STEFANO III
Eugenio Susi
Nato in Sicilia "ex patre Olibo" (Le Liber pontificalis, p. 468) presumibilmente verso il 720, S. si trasferì ancora fanciullo a Roma venendo ben presto accolto da papa Gregorio [...] ormai impadronitisi, grazie alla nomina a ducadi Roma di Grazioso, genero di Cristoforo, anche del controllo delle milizie del cittadine che quelle della Tuscia e della Campania, Cristoforo diede ordine di sbarrare le porte di Roma, preparandosi ad ...
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COLONNA, Giovanni
Werner Maleczek
Sebbene i documenti relativi alle vicende di questo primo cardinale Colonna siano noti da tempo, la suo biografia è stata ricostruita finora solo in modo lacunoso.
Come [...] nell'autunno del 1228 il duca Rainaldo di Spoleto, vicario imperiale, invase le Marche, Gregorio IX affidò al C. e a re Giovanni di Gerusalemme, rettore pontificio nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia e nel ducato di Spoleto, l'organizzazione della ...
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CRISTOFORO
Bernard Bavant
È ricordato per la prima volta nelle fonti sotto il pontificato di Stefano II (o III), nel 753, nel quale anno era regionarius (probabilmente notario regionario) e fece parte [...] . Di certo sappiamo che Totone si assicurò, grazie alle truppe della Tuscia, il controllo di Roma e che alla morte di Paolo recò. Andò, invece, con suo figlio Sergio prima presso il ducadi Spoleto, Teodicio, e poi presso il re Desiderio e chiese loro ...
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PEREDEO
Marco Stoffella
– Nacque da Sundruda e da Pertuald, un facoltoso aristocratico collegato con la corte pavese e fidelis di Liutprando. Si seguono le sue vicende sin dal 720 in coincidenza con [...] di approvvigionamenti di grano e di sale dovuti un tempo da alcuni possessori della Maritima al ducadi Lucca e, dal 768, al titolare della cattedra didi Verona Volfuino con l’ausilio di armati diTuscia, Spoleto e Benevento. Dopo un silenzio di ...
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CAPOGALLO, Giovanni (Gianotto)
François-Charles Uginet
Nato a Roma intorno alla metà del sec. XIV, il C. si trova citato per la prima volta il 16 apr. 1385 col titolo di abate di Grottaferrata e di amministratore [...] Patrimonio di S. Pietro in Tuscia dal pontefice, che contemporaneamente gli concede la facoltà di sollevare trasferito al vescovato di Novara.
La sua nomina coincise con i tentativi fatti da Carlo VI re di Francia per convincere il ducadi Milano ad ...
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FRANCIOTTI, Giovanfrancesco
Paolo Cherubini
Nacque nel 1456, probabilmente a Lucca. La data di nascita si desume dalla testimonianza di Jacopo Gherardi da Volterra, secondo il quale il F. aveva l'età [...] di Francia e Savoia e ai magistrati piemontesi in favore degli arrestati. Da alcune lettere degli Anziani al ducadi , Cenni sulle finanze del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia nel sec. XV, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XLII (1919), pp ...
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POGGIO
Francesco Salvestrini
(Podo), santo. – Nacque all’epoca di Ugo d’Arles re d’Italia (926-947).
L’erudizione storica toscana del Cinquecento (Vincenzo Borghini, Silvano Razzi) e del Settecento [...] come proveniente dalla località di Comella o Colmella presso Pavia, e di famiglia aristocratica (marchese o duca), sebbene Giuseppe Richa propendesse per un’origine toscana. Forse in virtù di contatti con il marchese Ugo diTuscia (ca. 953-1001) fu ...
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GIOVANNI XV, papa
Wolfgang Huschner
Di origine romana, nacque, presumibilmente nella prima metà del X secolo, dal presbitero Leone, della sesta regio detta di Gallina alba. Fu cardinal prete del titolo [...] re Etelredo II d'Inghilterra e il duca Riccardo I di Normandia; la mediazione ebbe successo e di Langres.
Dalla Tuscia G. inviò anche legati alla corte di Ottone III, in quel momento al di là delle Alpi, per chiedere al sovrano di venire a Roma e di ...
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CELESTINO III
OOvidio Capitani
Per tre aspetti, di grande importanza, la figura di C. acquista notevole rilievo in un contesto riferito a Federico II: il suo collegamento con quel clero romano che proprio [...] in precedenza nell'Italia centrale (specialmente Umbria e Tuscia) senza tuttavia pregiudicare i diritti imperiali sulle stesse consegna di Riccardo Cuor di Leone da parte del duca Leopoldo d'Austria a Enrico VI, con conseguente richiesta di un ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] di Venezia sostenne il movimento, ma cercò di inserirlo nel progetto della fondazione di una Chiesa regionale; il duca la Marca d'Ancona, il Ducato di Spoleto, la Romandiola, il Patrimonio di S. Pietro in Tuscia, la Campagna e Marittima, e Benevento ...
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