Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] della Diaspora.
Religione
Nel Nuovo Testamento a. sono i 12 discepoli (tanti quante le tribù ebraiche) inviati a portare la Buona Novella «alle pecore perdute della casa d’Israele»; sono tutti seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni ...
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Menelao
Sommo sacerdote ebreo, successore di Giasone. Durante il suo pontificato (172-163 a.C.) avvenne la grande repressione contro gli ebrei da parte di Antioco IV Epifane, mirata soprattutto a contrastare [...] le pratiche religiose ebraiche fino al punto di far costruire nel Tempio di Gerusalemme un altare pagano. M. non contrastò la condotta di Antioco, agendo probabilmente per conto di un gruppo di ebrei filelleni. ...
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ZACCARIA, Crisopolitano
Pio Paschini
Nacque verosimilmente a Besançon, detta nel Medioevo anche Chrysopolis; entrò fra i canonici regolari premostratensi a Laon dove svolse tutta la sua attività letteraria. [...] Morì verso il 1155.
Oltre una spiegazione grammatico-etimologica delle parole ebraiche, greche e alcune latine del Nuovo Testamento, l'opera sua principale è un'armonia evangelica: In unum ex quattuor, sive de concordia evangelistarum (Migne, Patr. ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] pesare economicamente sulla comunità.
Gli altri apostoli (in particolare Giacomo), che rimanevano più legati alle tradizioni ebraiche, continuarono invece a evangelizzare soprattutto gli Ebrei. Paolo predicò anche ad Atene, discutendo con i filosofi ...
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CONTI (Comes, Conctus, De Conctis), Vincenzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Verona nella prima metà del sec. XVI da famiglia probabilmente di origine ebraica.
Nella città natale apprese le lingue classiche [...] Sedici lettere ined. di M. G. Vida, in Arch. stor. lomb., XXV (1898), p. 210; A. Bongiovanni, Le rare o poco note edd. ebraiche dei secc. XV e XVI esist. nella Bibl. dell'Archig., in Bull. della Bibl. com. di Bologna, III (1908), p. 110; A. Levi, Le ...
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Talmud
Elena Loewenthal
La guida della vita ebraica
Il Talmud è un corpus di testi, ma è molto più di un grande libro. È infatti un codice di leggi e una raccolta di storie, un contenitore di nozioni [...] fra maestri.
Esso è composto di due parti: la prima è la Mishnah (che significa «ripetizione»), un antico codice di leggi ebraiche redatto intorno al 2°-5° secolo d.C., cui si è aggiunta in seguito, a titolo di commento e ampliamento, la Ghemarah ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] ; 5, 8) ed è stata considerata di tale importanza da essere inclusa nel Decalogo. Il comandamento, il secondo per il canone ebraico, il primo per la Bibbia cristiana e luterana, così ammonisce: "Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] oggi senza mai perdere la propria misura di attualità.
Lo Stato d'Israele, nato nel 1948 a seguito del risorgimento ebraico, detto sionismo, e sulle ceneri dell'ebraismo europeo sterminato dai nazisti, ha posto una sfida vecchia e nuova all'ebraismo ...
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Figlio di un vignaiolo renano, sarebbe stato ucciso a Oberwesel il Giovedì santo del 1287, in età di diciotto anni, da un gruppo di ebrei, che lo avrebbero sospeso a una colonna e svenato. Come nel caso [...] del delitto rituale è destituita di ogni fondamento. La morte di W. fu occasione di sanguinose rappresaglie contro le comunità ebraiche nella valle del Reno. Il culto di W. fu dapprima ostacolato dalle autorità politiche e religiose. Solo nel 1428 ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] il giudaismo è per loro profondamente ‛vero' perché l'esperienza ha dimostrato che il giudaismo ha la capacità di elevare la vita ebraica. La preghiera non è considerata un atto di supplica rivolto a un Dio personale, ma un esercizio in cui l'uomo ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...