FRANCIOTTI, Giovanfrancesco
Paolo Cherubini
Nacque nel 1456, probabilmente a Lucca. La data di nascita si desume dalla testimonianza di Jacopo Gherardi da Volterra, secondo il quale il F. aveva l'età [...] di Francia e Savoia e ai magistrati piemontesi in favore degli arrestati. Da alcune lettere degli Anziani al ducadi , Cenni sulle finanze del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia nel sec. XV, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XLII (1919), pp ...
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ROLANDO (Orlando), detto de' Medici
Francesco Salvestrini
ROLANDO (Orlando), detto de’ Medici. – Di questo eremita, vissuto nel XIV secolo, beatificato nell’Ottocento, si hanno poche testimonianze biografiche [...] santi e beati della Tuscia, suggerendo (ma non affermando) un possibile collegamento con i signori di Firenze.
Secondo le della casata. Allorché la figlia di Cosimo, Margherita, andò in sposa a Odoardo Farnese ducadi Parma, volle per sé una ...
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SFORZA, Paolo
Giampiero Brunelli
– Nacque intorno al 1535 da Bosio II e da Costanza Farnese, figlia naturale di papa Paolo III, in un luogo rimasto sconosciuto: forse a Roma, dove la madre risiedeva [...] .
Morì nel 1597 nel suo feudo di Onano, nell’Alta Tuscia. Venne seppellito nella chiesa di S. Paolo dei Cappuccini, a Proceno. Lasciò erede il pronipote, Alessandro Sforza, ducadi Segni (nipote in linea diretta di Mario, suo fratello).
Fonti e Bibl ...
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POGGIO
Francesco Salvestrini
(Podo), santo. – Nacque all’epoca di Ugo d’Arles re d’Italia (926-947).
L’erudizione storica toscana del Cinquecento (Vincenzo Borghini, Silvano Razzi) e del Settecento [...] come proveniente dalla località di Comella o Colmella presso Pavia, e di famiglia aristocratica (marchese o duca), sebbene Giuseppe Richa propendesse per un’origine toscana. Forse in virtù di contatti con il marchese Ugo diTuscia (ca. 953-1001) fu ...
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Legatus totius Italiae
PPaolo Cammarosano
La funzione di generale rappresentanza dell'autorità imperiale, già espressa in età carolingia dall'istituzione dei missi, ricevette un impulso nuovo e una [...] diTuscia nella persona di Alberto, vescovo di Trento. Poi si succedettero nella legazia dell'Italia settentrionale Gerardo di Salm, conte di Catanzaro, e Simone di Chieti (Teate); e della legazia della Tuscia fu insignito nel 1223 Rainaldo ducadi ...
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BONIFACIO, conte e ducadi Lucca
Carlo Guido Mor
Capostipite italiano, e primo di questo nome, della dinastia che resse il ducato di Lucca (poi marchesato di Toscana) quasi senza interruzione fino al [...] successori di B. e il Cianelli ha sostenuto che quello di conte stava ad indicare l'autorità sulla città e l'altro diduca , Firenze 1923, p. 14; A. Falce, La formazione della Marca diTuscia (sec. VIII-IX), Firenze 1930, pp. 194-208 (con ulteriore ...
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COSSA (Coscia), Michele
Cristina Carbonetti
Nacque probabilmente a Napoli nell'ultimo quarto del sec. XIV da Pietro, terzo signore di Procida, e da Giovannella Caracciolo.
Abile uomo di mare, il C. [...] l'ufficio di riformatore del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia (24 genn. 1412) e poi quello di governatore in notizie.
Fonti e Bibl.: Diurnali del ducadi Monteleone, in Rerum Italic. Script., 2 ed., XXI, 5, a cura di M. Manfredi, p. 71; Testam ...
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TRASAMONDO
François Bougard
(I). – Ducadi Spoleto, è conosciuto soltanto sulla base della Historia Langobardorum di Paolo Diacono, e se ne ignora di conseguenza la data, anche approssimativa, e il [...] sostenitori a Spoleto e in Tuscia. Successivamente raggiunse l’esercito di Grimoaldo in Emilia, presso Piacenza.
Rimasto dunque al fianco di Grimoaldo, Trasamondo fu ricompensato per la sua fedeltà, quando il ducadi Benevento divenne re. In effetti ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] e non si sazia mai di proclamare Aristotele "maestro e duca de la ragione umana" (IV, vi, 8), dignissimo di fede e d'obedienza" (IV e Guido conti di Romena della morte di loro zio A (lessandro?) romanae aulae palatinus in Tuscia. Nobilissima la ...
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Re dei Longobardi, figlio di Audoino e di Rodelinda, è, secondo Paolo Diacono, il decimo re dei Longobardi, i quali, sotto la sua guida, invasero l'Italia. Di grande corporatura, forte guerriero, feroce [...] da tempo stanziati in Pannonia in qualità di foederati dell'impero bizantino, egli si volse nipote Gisulfo che fu il primo duca del Friuli, e proseguì verso Milano 'invasione dei Longobardi dilagò quindi nella Tuscia, nell'Esarcato, nella Pentapoli e ...
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