Il patrimonio dei cognomi italiani è colmo di nomi di luogo. Si tratta in gran parte di quelli di grandi e medie città, dalle quali si sono mosse più persone per giungere in altri centri dove sono stati [...] previsto un nome secolare e un nome religioso, ma non un nome di famiglia. Nelle comunità ebraiche italiane, numerose famiglie portano un nome corrispondente a un toponimo, evidentemente i luoghi dove s’erano formate aggregazione di ebrei soprattutto ...
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Abbiamo discusso in alcune rubriche precedenti della frequente derivazione di nomi e cognomi da toponimi ed etnici. Ci sono a questo punto due domande che legittimamente ci si può porre. La prima: perché [...] così tanti nomi indicanti il luogo di provenienza? E la seconda: è vero che chi porta un nome di città ha origini ebraiche?Rispondiamo con ordine. In una società, quella dopo l’anno 1000, caratterizzata da un’onomastica povera, in cui generalmente un ...
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Salutato come il ritorno alle origini di Spike Lee, BlacKkKlansman (2018) è un film pungente, arrabbiato, il tentativo del regista di ricostruire un linguaggio al contempo civile e beffardo dopo le deviazioni [...] doppiaggio: «Hold your horses» (“Trattieni i tuoi cavalli”, ovvero “Frena!”) > «Non così in fretta».Zimmerman, le cui origini ebraiche sono intuite da Kendrickson, difende la sua copertura dicendo: «Curse I’m no stinkin’ kike». In italiano viene meno ...
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Israel Joshua SingerLa nuova RussiaTraduzione di Marina MorpurgoCon una Nota di Francesco M. CataluccioA cura di Elisabetta ZeviMilano, Adelphi, 2024 Nel 1926, quando lo scrittore polacco Israel Joshua [...] i particolari del bravo cronista e la profondità di sguardo dello storico, il mutamento del byt.Singer visita numerose comunità ebraiche situate in regioni e città diverse e, anche grazie al fatto di comprendere e saper parlare la lingua yiddish, l ...
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Tommaso Giartosio, una delle voci del programma radiofonico Fahrenheit di Radio3, è in realtà tante cose: saggista, poeta, narratore, traduttore. Questa notevole apertura alare – di solido stampo umanistico [...] od tung», «Quando c’è venerazione manda luce / anche un dente di cane», il polari, il sabir, il giapponese, l’ebraico, il tigrino, il cinese) o culte (il provenzale antico a cui sono dedicate pagine brillantissime); parole latine e greche (avis, agon ...
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Qual è il ruolo della burocrazia nella costruzione del lessico in una società dominata dal totalitarismo? Per quel che riguarda l’Italia, in quale misura il gergo burocratico usato dai funzionari delle [...] . Poi egli prese la strada dell’esilio in Svizzera. A Firenze rimasero i figli Aldo e Cesare. Nel frattempo il nome ebraico della Olschki venne “arianizzato” in Bibliopolis. Leo Samuele morì in esilio nel 1940. Soltanto alla fine del 1943, dopo l’8 ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione con la tradizione filosofica classica,...
Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire dal 1881-82, dopo l’attentato allo...