Porzione fissa dell’intestino tenue lunga circa 25 cm, a forma di C, che abbraccia nella sua concavità la testa del pancreas. Si estende dal piloro alla flessura duodenodigiunale (o angolo di Treitz), [...] in tali casi, si sono avuti con l’asportazione del d. e della porzione più prossima della testa del pancreas ( duodeno-pancreatectomia).
Le affezioni del d. d’interesse chirurgico sono varie. Le lesioni traumatiche, rare rispetto a quelle degli altri ...
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In anatomia umana, l’orifizio per cui lo stomaco comunica col duodeno; è caratterizzato dalla presenza di un anello muscolare (sfintere pilorico), e dalla disposizione a valvola della mucosa. Per la sua [...] è la piccola tuberosità dello stomaco; il canale pilorico è la porzione terminale dello stomaco, interposta tra l’antro e il duodeno. Le appendici piloriche sono tubi a fondo cieco in cui si prolunga la cavità dell’intestino.
In patologia la pilorite ...
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Ghiandola annessa all’apparato digerente, situata nella parte superiore e posteriore dell’addome, in corrispondenza del duodeno.
Anatomia e fisiologia
Il p. è una ghiandola a funzione esocrina ed endocrina: [...] , di alcuni tumori ecc. La pancreatoduodenectomia (o duodenopancreatectomia), asportazione di una parte del p. (testa) e di un tratto del duodeno, si pratica per rimuovere tumori della testa del p. o delle papille di Vater.
P. artificiale
Tra i p ...
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Ormone polipeptidico appartenente al gruppo degli enterormoni (➔). Viene secreto da particolari cellule dislocate lungo il duodeno e il digiuno in presenza soprattutto di amminoacidi liberi e, più generalmente, [...] del pasto grasso o proteico. Stimola la motilità (contrazione) della colecisti, la secrezione enzimatica delle cellule acinose del pancreas (per cui è indicata anche come c.-pancreozimina), stimola la ...
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Ormone polipeptidico secreto da particolari cellule (cellule G) della mucosa dell’antro pilorico e del duodeno. Si conoscono alcuni tipi di g., che differiscono strutturalmente per la lunghezza della catena [...] polipeptidica. Le più comuni g. comprendono quelle a 14, 17 e 34 amminoacidi (indicate rispettivamente come G14, G17 e G34). Ognuna di queste g. esiste in una forma non solfatata e in una solfatata. La ...
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Malattia parassitaria causata da un protozoo (Lamblia, o Giardia, intestinalis) che si localizza nell’intestino, soprattutto nel duodeno. I microrganismi penetrano in forma cistica per mezzo di bevande [...] su feci infette. A seconda della localizzazione prevalente dei parassiti, si possono avere quadri clinici diversi: enterocolite, duodenite (con o senza colecistite e talora con epatite), disturbi dispeptici vari. La diagnosi si basa sull’esame ...
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Condotto escretore della bile che fa seguito al dotto epatico; inizia al punto di confluenza con il cistico e sbocca nel duodeno. L’infiammazione del c. ( coledocite) è causata da calcoli o da agenti microbici [...] o tossici ed è per lo più conseguenza di una colecistite, calcolosa o infettiva, o di una duodenite, oppure può far parte del quadro di una colangite. L’incisione chirurgica del c. ( coledocotomia) è indicata nella calcolosi e nella ipertensione ...
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In anatomia, h. di J.B. Winslow, spazio allungato, tra la faccia inferiore del fegato e la prima porzione del duodeno, attraverso cui si estroflette il peritoneo per formare la cosiddetta retrocavità degli [...] epiploon.
In ematologia, h. leucemico e h. eritremico, assenza di uno o più stadi intermedi di maturazione delle cellule rispettivamente leucocitarie ed eritrocitarie: fenomeni osservabili nel corso di ...
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duodeno
duodèno s. m. [dal lat. duodeni, distributivo di duodĕcim «dodici», perché lungo nell’uomo dodici pollici circa: calco del gr. tardo δωδεκα-δάκτυλος]. – In anatomia, il primo tratto dell’intestino tenue situato profondamente sulla...
duodenite
s. f. [der. di duodeno, col suff. medico -ite]. – Malattia infiammatoria, acuta o cronica, del duodeno, determinata ora da germi patogeni, ora da parassiti, ora da iperacidità gastrica, o da ripetuti errori alimentari, o da disturbi...