque a Castelfiorentino il 16 febbraio 1724 in una famiglia di civile condizione che si diceva imparentata con [...] Scuole Pie. Sotto l’attenta guida dei calasanziani, oltre al latino, apprese alcuni elementi dell’ebraico e i rudimenti del greco antico, lingua la cui conoscenza avrebbe ulteriormente approfondito grazie ai consigli del teologo ed erudito Giovanni ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'area germanica: Colonia
Rossana Martorelli
Colonia
Nella Tarda Antichità C. mantiene l’urbanistica del castrum romano: si [...] i resti delle fondazioni. Al centro della città, in prossimità del duomo, era il quartiere ebraico: la sinagoga viene ricostruita nel XII secolo su antiche fondazioni e presenta una struttura semplice ad aula rettangolare; non lontano è il bagno ...
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BONUCCI, Alessandro
Piero Craveri-Fausto Parente
Nacque a Ponte Felcino (Perugia) il 20 apr. 1883 da Leopoldo e da Orintia Carletti.
Avviato agli studi giuridici, si laureò a Roma il 21 nov. 1905 con [...] al Vecchio e Nuovo Testamento, al giudaismo e al cristianesimo antico e le sue recensioni che trattano anche di religioni del "Figlio dell'Uomo" come una figura di Messia spirituale ebraico.
A parte questa specifica questione, a proposito della quale ...
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PITATI, Pietro
Ivano Dal Prete
PITATI, Pietro. – Nacque a Verona nel 1490 da Bernardino e da Cesaria da Castello in un’illustre, benché ormai decaduta, famiglia veronese.
I Pitati si trovano menzionati [...] ad-Dīn al-Biṭrūgī), recentemente composta dal filosofo ebraico Kalonymos Ben David, in cui si proponeva dalla fondazione (maggio 1543) al 1600 e il suo patrimonio musicale antico, in Atti e Memorie della Accademia di agricoltura scienze e lettere di ...
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Girolamo (lat. Hieronlamus) Padre della Chiesa (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 ca
Betlemme 419), santo.
La formazione letteraria
Di un’agiata famiglia cristiana, G. si recò a Roma giovanissimo, [...] nel deserto, si dedicò alacremente allo studio dell’ebraico e dell’esegesi biblica. Indotto a uscire dal suo lunga esperienza (non meno di 15 anni) di traduttore dell’Antico Testamento (libri protocanonici e Daniele, Geremia ed Ester), che sarà ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...