(lett. Rīga) Città capitale della Lettonia (637.089 ab. nel 2018), situata sulle rive della Dvina Occidentale (Daugava), presso la sua foce nel Golfo di Riga. Sulla sponda destra della Dvina si trova [...] e della Lettonia. La profondità è di poche centinaia di metri, la larghezza di circa 100 km, la lunghezza di circa 150. Alla sua apertura stanno i gruppi insulari Saaremaa e Hiiumaa. Vi si affacciano i porti di R. e di Pärnu e vi sfocia la Dvina. ...
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Città della Bielorussia (348.800 ab. nel 2009), capitale della provincia omonima (40.100 km2 con 1.228.600 ab.), situata sulle rive della Dvina Occidentale, alla confluenza con la Vit´ba. Notevole centro [...] industriale (settori meccanico, alimentare, conciario, del legno), è importante nodo ferroviario e centro commerciale.
Ricordata per la prima volta negli annali del 1021, dipese prima dai principi di Polock ...
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(russo Archangel´sk) Città della Russia nord-occidentale (349.772 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonima oblast´, sulla costa del Mar Bianco, nell’interno della baia omonima, alle foci del fiume Dvina. [...] Uno dei porti più importanti della Russia, per l’esportazione del legname e la pesca; dopo la grave contrazione produttiva e demografica seguita alla crisi istituzionale dello Stato russo nei primi anni ...
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Ladislao IV Re di Polonia
Ladislao IV
Re di Polonia (n. 1595-m. 1648). Figlio di Sigismondo III Wasa, fu eletto nel 1632. Sconfisse i russi (1632-34) e con la Pace di Polanow (1634) ottenne i territori [...] di là del Dnepr e della Dvina. Dotato di buona cultura e amante delle arti, fu tollerante verso i protestanti e, durante la guerra dei Trent’anni, si mantenne equidistante tra la Francia e gli Asburgo. ...
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Nome con cui si indicano vari popoli dell’Europa settentrionale, formanti uno dei rami della maggiore famiglia etno-linguistica degli Ugro-Finni (➔). Sono di antico stanziamento in Europa; il loro primitivo [...] habitat doveva occupare buona parte della Russia tra gli Urali e i bacini della Dvina e del Volga. Le migrazioni cui parteciparono con gli Slavi antichi portarono i F., nei primi secoli dell’era cristiana, a raggiungere le terre baltiche. Si ...
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Figlio (m. 1263) di Ryngolt, riuscì a consolidare lo stato e, convertitosi al cristianesimo nel 1250, ottenne la dignità regia da papa Innocenzo IV. M. diresse i suoi sforzi in una duplice direzione: sia [...] contro i Cavalieri Teutonici, sia annettendosi o sottomettendo i varî principati ruteni del bacino dello Dnepr e della Dvina. Nel 1263 vinse in una dura battaglia sul f. Durbe i Cavalieri Teutonici dell'Ordine di Livonia, ma fu ucciso nello stesso ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli dell'area baltica: i Balti
Jan Jaskanis
I balti
Nome di carattere linguistico-etnografico, introdotto da G.H.F. Nesselmann (1845) per denominare i popoli appartenenti [...] primi Balti fu una vasta area boscosa dell’Europa nord-orientale tra il litorale baltico (dal basso corso della Vistola alla foce della Dvina occidentale) fino alle foci dell’Oka, del Dnepr e della Desna a est, del Pripjat’ e del Narew a sud-est e a ...
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(lat. Ruthenia) Nome medievale della Russia kieviana, ripreso dalla monarchia austroungarica per designare il territorio carpatico di NE popolato da Ucraini e diviso tra Ungheria, Galizia e Bucovina. In [...] curia romana e la corte di Polonia designavano le popolazioni slave cristiane di rito bizantino residenti a occidente della linea Dvina-Dnepr e facenti parte dello Stato polacco-lituano; dalla fine del Settecento, e per quasi due secoli, per Ruteni ...
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Figlio (n. 1595 - m. 1648) di Sigismondo III Wasa, fu eletto (1632) al trono di Polonia grazie alla sua larga popolarità. Ebbe una educazione umanistica, distinguendosi come condottiero non meno che come [...] del 1632-34 e assicurandosi con la pace di Polanow (1634) il dominio dei territorî di là del Dnepr e della Dvina. Fu tollerante verso i protestanti, e nel Colloquium Charitativum di Toruń (1648) cercò di promuovere l'intesa fra le diverse confessioni ...
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MINSK (XXIII, p. 408)
Pietro MARAVIGNA
Durante la seconda Guerra mondiale, la città, situata su una delle principali direttricì dell'offensiva germanica (Białystok-Minsk-Mosca), fu occupata dal gruppo [...] la cosiddetta linea "Vaterland"; la seconda cintura era organizzata sulla Beresina e su segmenti del Dnepr e della Dvina. Minsk era il fulcro della doppia catena di sbarramento a "hérisson"; nell'intero complesso fortificato operavano 50 divisioni ...
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ruteno
rutèno agg. e s. m. [dal lat. mediev. Rutheni, der. di Ruthenia (v. la voce prec.)]. – 1. letter. Russo: Morian per le rutene Squallide spiagge, ahi d’altra morte degni, Gl’itali prodi (Leopardi, alludendo alla spedizione napoleonica...