ELEONORA de Toledo (Alvarez de Toledo), duchessa di Firenze
Vanna Arrighi
Nacque in Spagna nel 1522 da don Pedro e da Maria Osorio Pimentel, marchesa di Villafranca.
La madre era l'ultima erede della [...] , donna Benvenida Abrabanel, che con il marito Samuele costituiva forse la più influente e prestigiosa famiglia della comunità ebraica napoletana e con la quale i rapporti non si interruppero nemmeno dopo il trasferimento in Toscana di Eleonora.
Tale ...
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DE MAGISTRIS, Simone
Marina Caffiero
Nacque a Sezze (ora prov. di Latina), nella parte meridionale dello Stato della Chiesa (non a Serra, come a partire dal Villarosa scrivono tutti i biografi), il [...] era quello di dimostrare l'autenticità degli episodi di Susanna, di Bel e del dragone, non contenuti nella Bibbia ebraica.
La pubblicazione del D. ricevette una recensione assai malevola e polemica da parte delle fiorentine Novelle letterarie (III ...
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MALFANTE, Antonio
Riccardo Musso
Nacque presumibilmente a Genova nel primo decennio del XV secolo, figlio naturale di Tommaso. Il suo nome è rimasto a lungo sconosciuto; solo agli inizi del secolo scorso [...] , aperto agli scambi con l'interno e con l'Occidente, grazie anche alla presenza di una ricca e attiva colonia ebraica continuamente rafforzata dall'apporto di profughi dalla Spagna. In particolare il porto di Honein (cittadina rasa al suolo nel 1534 ...
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FRANCESCO da Meleto
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel 1449 dal mercante fiorentino Niccolò di Piero e da una schiava circassa di nome Caterina, poi emancipata.
Il padre, titolare di un'impresa commerciale [...] a Costantinopoli insieme col fiorentino Bartolomeo Manetti e in quella città ebbe occasione di frequentare la comunità ebraica e di intraprendere discussioni teologiche con musulmani e soprattutto con ebrei; il risultato di queste disquisizioni fu ...
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LORENZO da Brindisi, santo
Dario Busolini
Nacque a Brindisi il 22 luglio 1559 da Guglielmo Russo e da Elisabetta Masella, che lo battezzarono con il nome di Giulio Cesare. Dopo la morte del padre, tra [...] con passione all'apprendimento delle lingue antiche e moderne e della Sacra Scrittura, che imparò a memoria in latino e in ebraico. Ordinato sacerdote il 18 dic. 1582, iniziò il suo ministero come docente di teologia e predicatore.
Nel 1586 fu eletto ...
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FINETTI, Bonifazio
Silvano Cavazza
Nacque a Gradisca (ora Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia), capoluogo dell'omonima contea austriaca, il 16 febbr. 1705 da Antonio e Camilla Leonelli; l'8 marzo [...] . Graeca, CXXV s.).
Nel 1756 il F. aveva pubblicato, sempre a Venezia, un proprio scritto, Il trattato della lingua ebraica e sue affini, che in realtà rappresentava il primo capitolo, sui dodici previsti, della grande Glossologia che l'autore stava ...
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CECCHELLI, Carlo
Pasquale Testini
Nacque in Roma il 13 ott. 1893 da Sante e da Matilde Manzione. Compiuto il corso di studi medi s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma. Chiamato [...] (Origini e omogeneità della razza, in Inchiesta sulla razza, Roma 19395 pp. 71-80; La questione ebraica e il sionismo, Sancasciano Val di Pesa 1939; Roma segnacolo di reazione della stirpe..., Roma 1939).
Vincitore di concorso, nel 1942 fu nominato ...
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LATTES, Elia
Maria Grazia Mimmo
Nacque a Venezia il 25 apr. 1843 da Abramo e da Elena Gentilomo.
La madre si era trasferita da Spalato a Venezia nel 1841; il padre (1809-75) fu rabbino maggiore di Venezia [...] in memoria del padre e del fratello Moses, per provvedere alle spese per i lavori di letteratura ebraica, e donò numerosi volumi di letteratura ebraica alla Biblioteca di Brera e ai Musei del Castello Sforzesco, al Circolo filologico e all'Istituto ...
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COLONNA, Girolamo
Nicola Longo
Nacque a Napoli nell'anno 1534 da Giovanni figlio del cardinale Pompeo, e da Caterina di Girolamo Pellegrino. Fu dunque uno dei membri del ramo napoletano della famiglia [...] morte della moglie il C. pensò di prendere gli ordini sacri e forse per questo cercò nella conoscenza della lingua ebraica, cui si applicò negli ultimi anni di vita, uno strumento per prepararsi meglio alla nuova attività che intendeva intraprendere ...
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ALBERTI, Bernardo (Albert Bernart, Albert Brouat, Alberti Dyernus)
Letizia Vergnano
Nato nella prima metà del XIV secolo, studiò e insegnò medicina all'università di Montpellier tra il 1339 e il 1358. [...] Fulgineo". A c. 86r: "Et sic [pro hic?] est finis recollectarum attributarum gentili super tractatu de febribus".
I mss. della traduzione ebraica di Abraham Abigdor sono tre: Cod. hebr. 297 di Monaco; Cod. hebr. Qu. 544 di Berlino; Cod. hebr. 1054 di ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...