EUGENIO II, papa
Jean-Marie Sansterre
Nonostante la sua origine non sia specificata nel più antico manoscritto delle biografie papali del sec. IX, E. II fu verosimilmente romano, come riferiscono posteriori [...] altro dell'imperatore, con l'obbligo di fare ogni anno al sovrano franco un rapporto sul modo in cui ognuno dei duces e degli iudices rendeva giustizia e osservava la Constitutio. Inoltre era loro dovere di far conoscere al papa le lamentele avanzate ...
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Fabiano, santo
Francesco Scorza Barcellona
Successore di Antero nel 236, secondo la datazione del Catalogo Liberiano, più attendibile di quella di Eusebio di Cesarea, che nel Chronicon pone il suo accesso [...] che l’arresto dei confessori sia avvenuto contemporaneamente al martirio di F., in quanto Cipriano li chiama «primores et duces ad nostri temporis proelium», e sicuramente Mosè era ancora in carcere dopo un anno dal suo arresto (cfr. Cipriano ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] che la caduta di Ravenna lo facesse decadere del tutto). Già dopo la processione del 753 Stefano II, nella lettera ai duces gentis Francorum che accluse a quella indirizzata a Pipino in risposta alla sua missiva, sollecitava l’appoggio dei grandi del ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] di due legati, uno imperiale, l'altro papale, che avrebbero dovuto ragguagliare annualmente l'imperatore sul modo nel quale "duces" e "iudices" avessero agito nell'ambito delle rispettive mansioni (cap. 4), nonché l'obbligo di un giuramento a Lotario ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] lettera ad Ermanno di Metz (Registrum VIII, nr. 21), di questa domanda retorica: "Quis nesciat reges et duces ab iis habuisse principium, qui Deum ignorantes superbia rapinis perfidia homicidiis postremo universis pene sceleribus mundi principe ...
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