Famoso medico arabo musulmano di Spagna, nato a Siviglia fra il 484 ed il 487 èg. (1091-1094 d. C.), vissuto ora in Spagna ed ora nel Marocco e colmato di onori dalla dinastia degli Almohadi (v.); morì [...] i suoi prossimi ascendenti e i suoi discendenti; perciò nelle traduzioni medievali latine, fatte attraverso le versioni ebraiche, il suo nome è divenuto Avenzoar (v. aven), Abumeron, Abhumeron, Albumeron, Abynzohar, ecc. Queste versioni esercitarono ...
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Celebre letterato ebreo, talmudista e cabalista, nato a Gerusalemme nel 1727, morto a Livorno il 1° marzo 1806. Incaricato della raccolta di pie oblazioni per le comunità ebraiche palestinesi, viaggiò [...] a Livorno, ove rimase fino alla morte. Appunti di viaggio sono contenuti nel libro Ma‛gāl ṭōb. Lasciò oltre settanta opere in ebraico, tra cui particolarmente notevole il Šem ha-Gĕdōlīm (Il nome dei grandi), repertorio bibliografico della letteratura ...
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SABBATEI (o Sabbatarî, Sabbatisti, Sabbatariani)
Nome assunto dai membri di alcune sette religiose postriformate, le quali, o per il desiderio di compiere alla lettera tutto ciò che è prescritto nella [...] Bibbia, o per influenze ebraiche, o per particolari vedute sull'imminente fine del mondo, rimisero in vigore l'osservanza giudaica del sabbato (v.). Carattere nettamente escatologico si riscontra nella setta dei sabbatisti moravi, diffusa anche in ...
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SIONISMO
Elia S. Artom
. Definizione e caratteri generali. - Si designa con questo nome il movimento moderno tendente alla costituzione in Palestina di una sede nazionale ebraica, per dare modo a quegli [...] dalla città di Tēll Abīb (Tel Avīv), popolata ora da oltre 100 mila abitanti (2000 nel 1914), dalla costruzione di nuovi quartieri ebraici a Gerusalemme e a Haifā (la quale ultima città è fornita di un ottimo porto, inaugurato nel 1933) si è aggiunto ...
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Umanista e studioso di teoria musicale, nato a Bologna il 24 agosto 1531 morto a S. Alberto di Piano il 30 settembre 1612. Attese prima allo studio delle lettere greche, ebraiche e latine, e poi delle [...] matematiche, dell'astronomia e della filosofia, pubblicando anche dei trattati. Nella musica soprattutto si compiacque dedicarsi allo studio delle teorie armoniche antiche per confrontarle con quelle del ...
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Gilbert, Felix
Marco Geuna
Storico dell’età moderna e contemporanea, e in particolare del pensiero politico e storico del Rinascimento, nacque il 21 maggio 1905 a Baden Baden da una famiglia di origini [...] ebraiche da parte di madre. Studiò storia e filosofia presso le università di Heidelberg, Monaco di Baviera e Berlino dove, sotto la guida di Friedrich Meinecke, nel 1931 conseguì il dottorato con un lavoro su Johann Gustav Droysen. Nel 1936 emigrò ...
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Menelao
Sommo sacerdote ebreo, successore di Giasone. Durante il suo pontificato (172-163 a.C.) avvenne la grande repressione contro gli ebrei da parte di Antioco IV Epifane, mirata soprattutto a contrastare [...] le pratiche religiose ebraiche fino al punto di far costruire nel Tempio di Gerusalemme un altare pagano. M. non contrastò la condotta di Antioco, agendo probabilmente per conto di un gruppo di ebrei filelleni. ...
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Meyerson, Emile
Meyerson, Émile
Filosofo polacco, naturalizzato francese (Lublino 1859 - Parigi 1933). Studiò chimica con R. Bunsen; nel 1880 si trasferì a Parigi, dove lavorò come giornalista presso [...] l’agenzia Havas e diresse associazioni ebraiche; dopo la Prima guerra mondiale ottenne la cittadinanza francese. Influenzato dagli scritti e dalle teorie di Boutroux, Bergson, Duhem e Poincaré, la sua riflessione costituisce sostanzialmente un ...
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Enigmatico personaggio ebreo, che si presentò nel 1524 a papa Clemente VII e nell'anno seguente al re di Portogallo come inviato di suo fratello Yōsēf, ipotetico re di tribù ebraiche indipendenti in Oriente, [...] rogo; secondo una terza nel 1535 sarebbe stato ancora in Italia a continuarvi la sua propaganda. Scrisse in ebraico una particolareggiata relazione dei suoi viaggi. Molte lettere e relazioni contemporanee (tra cui una relazione del Ramusio) parlano ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] e democratica dello Stato, minacciata dalla pressione demografica araba, da cui la necessità di assicurare a I. una maggioranza ebraica. Nel 2005 l’attuazione del disimpegno da Gaza, con lo smantellamento degli insediamenti nella Striscia (e di 4 nel ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...