Scrittore inglese (Dublino 1667 - ivi 1745). Considerato uno tra i massimi esponenti della letteratura inglese, autore di una prosa caratterizzata da una vivace vena satirica che egli rivolse spesso verso [...] le sue abiezioni.
Vita e opere
Figlio di genitori inglesi stabilitisi in Irlanda, orfano di padre ancora prima della il 1700 e il 1707). Appartiene a questi anni la stesura di due libelli satirici (pubbl. insieme nel 1704), The battle of the books ...
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Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] famiglia per il matrimonio con Harriet Westbrook (1811), vagabondò per due anni tra l'Inghilterra, l'Irlanda e il Galles; sue idee e per la sua condotta, l'ostilità della società inglese, abbandonò (1818) l'Inghilterra per l'Italia. Poco prima aveva ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1930 - ivi 2008). Scrittore tra i più complessi e originali della sua generazione, P. si formò come attore per poi esordire come autore teatrale. Le sue opere sono basate su [...] con The birthday, ma il lavoro fu stroncato dalla critica. Due anni dopo con The guardian ottenne invece un grande successo e il più complesso e originale tra gli autori teatrali inglesi della sua generazione, P. ha elaborato una rappresentazione via ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Canterbury 1564 - Deptford, presso Londra, 1593). Figlio d'un calzolaio, con una borsa di studio frequentò (dal 1581) l'univ. di Cambridge dove si laureò nel 1587, interessandosi [...] epoca, Edward Alleyn, fece rappresentare (1587) le due parti del Tamburlaine the great. L'esaltazione dell' poesia di Marlowe. Echi di questa tragedia, diffusa dai comici inglesi nei loro giri continentali, rimasero nel teatro tedesco dei secc. ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] allo studio e alla meditazione, guadagnandosi da vivere come conferenziere. Due suoi discorsi, The american scholar (1837) e l'Address alla dall'idealismo tedesco, assimilato attraverso i pensatori inglesi, seppe cogliere e rendere vive nel proprio ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] delle Vorlesungen del 1801, divise la letteratura drammatica in due grandi gruppi: classico (Greci, Romani, Francesi, Italiani) e romantico (Spagnoli, soprattutto con Lope de Vega, Inglesi, soprattutto con Shakespeare). Prof. (1818) nell'univ. di ...
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Scrittrice britannica (Eastbourne 1940 - Londra 1992). Cominciò a lavorare come giornalista a Croydon, nel Surrey (1958-61), quindi si trasferì a Bristol, dove si laureò in letteratura inglese medievale. [...] Per due anni in Giappone (1969-70), collaborò al New society con articoli poi raccolti in Nothing sacred: selected (1967), sono ambientati in squallidi quartieri di città inglesi popolati da personaggi grotteschi. Avventura, crudeltà ed erotismo ...
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Scrittore e pedagogista tedesco (Wunsiedel, Bayreuth, 1763 - Bayreuth 1825). Autore prolifico e geiale, gli senti degli inizi, il contatto quotidiano con una realtà dimessa e provinciale, e insieme una [...] da Schiller. Sposatosi, si trasferì a Meiningen, dove terminò i due più importanti romanzi: il Titan (4 voll., 1800-03) e ricordano da vicino la maniera girovaga e allusiva degli umoristi inglesi. Nell'ultimo anno della sua vita divenne cieco. Fra i ...
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Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] ´sk. Nel 1942 fuoriuscì dall'Unione Sovietica e combatté a fianco degli Inglesi. Si fermò subito dopo la guerra a Roma, dove contribuì alla nascita delle due maggiori istituzioni culturali dell'emigrazione polacca, poi trasferite a Parigi, l'Instytut ...
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Scrittrici inglesi, sorelle (Ch.: Thornton, Yorkshire, 1816 - Haworth 1855, E.: Thornton 1818 - Haworth 1848, A.: Thornton 1820 - Scarborough 1849). Salvo un viaggio di Charlotte e Emily a Bruxelles (1842), [...] e migliore romanzo, The tenant of Wildfell hall. Charlotte pubblicò altri due romanzi, Shirley (1849) e Villette (1853); sposò (1854) il , di profondità e di rara intuizione, diede una delle opere più romantiche e poetiche della narrativa inglese. ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, cioè la parte merid. della Gran Bretagna,...
bromance s. m. inv. La relazione di stretta amicizia tra due uomini. ◆ Di solito è la femmina, che si intrufola tra due maschi e rovina la pace. Qui sarà un maschio, a rovinare l’armonia della coppia. Il fatto è che Peter, alla vigilia delle...