La rinascita religiosa che ha caratterizzato la fine del 20° sec. e l’avvio del 21° ha coinvolto in misura e con modalità diverse tutte le culture del pianeta. Sia le religioni istituzionali sia le nuove [...] minori di riconoscimento di prerogative e concessioni da parte dello Stato. Ma mentre alcune chiese protestanti e le comunità ebraiche sono riuscite a siglare forme di intesa con la Repubblica italiana, le comunità islamiche non hanno ancora ottenuto ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] . Nel 1227 il papa Gregorio IX esaltò la sua abilità nel tradurre in latino i testi tramandati in arabo e in ebraico; tuttavia Ruggero Bacone (1859, p. 61) non condivise questa ammirazione poiché scrisse che M. si attribuì molte traduzioni pur non ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Enrico Fermi: dalle statistiche quantistiche al decadimento beta
Niccolò Guicciardini
Enrico Fermi: dalle statistiche quantistiche al decadimento [...] le leggi razziali del 1938 resero il clima politico intollerabile per Fermi, la cui moglie Laura era di origini ebraiche. Come avvenne in Germania e in Austria, anche in Italia molti intellettuali si videro costretti a emigrare; l'occasione ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] di note per una storia letteraria della sua città natale e pubblicando, nel 1807, un'opera di qualche rilievo: Le tipografie ebraiche in Cremona nel sec. XVI (Cremona, G. Feraboli).
A Cremona morì il 28 sett. 1808. Notevole fu la fortuna postuma ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] aveva capacità di proselitismo molto superiori a quelle del giudaismo. D’altra parte il drammatico epilogo delle due rivolte ebraiche, represse da Vespasiano e Tito con la distruzione di Gerusalemme, e poi da Adriano, aveva contribuito a creare ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] dell'arte cristiana restò per lungo tempo senza raffigurazione. Troppo forte fu l'orrore dell'immagine nelle prime comunità ebraico-cristiane; molto tempo dovette trascorrere, prima che alla "mano di Dio" si sostituisse l'immagine del Creatore: e la ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] relativa tranquillità, aveva visto rifiorire traffici e navigazione e salire a circa 40.000 gli abitanti, tra cui 500 famiglie ebraiche, una colonia pisana e forti nuclei di Amalfitani, Scalesi e Ravellesi, fu assediata da Enrico VI, che, vinto, la ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] M. Steinschneider dà i nomi dei tipografi ebrei (circa 700, dal sec. XV al sec. XVIII) e quelli di cristiani che stamparono in ebraico (in numero di 232), fra questi Daniele Bomberg di Anversa a Venezia (1516-1548); G. G. Facciotto ed Antonio Blado a ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] II, Bajazet. Accanto all'attività delle genti di razza turca si mostrò poi notevole quella delle genti greche, armene ed ebraiche.
Poiché i Turchi erano sprovvisti d'una notazione, le loro musiche - quando non ebbero occasione d'esser raccolte da ...
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URSS (XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, 11, p. 1065; III, 11, p. 1043)
Domenico Ruocco
Rita Di Leo
Domenico Caccamo
Cesare G. De Michelis
Sergio Rinaldi Tufi
Xenia Muratova
La trasformazione di [...] 1952) e P. Markiš (1895-1952), vittime delle repressioni staliniane del dopoguerra, il cui retaggio è vivissimo nella cultura sovietica ebraica; mentre la letteratura dagestana, che ebbe il suo poeta popolare in S. Stal'skij (1869-1937), vanta oggi R ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...