Pseudonimo dello scrittore francese Louis Poirier (Saint-Florent-le-Vieil, Maine-et-Loire, 1910 - Angers 2007). Strettamente legato all'esperienza surrealista, benché non abbia fatto parte del gruppo, [...] ténébreux (1945); Le rivage des Syrtes (1951; a questo fu aggiudicato il Prix Goncourt, che l'autore peraltro rifiutò); Un (1948). Tra le ultime opere pubblicate: Autour des sept collines (1988); Carnets du grand chemin (1992); Entretiens (2002). ...
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Scrittore francese (Tinchebray, Orne, 1896 - Parigi 1966). Nell'opera poetica e nella critica letteraria fu con G. Apollinaire, L. Aragon e altri iniziatore del surrealismo, di cui fu a lungo l'animatore, [...] blancs (1932); Les vases communicants (1932); Qu'est-ce que le surréalisme?; L'air de l'eau; Point du jour (tutti 1934); Position politique du surréalisme (1935); Notes sur la poésie (1936); Arcane 17 (1945); La lampe dans l'horloge (1948); Flagrant ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Roger de la Perrière (Parigi 1925 - ivi 1962). Esponente della École des hussards, ostile al romanzo impegnato e all'influenza di J.-P. Sartre, giunse al successo con [...] L.-F. Céline. Considerato il portavoce di un nuovo mal du siècle, N. non riuscì tuttavia a ripetere i suoi primi Fondatore con J. Laurent della rivista La parisienne (1953), fu anche sceneggiatore cinematografico. Postumi sono usciti i romanzi D' ...
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Poeta francese (Castello della Turmelière, presso Liré, 1522 - Parigi 1560). Con P. de Ronsard e J.-A. de Baïf costituì nel Collège de Coqueret il primo nucleo della "Pléiade", e per la riforma classicistica, [...] del sonetto in Francia. Dopo Vers lyriques (odi), fu al seguito del cardinale Jean du Bellay a Roma, dove compose due raccolte poetiche: Les Le poète courtisan (1559), satira dello spirito letterario di corte. Fu poeta schietto e autentico innovatore. ...
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Poeta francese (n. Lione tra il 1500 e il 1510 - m. ivi forse 1564). Esponente di quella "école lyonnaise" che precede e annuncia la Pléiade, si disse di origine italiana (dei marchesi di Ceva) e fu scabino [...] M. Ficino e da Petrarca (nel 1533 fu al centro del preteso ritrovamento, ad Avignone, della tomba di Laura), scrisse versi latini, componimenti in lode della bellezza muliebre (tra cui il Blason du sourcil) ed espresse la sua tormentata passione per ...
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Scrittore (Parigi 1707 - ivi 1777), figlio di Prosper, detto Crébillon fils. Fu autore di racconti e romanzi licenziosi che ebbero molto successo, come L'Écumoire (1733), Le Sopha (1745), ma che, per le [...] con garbata disinvoltura, scrisse altri racconti dialogati: La nuit et le moment (1755) e Les hasards du coin du feu (1763). Ma la sua opera maggiore è Les égarements du coeur et de l'esprit (1736-38), che per la finezza psicologica, e per la stessa ...
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Critico e storico della letteratura francese (Tolone 1849 - Parigi 1906). Difese, a volte con rigore eccessivo, le posizioni del classicismo nelle Études critiques sur l'histoire de la littérature française [...] Avversario accanito della critica impressionistica e simbolistica, fu critico fine e dottissimo; nello studio della cultura. Da ricordare i suoi saggi su Balzac e Bossuet, Les époques du théâtre français (1892); Discours de combat (3 voll., 1900-07, ...
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Umanista (Limoges 1508 - Parigi 1588). Scrisse fini poesie, specialmente in latino, che raccolse e pubblicò sotto il titolo di Poemata (1586). Maestro di greco di Jean-Antoine de Baïf, figlio dell'umanista [...] il venerato maestro di giovani e nuovi poeti, ma fu anche considerato fra i dotti umanisti del suo tempo. Tuttavia, soltanto nel 1582, alla morte di Jean Peletier du Mans, Ronsard lo incluse nella lista dei sette poeti della Pléiade, che in seguito ...
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Scrittore e giornalista (Parigi 1833 - ivi 1880); amico di J. Champfleury, fu con lui il più battagliero rappresentante del realismo. Fondò e diresse, con J. Assézat, la rivista-giornale Réalisme, che [...] i due articoli su Madame Bovary, pubblicati nel 1857); e fu scrittore fine, sobrio, fedele al suo programma nei suoi romanzi, fra i quali: Le malheur d'Henriette Gérard (1860); La cause du beau Guillaume (1862); La canne de Madame Desrieux, époque ...
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Scrittrice (Champcéri, Autun, 1746 - Parigi 1830), dama della duchessa di Chartres, poi istitutrice dei duchi d'Orléans; simpatizzante della Rivoluzione, poi invisa al Direttorio, fu per qualche anno in [...] esilio. Rientrò in Francia nel 1802, e fu nominata ispettrice per l'istruzione elementare. La sua pedagogia, di carattere anche nei suoi numerosissimi romanzi sentimentali (Les Cheva liers du Cygne, 1795; Mademoiselle de Clermont, 1802, ecc.), ...
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eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...