LALLO DITUSCIA
Luca Loschiavo
Fu autore, intorno alla metà del Trecento, di un'apprezzata Lectura sulle Costituzioni del Regno. Di lui ignoriamo pressoché tutto. Persino la sua patria d'origine è infatti [...] l'autore fa appunto riferimento a se stesso come a "ego Lallus de Tuscia". Sempre dalla lettura dell'opera è possibile trarre anche ulteriori, vaghe notizie biografiche di Lallo. Da quanto scrive commentando la Cum universis (Const. III, 7) possiamo ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] 1001, il diadema benedetto da Silvestro II. Anche Miesco, ducadi Polonia, si converte al cattolicesimo; poco dopo si converte la papa rinunziava a ogni dominio diretto sui ducati diTuscia e di Spoleto (non alla pretesa, rimasta puramente teorica, ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] chiesa, comprendente i territorî imperiali del Lazio, della Tuscia, dell'Umbria, della Pentapoli, e dell'Esarcato. i rapporti fra Venezia e il Levante è interessante l'archivio del ducadi Candia. Oltre il Capitulare Cretense degli anni 1298-99, è ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] temporali (29 gennaio 1419); nel gennaio 1419 nominò ducadi Spoleto Guidantonio da Montefeltro, con il quale avrebbe : a parte le città di Ancona e di Macerata, M. attuò nella Marca, nel Patrimonio e nella Tuscia la tendenza ad assoggettare il ...
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URBANO V, beato
Michel Hayez
Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale - il papa accolse il padre ad Avignone, dove morì quasi centenario il 13 [...] di Spoleto e del Patrimonio nella Tuscia, quest'ultimo affidato sotto l'autorità di Anglic Grimoard, vicario generale anche di , per ricomporre il conflitto tra Filippo di Taranto e Francesco del Balzo, ducadi Andria (settembre 1368), dopo che il ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] e non si sazia mai di proclamare Aristotele "maestro e duca de la ragione umana" (IV, vi, 8), dignissimo di fede e d'obedienza" (IV e Guido conti di Romena della morte di loro zio A (lessandro?) romanae aulae palatinus in Tuscia. Nobilissima la ...
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Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] a questo scopo il vescovo d'Ancona presso il duca Alberto di Sassonia, ma fallirono per allora contro la resistenza opposta Marittima, la Licet merum del 1299 per il patrimonio in Tuscia, la Caelestis Patris del 1303 per la Marca d'Ancona; ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] contraddittorie: il raggruppamento di più municipi nello stesso ducato (per es. Friuli, Tuscia, Spoleto e Benevento) identificabile con il palazzo del duca (demósion), provvisto di una grande sala ipogea e di un ambiente absidato al piano terreno ...
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