(dal gr. χολή "bile" e κύστις "vescica") - È l'infiammazione della vescicola biliare, quasi sempre associata all'angiocolite (v.), in un processo morboso fondamentalmente unico, l'angiocolecistite. È prodotta [...] i germi raggiungono la cistifellea per via sanguigna; in alcune colecistiti, come in quelle consecutive a ulcera gastrica e duodenale, ad appendicite, l'infezione avviene per via linfatica. Oltre ai germi, hanno grandissima importanza le varie cause ...
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Nella terminologia scientifica latina e italiana, primo elemento di parole composte che significa «intestino».
Biologia
In istologia, enterocita, cellula epiteliale prismatica o cilindrica che riveste [...] rapporti con le feci e l’altro materiale intestinale (muco e pus). È sintomo importante di varie malattie (ulcera duodenale, trombosi mesenterica, tifo, tumori ecc.). Il primo obiettivo della terapia deve essere quello di arrestare in maniera rapida ...
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clisma
Sinon. di clistere. In senso più ampio, i metodi di indagine che si avvalgono dell’utilizzo di un clistere. C. opaco: metodo d’indagine radiologica dei tratti terminali dell’apparato digerente, [...] . C. del tenue: metodo d’indagine radiologica dell’intestino tenue, che si pratica immettendo il mezzo di contrasto direttamente nel tenue con una sonda duodenale, spinta però sino al tratto interessato, e con la successiva esplorazione radiologica. ...
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GALEAZZI, Domenico Maria Gusmano
Alfredo CORTI
Anatomico, nato il 4 agosto 1686 a Bologna, morto ivi il 30 luglio 1775. Insegnò fisica e filosofia all'università e fu l'anatomico bolognese di maggior [...] casi di degenerazione policistica del rene, di pionefrosi calcolotica, di tumore della testa del pancreas, di ulcera duodenale, di alterazioni delle funzioni urinaria e sudorale; fece esperienze razionali sul muschio, allora ritenuto portentoso, e ...
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È il complesso dei fenomeni anatomopatologici e clinici dovuti al formarsi di concrezioni nell'interno dell'organismo, generalmente lungo le vie di eliminazione dei secreti e degli escreti, per la deposizione [...] litogeno; fra le due concezioni patogenetiche tuttora si discute. Notevole progresso in questo campo hanno realizzato il sondaggio duodenale (Einhorn, 1910) e la colecistografia (Graham e Lolle, 1924).
I calcoli si formano nelle vie biliari, il più ...
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Chirurgo (Marboué, Châteaudun, 1830 - Parigi 1898) negli ospedali di Parigi, fra i più eminenti dell'epoca; il suo nome è legato a taluni dei più importanti progressi della chirurgia. Ideò (1868) un tipo [...] , metodo usato con notevoli vantaggi sino a quando l'asepsi non migliorò la prognosi degli interventi per via addominale. Eseguì per primo la splenectomia e la resezione pilorica per cancro con anastomosi diretta gastro-duodenale termino-terminale. ...
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Immissione di liquido nell’intestino per la via del retto, detto anche clisma o enema. Si attua con un irrigatore munito di canna flessibile e cannula rettale, oppure con una pera di gomma munita di beccuccio. [...] praticare le opportune radiografie dello stampo del lume del colon. Il clisma del tenue si pratica immettendo il mezzo di contrasto direttamente nel tenue con una sonda duodenale, per lo più per individuare la sede di una occlusione intestinale. ...
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TENUE, INTESTINO (intestinum tenue)
Mario Donati
È la porzione più lunga del canale intestinale; nell'uomo misura la lunghezza di circa 6-8 metri; il suo diametro, di circa 40 mm. nella parte iniziale, [...] territorî addominali.
Valgano come esempio: le gastrodigiuno-anastomi con o senza resezione gastro-duodenale, per la cura chirurgica dell'ulcera gastro-duodenale, le colecisto-digiuno anastomosi (rare) nel trattamento di affezioni delle vie biliari e ...
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lambliasi
Malattia parassitaria endemica in quasi tutto il mondo, causata da un protozoo (Giardia Lamblia), che si localizza nell’intestino (soprattutto al duodeno) o, più raramente, nelle vie biliari. [...] però essere clinicamente muta. La diagnosi si basa sull’esame parassitologico delle feci e della bile prelevata con sonda duodenale. La profilassi mira soprattutto a evitare che le feci dei malati divengano fonte di contaminazione dell’acqua e degli ...
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Condotto escretore della bile che fa seguito al dotto epatico; inizia al punto di confluenza con il cistico e sbocca nel duodeno. L’infiammazione del c. ( coledocite) è causata da calcoli o da agenti microbici [...] papilla di Vater o nella porzione intraduodenale del c., si pratica la coledocotomia transduodenale, consistente nell’incisione del duodeno e nella successiva sezione della papilla oppure della parete duodenale corrispondente al decorso del coledoco. ...
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duodenale
agg. [der. di duodeno]. – Del duodeno, che si riferisce al duodeno: mucosa d.; ulcera d.; sondaggio d., introduzione, a scopo diagnostico o terapeutico, di una sottile sonda attraverso la bocca, l’esofago e lo stomaco fino al duodeno.
digiuno-duodenale
agg. – In anatomia, che ha rapporti con il digiuno e con il duodeno: flessura d.-d. (o angolo di Treitz), l’angolo formato a sinistra della seconda vertebra lombare dall’intestino tenue, e che si assume come limite tra il...