ABOAB, Emanuele
Alfredo Ravenna
Nato ad Oporto intorno al 1555,da una delle più importanti famiglie ebraiche della penisola iberica (era pronipote di Isacco, ultimo Gaon di Castiglia), figlio di Isacco [...] e di Isabella Nuñes, visse per qualche tempo in patria come marrano. Emigrò poi in Italia (ma prima, a quanto ci dice egli stesso nella sua Nomologia,fu ad Amsterdam e nell'Africa settentrionale), ritornando ...
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CASTELLAZZO, Mosè da
Amedeo Tagliacozzo
Figlio di Abraham Sachs, rabbino di origine tedesca assai stimato nelle comunità ebraiche dell'Italia settentrionale, nacque probabilmente a Cremona intorno al [...] C. abbia appreso li i primi rudimenti dell'arte pittorica, illustrando i libri che questi stampatori andavano pubblicando in ebraico.
La famiglia Sachs godeva di un'agiata posizione economica dovuta alla partecipazione in alcuni banchi di pegno in ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] far venire da Venezia la moglie e i figli. Nel marzo 1721 monsignor D. A. Passionei, dopo aver iniziato lo studio dell'ebraico, trovò la sua grammatica tanto chiara che ne propose al papa la stampa per gli alunni di Propaganda Fide. La decisione di ...
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PACANOWSKI, Davide
Giovanni Duranti
PACANOWSKI, Davide. – Nacque il 29 dicembre 1904 a Łodz (Polonia) in una famiglia di antiche origini ebraiche, primogenito di Hermann, industriale del settore tessile, [...] e di Augusta Roth, scultrice; ebbe due sorelle: Felicia, pittrice dell’École de Paris, ed Erna, pianista e concertista, morta in un campo di concentramento in Germania, insieme ai genitori.
Compì gli studi ...
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DA ZARA, Giuseppe
Luciano Segreto
Nacque a Padova il 3 febbr. 1855 da Mosè e Carolina Trieste. Apparteneva ad una di quelle ricche famiglie ebraiche che si erano stabilite nel Veneto ed avevano raggiunto [...] contatto fra loro personaggi, ambienti sociali ed economici (si pensi ai suoi legami con il mondo della finanza ebraica) ed aree geografiche altrimenti piuttosto "distanti", se non addirittura incomunicanti, fece di lui un prezioso protagonista della ...
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PAGGI, Mario
Luca Polese Remaggi
PAGGI, Mario. – Nacque a Murlo, in provincia di Siena, il 10 febbraio 1902, figlio di Edoardo, medico condotto di origini ebraiche, e da Ines Sadun.
Compì gli studi [...] di giurisprudenza sotto la guida di Piero Calamandrei, che ne influenzò la maturazione politica nel clima della fascistizzazione dell’ateneo senese.
Il 29 maggio 1923, nel cortile del rettorato, celebrò ...
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MANTINO, Giacobbe (Jacob ben Shemuel, Giacobbe giudeo)
Lisa Saracco
Nacque da Shemuel, probabilmente nel 1490. Poche e frammentarie sono le notizie sulle sue origini; la famiglia si trasferì in Italia [...] in contatto con il suo circolo di intellettuali e scienziati, di cui faceva parte anche J. van Campen, già professore di ebraico a Lovanio.
Nel novembre del 1528 il M. era a Venezia, secondo quanto risulta da una delibera del Consiglio dei dieci ...
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CONTI (Comes, Conctus, De Conctis), Vincenzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Verona nella prima metà del sec. XVI da famiglia probabilmente di origine ebraica.
Nella città natale apprese le lingue classiche [...] Sedici lettere ined. di M. G. Vida, in Arch. stor. lomb., XXV (1898), p. 210; A. Bongiovanni, Le rare o poco note edd. ebraiche dei secc. XV e XVI esist. nella Bibl. dell'Archig., in Bull. della Bibl. com. di Bologna, III (1908), p. 110; A. Levi, Le ...
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PAMPALONI, Geno
Gabriele Scalessa
PAMPALONI, Geno. – Nacque a Roma il 25 novembre 1918, figlio unico di Agenore (nome dalla cui abbreviazione derivò il suo), originario di Colle Val d’Elsa (Siena), [...] ad Anghiari (Arezzo).
Visse i primi cinque anni tra Roma, dove abitava con la madre in casa della famiglia Sorani, di origini ebraiche, sul Lungotevere Ripa, e Orbetello, dove il padre aveva un mulino.
Dal 1924 al 1939 fu a Grosseto: qui frequentò il ...
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BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] .
A Venezia il Consiglio dei dieci, il 21 ott. 1554, lanciò l'interdetto contro il Talmūd, estendendolo a tutti i libri in ebraico. Il Giustinian, che aveva tra il 1546 e il 1551 stampato l'immensa opera completa dei due Talmūd, fu rovinato e cessò l ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...