Orientalista ed esegeta biblico (Gottinga 1803 - ivi 1875); prof. a Gottinga (1831-37), poi (1838-48) a Tubinga, infine ancora a Gottinga fino al 1867. È autore di molte pubblicazioni nel campo degli studî [...] semitici, tra cui una grammatica ebraica (1827), una araba (1831-33), una Geschichte des Volkes Israel (1843-52), traduzioni e commenti dal Vecchio e Nuovo Testamento. ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] il 1277 e il 1291 circa. In realtà, non è certo che Zeraḥyah esercitasse l'insegnamento della filosofia (che, nel mondo ebraico medievale, era in genere praticato solo in privato), né è sicuro che egli fosse ancora vivo all'epoca della giovinezza di ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato [...] la tragedia spirituale delle vittime del nazismo.
Vita
Di famiglia ebraica, intraprese a Vienna studi filosofici e letterari. Nel 1938, con l'annessione dell'Austria alla Germania, emigrò in Belgio. Arrestato dai nazisti nel 1943 per aver ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] Indice. Morì a Roma il 19 ott. 1687.
Il nome e l'importanza del B. nella storia degli studi ebraici restano legati alla monumentale opera Bibliotheca magna rabbinica. De scriptoribus et scriptis rabbinicis [nel primo volume si legge Hebraicis] ordine ...
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ALAMANNI, Luigi
Clementina Rotondi
Figlio di Piero, nacque a Firenze nel 1558. Dedicatosi agli studi letterari, fu buon conoscitore della lingua latina e della greca, che apprese sotto la guida di Pier [...] Vettori, della francese e dell'ebraica. Studioso di teologia e filosofia, si occupò anche di scienze matematiche ed astronomiche e di cosmo-grafia, di cui lasciò un saggio in un profilo dell'inferno dantesco, che non ci è pervenuto. Per questi studi ...
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Scrittore (Berlino 1883 - Miami Beach 1955). Portato negli Stati Uniti (1890), vi compì gli studî e ne prese la cittadinanza. Ha rivolto la sua attività ai problemi del sionismo, cui si è interessato per [...] la sua origine e religione ebraica, e alla critica letteraria, nel cui esercizio non è rimasto insensibile agli influssi della psicanalisi. Per la critica letteraria, si citano: The modern drama (1915); The spirit of modern german literature (1916); ...
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BARCELLA, Ludovico
Adriano Peroni
Nacque a Chiari (Brescia), non si sa in quale anno. Frate gerolimiano nel convento fuori Porta Pile a Brescia, dovette assumervi una posizione influente, acquistandosi [...] fama di dotto nelle lingue greca, caldaica ed ebraica, oltre che di teologo. Rivestì cariche nella Congregazione, fino a diventame generale. Quando per esigenze connesse col sistema di fortificazioni il convento fu trasferito in città nell'area del ...
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Bergner, Elisabeth
Margherita Pelaja
Nome d'arte di Elisabeth Ettel, attrice teatrale e cinematografica, nata a Drohgobycz nella Galizia austro-ungarica (od. Ucraina) il 22 agosto 1897 e morta a Londra [...] il 12 maggio 1986. Di religione ebraica, fu costretta a lasciare la Germania all'avvento del nazismo e nel 1938 prese la cittadinanza britannica. Dapprima attrice teatrale di successo sui palcoscenici mitteleuropei, confermò la sua fama nel cinema ...
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BENAMOZEGH, Elia
Renzo De Felice
Nacque a Livorno, dove trascorse tutta la sua vita, il 24 apr. 1823 da Abraham e da Clara Curiat, ebrei marocchini stabilitisi da vari anni nella città toscana. La famiglia [...] . Alcuni rabbini di Damasco e di Aleppo condannarono addirittura l'Em la-Miqrà (il B. replicò loro con una lettera apologetica in ebraico pubblicata a Livorno nel 1865). Ciò non toglie che il B. sia stato con S. D. Luzzatto (che impersonò in un certo ...
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Scrittore israeliano (n. Char´kov 1919 - m. 1989). Emigrato in Palestina nel 1924, fece parte del movimento politico culturale dei Cananei (1939-50) e curò (1965-71) il supplemento letterario del giornale [...] nei confronti del paese e del "sogno sionista" che, secondo T., ha tentato invano di normalizzare la vita del popolo ebraico. Famosi sono anche i romanzi Ha-pardēs (1972; trad. it. Il frutteto, 1995) e Minōtaūr (1980; trad. it. Minotauro, 1992 ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...