La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] dai campi di buon frumento: queste immagini, fissate nel linguaggio religioso dalla pastorizia e dalla cultura dei campi della Palestina ebraica ai tempi di Gesù, si applicavano da un lato alla cura del clero rivolta alla salute delle anime con l ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il cristianesimo
Enrico Norelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il messaggio di Gesù era un appello all’interno del variegato panorama [...] la vera libertà, impossibile nel mondo di quaggiù. La religione ebraica diviene il luogo dell’espressione di questo dio fabbricato con le Nerone ancora vivo non fu più realistica. Cerchie ebraiche e cristiane immaginarono che Nerone sarebbe tornato in ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] d'Angiò (21 maggio), la promulgazione di due editti che concedevano a G. pieno mandato nel procedere contro il prestito ebraico e per imporre l'obbligo del segno distintivo agli appartenenti delle locali comunità israelitiche. G. si recò in seguito a ...
Leggi Tutto
Breve storia della liberta religiosa in Italia. Aspetti giuridici e problemi pratici
Michele Madonna
Premessa
La libertà religiosa, secondo una celebre definizione di Francesco Ruffini, è la «facoltà [...] e canonico», 6, 1999, pp. 99-108.
131 Si veda al riguardo G. Sacerdoti, L’intesa tra Stato e Unione delle comunità ebraiche del 1987 e la sua attuazione, in Dall’Accordo del 1984 al disegno di legge sulla libertà religiosa, cit., pp. 327-335.
132 ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] cfr. Efrem il Siro, Inni sul Paradiso, a cura di I. De Francesco, Milano 2006. Sui legami tra questi inni e le tradizioni ebraiche cfr. N. Séd, Les hymnes sur le Paradis de saint Éphrem et les traditions juives, in Le Muséon, 81 (1968), pp. 455-501 ...
Leggi Tutto
Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] formale da parte del fratello del defunto a prenderne in moglie la vedova»; hanukkah < ebr. ḥănûkkâh, propr. «consacrazione», festa ebraica (1927 in S. Aurigemma, Tripoli e le sue opere d’arte); hared < ebr. ḥārēd, propr. «colui che teme (Dio ...
Leggi Tutto
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] gente, cioè, abituata a ricorrere al c. per la propria corrispondenza, i proprî affari legali e commerciali, ecc.; pratiche ebraiche, come l'uso presso le comunità israelitiche di raccogliere gli insegnamenti rabbinici e i commenti alla Legge (e tale ...
Leggi Tutto
Vedi Albania dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Fin dal secondo dopoguerra, l’Albania è stata caratterizzata da un regime comunista di stampo stalinista, isolazionista e anti-revisionista. L’osservanza [...] è musulmano, il 20% albanese ortodosso, il 10% cristiano cattolico. Sono infine presenti piccole comunità ebraiche, soprattutto nella capitale Tirana. Notevole, invece, l’importanza delle minoranze albanesi nell’intera regione balcanica. Un ...
Leggi Tutto
SCARAVELLI, Luigi
Mauro Visentin
– Discendente da antiche famiglie blasonate (il padre era marchese e la madre baronessa), nacque a Firenze il 19 luglio 1894 da Enrico, piemontese, e da Elisa Stabile, [...] 1940 sposò Vanda Passigli (dalla quale ebbe due figli, Paola e Alberto), che apparteneva a una delle più note famiglie ebraiche di Firenze (cosa che, durante l’occupazione tedesca della città, li costrinse a una vita semiclandestina), e che proveniva ...
Leggi Tutto
REISS ROMOLI, Guglielmo
Daniela Felisini
REISS ROMOLI, Guglielmo. – Nacque a Trieste il 12 aprile 1895 con il nome di Willy Reiss, da Samuele, commerciante israelita di origine galiziana, e da Carolina [...] Romoli in coerenza con l’azione svolta in quegli anni dalla Comit che, per tutelare i propri funzionari di origine ebraica – ad esempio, Antonello Gerbi, Giorgio Di Veroli e altri ancora –, affidava loro incarichi all’estero.
Nel dicembre del 1941 ...
Leggi Tutto
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...