BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] .
A Venezia il Consiglio dei dieci, il 21 ott. 1554, lanciò l'interdetto contro il Talmūd, estendendolo a tutti i libri in ebraico. Il Giustinian, che aveva tra il 1546 e il 1551 stampato l'immensa opera completa dei due Talmūd, fu rovinato e cessò l ...
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BRAGADIN, Giovanni
Alfredo Cioni
Figlio di Alvise, continuò la tipografia ebraica fondata dal padre dopo la morte di questo (1575) fino al 1614.
Si valse come proto dell'abile, onesto e fedele Āshēr [...] fu gestita da lui.
Sulla scarsa produttività avranno certamente influito le difficili condizioni in cui si svolgeva la stampa ebraica in Venezia non solo per la difficoltà dei permessi di stampa, che il magistrato sopra la Bestemmia rilasciava sempre ...
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ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] della tipografia di Daniele Bomberg, che, venuto nel 1515 da Anversa, fu pioniere e per vent'anni operosissimo promotore della stampa ebraica in Venezia. Egli si associò l'A. (col figlio Daniele), il cui nome figura in alcune delle belle opere da lui ...
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CONAT (Conath, Cunat, Conatì), Abraham (Abraham ben Shlomo ben Baruch)
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Nacque probabilmente a Conat, nella contea del Rossiglione, da Shlomo (Salomone) di Baruch.
Il luogo di nascita, o almeno di [...] madpissim ha-ivrim [Studi sulla storia degli stampatori e dei libri, ebraici], Jerusalem 1978, pp. 3-12); L. Pescasio, L'arte 1959, p. 89; D. Nissim, Nel V centenario delle prime stampe ebraiche (1475-1975), in Atti e mem. dell'Acc. Patavina di sc., ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] , ove si trova il nome del B. - ma solo come editore - non esce da una sua stamperia e non è un libro in ebraico. Tuttavia in quei mesi il B. stava attrezzando la sua tipografia o forse già vi lavoravano i suoi compositori. Infatti il 7 dic. 1515 ...
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GHIRON, Isaia
Raffaella Di Castro
Nacque a Casale Monferrato il 17 dic. 1837 da Elia Vita e da Rosa Sacerdote.
Compiuti gli studi universitari a Torino e a Napoli, ove seguì i corsi di L. Settembrini, [...] la necessità di conservare la tradizione, affiancando le scuole pubbliche alle scuole ebraiche.
Che nel G. ideali risorgimentali e radice culturale ebraica si fecondassero reciprocamente senza tendenze assimilatorie, lo dimostra l'attenzione che, all ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...