Vedi EOLIE, Isole dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EOLIE, Isole (v. vol. III, p. 349 e S 1970, p. 301)
L. Bernabò Brea
vol. III, p. 349 e S 1970, p. 301). - Preistoria. - Sono da segnalare la pubblicazione [...] almeno una quindicina di relitti di diverse età, di cui il più antico delle fasi iniziali dell'Età del Bronzo, e molti altri dal V un ipogeo ricavato entro una vecchia cisterna è probabilmente ebraico.
I dati archeologici e storici di questa età e ...
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Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] convince, perché la mistione di ebraico e latino di Pd VII 1-3 citata dal Pietrobono si giustifica come formula del linguaggio liturgico nel Paradiso, non nell'Inferno. Nell'Inferno il linguaggio è ancora quello dell'uomo antico, non dell'uomo nuovo ...
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PISA, da
Alessandra Veronese
PISA, da. – I da Pisa traggono origine da due banchieri perugini, Matassia di Sabato e suo figlio Vitale, attivi con certezza almeno dal 1393 nella città toscana (dove a [...] , evento abbastanza eccezionale nel mondo cristiano e in quello ebraico dell’epoca. Alla sua morte (1423), i due Offizio sopra la giurisdizione, n. 57; Archivio di Stato di Verona, Antico archivio del Comune, Ducali, reg. 16, c. 14v.
D. Castelli, ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] largo 56,83; tre celle, prostilo, esastilo, corinzio: G. Lugli, Roma antica, Roma 1946, p. 19 ss.
Aquino: podio largo m 26, alto 2 Adriano dopo l'istituzione della colonia nel 137 sul tempio ebraico, rappresentato in monete a tre celle (Cohen, Monn. ...
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GLIUBICH (Ljubić), Simeone (Šime)
Rita Tolomeo
Nacque a Cittavecchia (Starigrad) nell'isola di Lesina (Hvar) il 24 maggio 1822 da Pietro e da Apollonia Scutteri, una francese originaria di Marsiglia.
In [...] Zara; qui, sulla scia degli studi condotti dall'arcivescovo zaratino M. Karaman, il G. apprese tra l'altro l'ebraico e l'antico slavo ecclesiastico. In quegli anni entrò pure in contatto con alcuni giovani intellettuali (B. Petranović, S. Ivićeviâ e ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] 30.000 m2.
La città è stata riconosciuta ben presto come l'antica Ugarit, sede di un prospero regno nel II millennio a. C., e ben adatto alla lingua locale affine al fenicio e all'ebraico e cioè col gruppo nord-occidentale delle lingue semitiche. La ...
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Scaramanzia
Marco Bussagli
Il termine scaramanzia (di etimo incerto, ma probabilmente derivato da un'alterazione di chiromanzia) si riferisce a pratiche, diverse da cultura a cultura e da epoca a epoca, [...] e alla potenza, come si evince per es. dal valore semantico dell'ebraico queren termine con il quale si designa tanto il "corno" quanto romana, risalente al 1° secolo a.C., a Ostia antica. Ancora più esplicito è un rilievo in travertino conservato al ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (Yĕrūshālayim, ᾿Ιερουσαλήμ, τὰ ῾Ιεροσόλυμα, Ierusălem, Hierusălem)
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
M. Avi-Yonah
I primi segni di insediamento [...] è del principio del I sec. a. C.
Bibl.: L. H. Vincent-A. M. Stève, Jérusalem de l'Ancient Testament, I, Parigi 1954, pp. 331-342, tavv. LXVI-LXXII; N. Avigad, Antichi monumenti nella Valle di Kidron, Gerusalemme 1954 (in ebraico).
(M. Avi-Yonah) ...
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FURLANI, Giuseppe
Paolo Taviani
Nato a Pola il 10 nov. 1885 da Francesco e Luigia Damiani, si laureò in giurisprudenza nel 1908 e in filosofia nel 1913 all'università di Graz. In seguito soggiornò a [...] nel contempo, l'insegnamento per l'incarico di ebraico e lingue semitiche comparate.
La vastissima opera del raccolte di questo periodo si ricorderanno le Leggi dell'Asia anteriore antica (Roma 1929) e i Miti babilonesi e assiri (Firenze 1958 ...
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La santità
Sofia Boesch Gajano
La santità si può definire un’esperienza religiosa che tende all’avvicinamento o all’unione con il Divino nel superamento dei limiti della condizione umana. La storia [...] 10 voll., 1986-88; Il grande libro dei santi, 3 voll., 1998).
Il sigillo del sangue
Di fronte al pantheon antico e al monoteismo ebraico, l’incarnazione ha inserito una novità radicale: Gesù è colui che, avendo vinto la morte fisica, è garante dell ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...