Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. in quanto presente al soggetto. Per G. DunsScoto le species sono considerate come ciò che fa le veci dell’o., mettendo chiaramente in luce la distinzione tra species ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] come negazione di ogni volontà e libertà: donde l’opposta dottrina del volontarismo, rappresentata principalmente da DunsScoto, la quale, per salvare la libertà e onnipotenza divina dal determinismo implicito nel concetto della razionalità ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] della logica formale a esse connessa), oltre che da motivi speculativi di tipo platonico, dal pensiero di DunsScoto e dalle elaborazioni logico-ontologiche degli Scolastici. La necessità di strumenti logici più aderenti alle sue effettive esigenze ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] dal valore di ‘segno’ riconosciuto all’universale seguono alcune conseguenze. Innanzitutto, in polemica con le posizioni di G. DunsScoto, è rifiutata ogni distinzione che non sia quella reale: l’intelletto, dividendo, ossia separando, i segni, segue ...
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Filosofo e teologo scotista (seconda metà sec. 15º), rettore dell'univ. di Parigi (1490). Tra i primi grandi commentatori di DunsScoto, esercitò notevole influsso sullo sviluppo della scuola scotista [...] aristotelica (Commentationes in libros totius Logicae Aristotelis), che fu varie volte ristampato, una Expositio in Summulas Petri Hispani e commentarî a opere di Aristotele e di DunsScoto, alle Sentenze di Pietro Lombardo, all'Isagoge di Porfirio. ...
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Filosofo catalano, detto Doctor dulcifluus, morto verso il 1320. Francescano, discepolo di DunsScoto, il suo contributo personale è assai difficile a determinarsi, tale è la fedeltà, spesso letterale, [...] al maestro; i suoi scritti sono stampati tra le opere di DunsScoto. ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] insegnare le due 'vie'. Sebbene queste due viae non si possano strettamente definire scuole ‒ l'insegnamento di Giovanni DunsScoto (1274 ca.-1308) fu, per esempio, sostenuto da entrambe le parti ‒ ma si configurassero piuttosto come ampie correnti ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] non poteva muovere i cieli in linea retta: in questo caso, infatti, avrebbe lasciato uno spazio vuoto'.
Giovanni DunsScoto, invece, modificò profondamente la dottrina aristotelica in modo da renderla più coerente con la nuova importanza assunta dal ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] presenti alcuni elementi che saranno ulteriormente sviluppati da altri pensatori, come Enrico di Gand (1217 ca.-1293) e Giovanni DunsScoto (1274 ca.-1308): (a) la convinzione secondo la quale la possibilità di una variazione all’interno della forma ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] la forma potenza pura, e l'una non può esistere senza l'altra. Eustache, tuttavia, adottando le posizioni di Giovanni DunsScoto e di Guglielmo di Ockham, attribuiva alla forma e alla materia la capacità di esistere indipendentemente in diversi modi ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...