La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] la forma potenza pura, e l'una non può esistere senza l'altra. Eustache, tuttavia, adottando le posizioni di Giovanni DunsScoto e di Guglielmo di Ockham, attribuiva alla forma e alla materia la capacità di esistere indipendentemente in diversi modi ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] forme di essenzialismo - errore che egli vede insinuarsi nella scolastica sin dalla fine del sec. XIII, con Enrico di Gand e DunsScoto e continuare poi fino ai nostri giorni - ma, a differenza di Gilson, distingue ‛esistenza' da esse. L'esistenza è ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] che l'editto di Tempier ebbe sulla filosofia e sulla teologia furono enormi e le grandi figure del XIV sec. ‒ come DunsScoto (1274 ca.-1308) e Guglielmo di Ockham (1280 ca.-1347) ‒ svilupparono gran parte delle loro idee sulla base di questo editto ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] , e non solo lui, si era rifiutato di ritenere ineccepibili sia gli argomenti tomisti sia quelli agostiniani (E. Bettoni, DunsScoto filosofo, Milano 1966, 134-142) e aveva concluso che la certezza dell'immortalità dell'a. è soltanto una certezza di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] » (Fanfani 19463, p. 31).
Muovendo da Agostino, il volontarismo francescano passa per Anselmo d’Aosta, Enrico di Gand, Giovanni DunsScoto, fino a Occam che costituisce il punto di arrivo di tale corrente di pensiero. A differenza dell’intelletto, la ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] G. a questa posizione muove proprio da questo punto. Per lui, come in effetti già prima di lui avevano sostenuto DunsScoto, Guglielmo di Ockham e altri teologi medievali, tutto ciò che è stato creato da Dio è radicalmente contingente a motivo dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Pico della Mirandola
Nicoletta Tirinnanzi
Tesa in un breve arco di tempo, la vicenda di Pico sembra innervata sullo scarto tra l’originaria esaltazione della libertà umana e la tensione religiosa [...] fondo, e dissolve l’antitesi tradizionale tra Platone e Aristotele, Avicenna e Averroè, Tommaso d’Aquino e Giovanni DunsScoto per rivelare l’unità sottesa alle differenze: in questa rassegna rigorosa, cade tuttavia la persuasione di una catena unica ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Edward Grant
La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Teologia [...] : "come una cosa (res) incompleta sta a una cosa più completa (gradum)" (I, dist. 17, quaest. 2, art. 2).
Giovanni DunsScoto non si limitò a constatare che le forme, o qualità, si intensificavano attraverso l'addizione di altri gradi, ma aggiunse e ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] una breve " morula " (Sent. II d. 3, I a. 2, q. 1); dopo un certo tempo, per Pietro di Giovanni Olivi e per DunsScoto. Il tosto non sarà perciò da intendere assolutamente; lo stesso poeta lo precisa poi, in Pd XXIX 49-51, in un intervallo minimo (ma ...
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verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua [...] e quindi il rapporto è inteso come dipendenza causale (cfr. Averroè Metaph. II comm. 4; Tomm. Exp. Metaph. II lect. II; DunsScoto, In XII libros Metaph. Exp., Lugduni 1639, 65b). Da ciò consegue che la dipendenza di un ente nell'essere importa la ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...
scotismo
s. m. [dal nome del filosofo scozz. G. Duns Scoto (circa 1263/66 - 1308)]. – Il complesso delle dottrine filosofico-teologiche elaborate da G. Duns Scoto e dai suoi seguaci; in partic., la dottrina dell’univocità dell’essere, la dottrina...