La condizione di chi tra più figli, è nato per primo; per estensione, l’insieme dei diritti, dei beni e dei privilegi che spettavano al primo nato.
Diritto
Istituto del diritto successorio medievale, [...] p. costituisce un diritto di precedenza e di preminenza. Il primogenito animale deve essere offerto al sacerdote; quello umano (ebr. bĕkhōr) deve essere riscattato con una somma di denaro; riceve una quota doppia dell’eredità e succede al padre nelle ...
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Secondo la tradizione giudaica e cristiana spirito del male, nemico di Dio e degli uomini, che tenta per indurli a peccare. Nella letteratura apocalittica e nel Nuovo Testamento il d., o Satana, è il [...] ellenistica: è così che nella Sapienza il serpente del Genesi diviene il d. (διάβολος nei Settanta traduce l’ebr. śātān, in origine termine dal significato generico di di «avversario», «oppositore»). Lo sviluppo della demonologia ebraica si ha ...
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Nella religione cristiana, con il nome di f., seguito da specificazioni diverse, vengono denominati gli appartenenti ad alcuni istituti maschili di vita consacrata, così come con il nome di figlia, seguito [...] inoltre «vero» (Giovanni 5, 20) e «primogenito di tutta la creazione» (Colossesi 1, 15).
F. dell’uomo Locuzione semitica (ebr. ben ādām), equivalente a «essere umano, uomo», che assume un significato messianico in alcuni testi biblici e apocrifi (per ...
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Storico della religione ebraica, nato a Vienna l'8 febbraio 1878. Religiosamente impegnato, il Buber cercò, sin dagli anni giovanili, di interpretare al livello del pensiero moderno la tradizione ebraica [...] ed. 1936); Die Frage an den Einzelnen, Berlino 1936; Il problema dell'uomo (in ebr.), 1942 (trad. ted. Das Problem des Menschen, Heidelberg 1948); Mosè (in ebr.), 1945 (trad. ted., Moses, Zurigo 1948); Dialogisches Leben, Zurigo 1947; Der Glaube der ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] ’, l’Antico (o Vecchio) e il Nuovo. Gli ebrei, ai quali risale il nome Testamento, che allude principalmente alla ‘Alleanza’ (ebr. bërĭt, reso col gr. διαϑήκη «disposizione») tra Dio e il popolo d’Israele, infatti accettano esclusivamente il primo; i ...
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Arte
Nell’architettura medievale, importante monumento sepolcrale di struttura complessa, a volte contenente le spoglie di un santo (a. di S. Domenico a Bologna, sec. 13°-15°; a. di S. Pietro Martire a [...] ne fa più menzione da quando è collocata da Salomone nel Tempio di Gerusalemme.
A. di Noè Cassone di giunchi intrecciati (ebr. tēbah), galleggiante, che Noè avrebbe costruito per ordine di Dio, per salvarsi dal diluvio insieme con la famiglia e con ...
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Atto religioso con cui si cerca di calmare l’ira e di conciliare il favore della divinità.
In storia delle religioni, il presupposto della p. è che il soggetto (che può essere sia un individuo sia una [...] eventuali malcontenti divini, anche inavvertitamente accumulatesi nel corso di un determinato periodo di tempo.
Era detta propiziatorio (ebr. kappōret) la lastra rettangolare d’oro incastrata sul coperchio dell’antica arca dell’alleanza ebraica. Si ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo" (Ebr. 1,1-2). E ancora: "Dio nessuno l'ha mai visto; proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato ...
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diritto Vincolo internazionale in virtù del quale due o più Stati si impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico. Nella vasta categoria [...] di Dio e l’amore per lui. L’a. con Israele si trasformerà in quella con l’intero genere umano, la promessa in quella della redenzione; al vecchio patto, o a. (ebr. bĕrīth, gr. διαϑήκη, lat. testamentum), succederà appunto quello del Nuovo Testamento. ...
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FIOGHI, Fabiano
Simona Foà
Nacque nella prima metà del sec. XVI a Monte San Savino (Arezzo) da Vincenzo, di famiglia ebraica.
Non si sa se il cognome Fioghi, attestato dalla Cronichetta del Monte San [...] , ma l'uso che di queste conoscenze fece il F. dopo il 1559 fu decisamente molto diverso. Il codice Vat. ebr. 519 della Biblioteca apostolica Vaticana, interamente di mano del F., contiene l'Officium Beatae Mariae Virginis da lui tradotto dal latino ...
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kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...
siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi era così chiamata anche una moneta d’argento...