ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] , prima certamente che i Dialoghi d'Amore fossero stampati nel 1535.
Oltre ai Dialoghi, ci restano di lui cinque poesie ebraiche (sono pubblicate in versione letterale italiana nel volume dei Dialoghi a cura di S. Caramella, Bari 1929).
Fra quest ...
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GNOSTICISMO
Tito Orlandi
(XVII, p. 446)
Fonti. - Fino al 1945 non si conoscevano opere originali delle diverse correnti gnostiche, a eccezione della Lettera di Tolemeo a Flora, ove questo maestro, la [...] coi quali venivano designate le entità cosmiche e spirituali o angeliche, è spesso avvenuta in base a etimologie ebraiche più o meno corrette. Si aggiunge che alcuni episodi veterotestamentari, che poca attenzione avevano ricevuto presso l'esegesi ...
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CLAUDIO
Giuseppe Sergi
Nato nella seconda metà dell'VIII secolo in Spagna, fu negli anni giovanili in rapporto con Felice, vescovo di Urgel: questo legame, che certo incise sulla sua formazione, fu [...] . C. fu accusato di adozionismo, di pelagianesimo, di arianesimo, di manicheismo, di sostanziale complicità con le dottrine ebraiche. L'ultima accusa, una delle esagerazioni di Dungal, è facilmente spiegabile con il rifiuto del culto della croce ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] particolare la vocalizzazione delle parole ebraiche e la determinazione definitiva del canone ebraico risalivano ai primi secoli dell ’era cristiana. In qualche modo la Bibbia ebraica rischiava di essere posteriore alla degenerazione della Chiesa ...
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culto dei morti
Adriano Favole
Gesti, parole, riti per celebrare e ricordare i defunti
Il culto dei morti è l'espressione della pietà che gli esseri umani provano verso i defunti e della speranza in [...] . Anche se si tratta di tradizioni religiose diverse, in fondo i santi e i profeti delle tradizioni ebraiche, cristiane e islamiche possono essere tutti considerati antenati particolarmente illustri: i credenti ritengono che essi possano intercedere ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] di N. Capurro. Nel 1818, sempre a Pisa, il C. pubblicò un Saggio di poesie, in parte proprie, in parte tradotte dall'ebraico, dal greco e dal latino.
La situazione di indigenza in cui versava lo risolse - a sollecitare il Ciampi - che, nel 1818, era ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] 6° può essere avvenuta verosimilmente attraverso intermediari letterari, ciò suggerisce che il modello potesse essere un manoscritto illustrato ebraico della Bibbia dei Settanta.Al pari del Genesi di Vienna, l'Evangeliario di Rossano si è conservato ...
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DOLCIATI, Antonio
Raffaella Zaccaria
Le scarse notizie sulla vita del D. si ricavano principalmente dalla lettera prefatoria a una sua opera intitolata De tribus regulis s. Augustini. Si apprende così [...] modo il D. delinea anche un interessante quadro di storia religiosa, con particolare riferimento alle tradizioni ebraiche e cristiane relative alle celebrazioni delle varie feste religiose, con specifica attenzione alle festività mobili. Si propone ...
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I Chazari nella storia del giudaismo. - Il popolo dei Chazari (ebraico kazārīm, kūzārīm, e anche qāzār; arabo khazar) ha una notevole importanza storico-religiosa per l'adesione delle cerchie dirigenti [...] già da Yĕhūdāh al-Bargelōni. L'autore del Fihrist (v. XV, p. 251) riferisce che i Chazari si valevano dei caratteri ebraici per iloro scritti.
La politica chazara e il giudaismo. - Che già fino dai primi stadî del processo di conversione la politica ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] di sé ai propri seguaci, nonché un rigido sistema di classificazione di quanti a essa non appartenevano: da un lato le comunità ebraica e cristiana, partecipi di una comune matrice biblica e considerate ‛popoli del libro' (ahl al-kitāb), dall'altro i ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...