BARTOLOMEO da Casetelvetro (Bartolomeo de' Barbieri)
Paola Zambelli
Nacque il 10 genn. 1615 da Lorenzo e da una Agostina, discendente anch'essa dalla ragguardevole famiglia dei Barbieri o Barberi di [...] maggiormente sul piano del cosidetto apostolato politico, come consigliere spirituale dei principi di Sabbioneta, dei duchidiParma e soprattutto come confessore-teologo dei duchidi Modena, Francesco II e Rinaldo; a quest'ultimo già nel 1687 ...
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GAVASSETTI (Gavasetti, Gavassete), Camillo
Rossella Faraglia
Figlio di Stefano, nacque a Modena nel 1596. Suo padre era scultore e doratore; mentre suo fratello, Luigi, era pittore. È da supporre, quindi, [...] Pitture e decorazioni nelle sale del palazzo, in La reggia di là da l'acqua. Il giardino e il palazzo dei duchidiParma, Parma 1991, p. 171; P. Ceschi Lavagetto, Un dipinto di Chiavenna Landi restaurato, in Boll. stor. piacentino, LXXXVII (1992), pp ...
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GUATTERI, Giovanni Battista
Antonello Pizzaleo
Nacque a Castelnovo di Sotto, presso Reggio nell'Emilia, il 29 ag. 1739 da Domenico e Anna Soncini, di famiglia modestissima. Compiuti i primi studi nelle [...] (1931), 2, pp. 177-180; Id., Una pagina parmense di storia della scienza. L'Orto botanico e i suoi dirigenti dal 1600 ad oggi, in Aurea Parma, XVII (1933), pp. 111-117; Id., I duchidiParma e le scienze naturali. Il periodo farnesiano e borbonico ...
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DONATI, Paolo
Antonio Musiari
Figlio di Antonio e di Maria Barbieri, nacque a Parma, dove fu battezzato il 21 ott. 1770. Compì gli studi presso la Reale Accademia di belle arti diParma, allievo dapprima [...] accademia - ed infine con il pittore G. Ghidetti, da cui apprese altri elementi di scenotecnica.
Messosi ben presto in evidenza e protetto dai duchidiParma Ferdinando di Borbone e Maria Amalia d'Asburgo Lorena, nel 1791 poté recarsi a Milano e ...
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BARBATI (Barbato), Petronio
Enzo Noè Girardi
Discendente da una nobile famiglia che aveva goduto l'aggregazione al consiglio della città di Foligno fin dall'anno 1211, nacque in questa città verso la [...] sua città, si trasferì a Roma (1552), ove aveva ottenuto un posto di segretario, senza stipendio, presso il cardinale Nicola Caetani di Sermoneta. Stimato dai duchidiParma, di Mantova, d'Urbino, e dai cardinali Famese e Pole, intrattenne rapporti ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] T. il centro dei territori sabaudi subalpini. Sotto i duchi Amedeo VIII e Ludovico, T. divenne il centro dell'attività e dalle Due Sicilie, destinati a Don Carlos diParma, e stabiliva che il re di Spagna fosse invitato dalla Francia ad aderire al ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] albertina e leopoldina, che compromise l’autorità dei duchi anche di fronte alla nobiltà riunita negli Stände regionali. Nel (I) di Lorena ma dovette cedere la Slesia a Federico II di Prussia e i ducati diParma e Piacenza ai Borboni di Spagna, e ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] di Firenze), Visconti, Sforza, Malatesta, Estensi, Gonzaga, Aragonesi, duchididi Torino, Pavia, Padova, Bologna, Napoli, Cagliari; b. nazionali di Firenze, Napoli, Palermo; b. Braidense di Milano, Marciana di Venezia, Palatina diParma, Estense di ...
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Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] Rinascimento.
Accordo di P. Fu stipulato (1329) per dividere i possessi dei Wittelsbach, duchidi Baviera: Ludovico nicolaismo.
Il Concilio del 1076, convocato da Guiberto diParma, arcivescovo di Ravenna (poi antipapa Clemente III), lanciò la ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] millesimi.
Nel 19° sec. nei vari Stati italiani si ebbero la l. del Regno di Sardegna (equivalente a 1,00 l. oro), l’austriaca o svanzica (0,83-0,86), diParma (1,00), di Modena (0,38), di Lucca (0,97), la toscana (0,82-0,84), la papale (1,10, dal ...
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estense
estènse agg. e s. m. e f. – 1. Della città di Èste (in prov. di Padova, nella parte merid. dei Colli Euganei); abitante, originario o nativo di Este. V. anche estino. 2. Della famiglia d’Este, in origine marchesi di questa città, poi,...
novino
s. m. [der. di nove]. – In alcuni bandi monetarî del sec. 15° di Milano e di Parma, nome delle monete dei duchi di Savoia, di Genova e dei vescovi di Losanna (novino di S. Maria), del valore di 9 denari.