Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella [...] Ma il genere letterario in cui V. più si riconobbe fu la drammaturgia. Il suo primo testo teatrale, Het Pascha ofte camere di retorica; in seguito V. subì l'influenza di G. du Bartas, per trovare poi ispirazione nei classici (Seneca, Sofocle, Euripide ...
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Scrittore francese (Parigi 1900 - ivi 1998). Autore estremamente prolifico, la sua produzione spazia dal romanzo al diario al teatro, portando ad alti livelli stilistici ed espressivi l'indagine introspettiva [...] complesso di colpa. L'opera che lo rese famoso fu Adrienne Mésurat (1927); la fatale attrazione del peccato ), Le mauvais lieu (1977), Les pays lointains (1987), Les étoiles du Sud (1989). Del suo teatro, di chiara ispirazione cristiana, si ricordano ...
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Scrittore e uomo politico senegalese (Joal, Senegal, 1906 - Verson, Calvados, 2001); compì gli studî superiori in Francia, ove conseguì la libera docenza universitaria e insegnò per varî anni (1933-44) [...] il documento poetico più significativo della négritude, di cui S. fu uno dei più attivi esponenti: Ce que l'homme noir apporte 1964; trad. it. 1974); II, Nation et voie africaine du socialisme (1971); III, Négritude et civilisation de l'universel ( ...
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Scrittore francese (Loches 1797 - Parigi 1863). Accademico di Francia nel 1845, V. fu poeta di rara limpidità classica nello stile e nell'ispirazione, ma ricco di temi e fermenti morali ereditati dalla [...] poi (1824) il poemetto Éloa, ou la soeur des anges, che fu riprodotto, con quasi tutte le poesie del 1822 e altre nuove (fra atto Quitte pour la peur. Sotto il titolo di Les consul tations du Docteur Noir. Stello ou le diable bleu (1832) V. narrò ...
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Scrittore francese (Clara, Entre Ríos, 1898 - Avernes, Val-d'Oise, 1979) di genitori ebrei russi emigrati; studiò lettere a Parigi, poi combatté come ufficiale aviatore nella prima guerra mondiale. Inviato [...] de grâce (1965); Les cavaliers (1967); Les enfants de la chance (1968); Le fils de l'impossibile (1970); Les temps sauvages (1975). Nel 1962 fu eletto membro dell'Académie française. Postumi sono apparsi i Mémoires d'un commissaire du peuple (1992). ...
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Scrittore francese del sec. 18º, di cui si ignorano il nome e dati biografici: di lui si sa soltanto che visse a Vitry-le-François. Nell'utopia romanzata Le naufrage des îles flottantes ou la Basiliade [...] du célèbre Pilpai (2 voll., 1753) e nel Code de la nature, ou le véritable esprit de ses lois, de tous temps négligé ou méconnu (1755), che fu attribuito a Diderot e che influenzò Babeuf, vagheggia una società in cui eguaglianza e comunità dei beni ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] e sistemava l'Oriente. Ed è in questa atmosfera di trionfo che fu concepita la maggiore opera di V., l'Eneide, cui il poeta attese V. entrò nella letteratura romanzesca ed enciclopedica (Image du monde, Roman des sept Sages, Cleomadis, Renart le ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] spicca A. Le Breton, il ‘cantore della mala’, con il suo Du rififi chez les hommes (1953), scritto in argot.
Ulteriori sviluppi
Nel pubblico nei confronti del genere. Il romanzo p. fu dapprima promosso dal governo fascista, che impose alle collane ...
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Poeta tedesco (Lauffen am Neckar 1770 - Tubinga 1843). Ebbe vita infelice: aveva due anni quando gli morì il padre; qualche anno più tardi la madre sposò in seconde nozze il borgomastro della non lontana [...] An den Aether, Der Wanderer, Der Mensch). Il distacco da Diotima fu esperienza di una dolorosità mai più cancellata; ma, pure nel distacco, dionisiaco e cristologico. Gli inni Versöhnender, der du nimmergeglaubt e Der Einzige (cui tiene dietro il ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] raccolte poetiche: Les feuilles d'automne (1831), Les chants du crépuscule (1837), Les voix intérieures (1838), Les rayons et L'homme qui rit (1869). Tornato in patria dopo il 1870, fu di nuovo eletto all'Assemblea nazionale, da cui si dimise per ...
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eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...