Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...]
Nel suo primo periodo (fino alla rivolta di Bar Kōkĕbā, 135 d. C.) non ci è pervenuta che in piccola parte nell’originale ebraico. I Salmi di Salomone, le molte apocalissi, come quelle di Enoc, di Baruc, di Abramo, l’Assumptio Mosis, il III e IV ...
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Scrittrice e giornalista italiana (n. Pisa 1931). Di origini ebraiche, da bambina ha subito le discriminazioni e persecuzioni razziali, ha fondato e diretto per anni il mensile ebraico Shalom e nel 2012 [...] le è stato conferito il Premio Pardès per la Letteratura Ebraica. Autrice di romanzi per adulti e per ragazzi, molto apprezzati da pubblico e critica, tra le sue pubblicazioni si ricordano: Una bambina e basta (1994, Premio Elsa Morante Opera Prima ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] ., che si teneva preferibilmente nei limiti cittadini dei ghetti. Egli iniziò la sua carriera pubblicistica con saggi pedagogici, scegliendo l'ebraico, che per altro non smise mai di usare anche dopo che la sua fama si era consolidata come quella del ...
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Teologo e biblista italiano (Asti 1927 - ivi 2016). Di origini ebraiche, docente di Giudaismo presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano e di Antico Testamento agli Istituti di scienze [...] , curatore di prestigiose collane editoriali, è stato esponente di primo piano della cultura ebraica in Italia e protagonista del dialogo ebraico-cristiano. Strenuo sostenitore del diritto della coesistenza tra fedi e culture diverse, ha inoltre ...
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Limentani, Giacoma. – Scrittrice italiana (Roma 1927 - ivi 2018). Di origini ebraiche, scampata alle deportazioni romane, è vissuta in clandestinità fino alla Liberazione – la dura esperienza delle discriminazioni [...] (2003) -, quando ha iniziato l’attività di traduttrice, dedicandosi parallelamente allo studio e alla divulgazione del patrimonio culturale ebraico (tra le altre, la traduzione e la curatela di La principessa smarrita, 1981, Il libro di Ruth, 1994 ...
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Englander, Nathan. – Scrittore statunitense (n. New York 1970). Di origini ebraiche, considerato l'erede naturale di P. Roth per tale ascendenza e per la tagliente ironia con cui nei suoi scritti mitiga [...] il dolore esistenziale, dopo l’esordio letterario con la raccolta di racconti For the relief of unbearable urges (1999; trad. it. 2018) si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica con il romanzo ...
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Poeta e filosofo ebreo (n. Granata 1055 circa - m. dopo il 1135). Compose numerose poesie ebraiche, religiose e profane. Tra quelle religiose hanno particolare rilievo le penitenziali, in cui si riflette [...] un senso pessimistico della vita; tra le profane sono numerose le encomiastiche, le elegiache, le epitalamiche: poche quelle satiriche e amorose. L'imitazione dei modelli arabi, nella forma metrica e nel ...
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Scrittore ebreo, di origine e provenienza incerte; qualificatosi inviato di suo fratello Yōsēf, presunto re di tribù ebraiche d'Oriente, si presentò nel 1524 a papa Clemente VII e più tardi al re del Portogallo [...] e a Carlo V per ottenere armi per la liberazione della Palestina dagli infedeli. Scrisse in ebraico una relazione dei suoi viaggi. ...
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Hessel, Stéphane Frédéric. – Diplomatico, attivista politico e scrittore tedesco naturalizzato francese (Berlino 1917- Parigi 2013). Di origini ebraiche, si trasferì con la famiglia in Francia all’età [...] di otto anni; naturalizzato francese nel 1937, si diplomò all'Ecole normale supérieure di Parigi nel 1939. Combattente nella Resistenza, fu fatto prigioniero e trasferito nel 1944 a Mauthausen, da cui ...
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Haśkalah Termine ebraico derivante dalla radice śkl, «ragione», con cui si indica il movimento culturale (soprattutto letterario), ma anche politico-sociale, sorto nel 18° sec. in seno alle comunità ebraiche [...] della Germania. I centri principali furono Königsberg e Berlino. Sulle orme dell’Illuminismo europeo, la H. promosse un rinnovamento dei contenuti culturali del giudaismo e l’emancipazione politica e sociale ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...