Lederer, Emil
Sociologo ed economista tedesco (Pilsen 1882 - New York 1939). Formatosi all’Università di Vienna, insegnò a Heidelberg, Tokyo e Berlino. Fu direttore dell’Archiv für Sozialwissenschaft [...] und Sozialpolitik (1921-33). Per le sue idee socialiste e le sue origini ebraiche venne sospeso dall’insegnamento con l’avvento del nazismo. Emigrato negli Stati Uniti, fu tra i fondatori della New School for Social Research di New York (della quale ...
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Krein
Krein Mark Grigor’evič (Kiev 1907 - Odessa 1989) matematico ucraino, figura di spicco della scuola sovietica di analisi funzionale. A 17 anni si trasferì a Odessa presso la cui università iniziò, [...] nel 1926, il dottorato di matematica. Per le sue origini ebraiche, la sua carriera accademica fu continuamente oggetto di discriminazione antisemita e non gli fu mai permesso di recarsi all’estero per partecipare a conferenze internazionali. Nel 1928 ...
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Poeta polacco (Sulmierzyce 1545 - Lublino 1602); autore del poema Roxolania (1584), che tratta degli usi e costumi della Rutenia, di Flis (1559), descrizione in strofe saffiche polacche della vita dei [...] chiattaioli della Vistola, e del poema satirico Worek Judaszów ("Il sacco dei Giudei", 1600) sulle comunità ebraiche nella Polonia rinascimentale. ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] lo schema di Galli de’ Paratesi 1992: 133, da cui si traggono anche le citazioni):
(a) glosse in italiano a testi in ebraico, di varia entità (a volte consistono di una sola parola); i primi testi del genere sembrano essere le glosse nel Rotolo di ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] allievo, poi precettore di famiglie patrizie a Venezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell'univ. di Padova. Dal suo maestro, l'abate G. Toaldo, egli aveva avuto le prime indicazioni a quelle letture dei maggiori testi dell' ...
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GIACOBBE (ebraico Ya‛ăqobh; gr. 'Ιακώβ; Vulgata Jacob)
Giuseppe Ricciotti
È il figlio di Isacco (v.) e di Rebecca, chiamato successivamente anche Israele, ed eponimo per questo appellativo della nazione [...] di Israele, ossia degli Ebrei (v.), essendo stato padre dei dodici eponimi delle tribù ebraiche.
Il suo primo nome è messo, dalla narrazione della Bibbia, in relazione con la sua nascita. Rebecca era incinta di due gemelli: il primo a nascere fu Esaù ...
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MANTINO, Giacobbe (Jacob ben Shemuel, Giacobbe giudeo)
Lisa Saracco
Nacque da Shemuel, probabilmente nel 1490. Poche e frammentarie sono le notizie sulle sue origini; la famiglia si trasferì in Italia [...] in contatto con il suo circolo di intellettuali e scienziati, di cui faceva parte anche J. van Campen, già professore di ebraico a Lovanio.
Nel novembre del 1528 il M. era a Venezia, secondo quanto risulta da una delibera del Consiglio dei dieci ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] nel momento in cui fu spinto dal re Roberto d'Angiò, senza dubbio intorno al 1319, a tradurre in latino testi arabi o ebraici. Egli soggiornò a Napoli e a Roma, ma fu ad Arles, nel 1328, che intraprese, su richiesta del re, la traduzione in latino ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] nell'enclave di Gerico, in Cisgiordania, ma l'assassinio di Rabin - il 4 novembre 1995 - per mano di un fondamentalista ebraico, segnò l'inizio della fine. Il suo successore, eletto nel 1996, B. Netanyahu, della destra del partito Likud, rallentò la ...
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CONTI (Comes, Conctus, De Conctis), Vincenzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Verona nella prima metà del sec. XVI da famiglia probabilmente di origine ebraica.
Nella città natale apprese le lingue classiche [...] Sedici lettere ined. di M. G. Vida, in Arch. stor. lomb., XXV (1898), p. 210; A. Bongiovanni, Le rare o poco note edd. ebraiche dei secc. XV e XVI esist. nella Bibl. dell'Archig., in Bull. della Bibl. com. di Bologna, III (1908), p. 110; A. Levi, Le ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...