Solanas, Fernando Ezequiel (detto Pino)
Lorenzo Quaglietti
Regista cinematografico argentino, nato a Olivos (Buenos Aires) il 16 febbraio 1936. Tra i protagonisti del cinema argentino, è stato una figura [...] proprio Paese. Dopo aver elaborato una forma originale di documentario militante, che trae ispirazione dalle avanguardie europee e da DzigaVertov, ha saputo misurarsi anche con il cinema di finzione. Nel 1985 ha ottenuto il Gran premio della giuria ...
Leggi Tutto
Malevič, Kazimir Severinovič
Massimo Galimberti
Pittore, teorico, urbanista russo, di origine polacca, nato a Kiev il 23 febbraio 1878 e morto a Leningrado il 15 maggio 1935. Grande pittore d'avanguardia, [...] 'adesione a strutture linguistiche e narrative pre-tecnologiche.
L'accusa mossa al cinema di Sergej M. Ejzenštejn e di DzigaVertov, o alle teorie rivoluzionarie di Boris Arvatov, è di combattere i modelli borghesi con gli stessi mezzi espressivi che ...
Leggi Tutto
Brik, Osip Maksimovič
Pietro Montani
Teorico russo della letteratura e del cinema, sceneggiatore, nato a Mosca il 16 gennaio 1888 e morto ivi il 22 febbraio 1945. Fu tra i protagonisti del movimento [...] di un cinema senza intreccio narrativo, assai vicina al progetto di un cinema non-recitato avanzato e in parte realizzato da DzigaVertov negli anni Venti. In entrambi i casi, del resto, lo sfondo più generale è quello della condanna decretata dai ...
Leggi Tutto
ŠKLOVSKIJ, Viktor Borisovič
Angelo Maria RIPELLINO
Prosatore russo e teorico del formalismo, nato nel 1893. Il suo opuscolo Voskresenie slova (Resurrezione della parola, 1914) può essere considerato [...] letteratura del secolo diciottesimo, elaborarono una poetica del cinema, le cui tracce si trovano in Eisenstein e DžigaVertov. Lo stesso Šklovskij è un esperto cinesceneggiatore. Nelle pagine di questo scrittore il materiaie narrativo s'intreccia ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] non quelli filmici. Questa idealizzazione, spesso enunciata sul piano teorico (negli anni Venti il regista dell'avanguardia sovietica DzigaVertov aveva teorizzato la possibilità di costruire una geografia ideale e dei corpi ideali) ha trovato il suo ...
Leggi Tutto
Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] der Grossstadt (1927) di Walter Ruttmann, e Čelovek s kinoapparatom (1929; L’uomo con la macchina da presa) di DzigaVertov, e sembra rievocare in particolare Manhatta, ritratto di New York girato nel 1921 dai fotografi Paul Strand e Charles Sheeler ...
Leggi Tutto
Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] anche di effettuare fruizioni trasversali e distaccate del film stesso. Sono da un lato i film documentari e non recitati di DzigaVertov e di Robert Flaherty, di John Grierson e di Alberto Cavalcanti, o i film politici di Fernando E. Solanas o di ...
Leggi Tutto
Nuove tendenze nelle teorie del cinema
Daniele Dottorini
Crisi della teoria?
Se è indubbio che il cinema sia stato, nel corso del Novecento, uno dei più potenti e originali dispositivi di creazione [...] e delle loro conseguenze filosofiche.
Per Turvey (2008), per es., la rilettura delle teorie di autori come Jean Epstein, DzigaVertov, Béla Balázs e Siegfried Kracauer mostra una linea comune, quella di una teoria rivelazionista, vale a dire una ...
Leggi Tutto
Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] elementi visivi (come troppo spesso si è creduto, e come Ejzenštejn rimproverava a Kulešov, Vsevolod I. Pudovkin e DzigaVertov). È più radicalmente e profondamente, un grande lavoro di scomposizione e ricomposizione di molti piani. In altre parole ...
Leggi Tutto
Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] impercettibili o addirittura inconsapevoli sui visi delle persone, già sottolineata dai grandi maestri del cinema sovietico, come DzigaVertov, contribuiva a questo potere. Contro quest'idea si mobilitò di nuovo energicamente Jean Mitry nel 1965 ...
Leggi Tutto