Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] avanzate. Da un lato in Europa Jean Renoir con La règle du jeu (1939; La regola del gioco) volle andare verso un . introdusse una lente zoom per macchine da presa a 5 mm. In Francia fu prodotto un obiettivo Pan-Cinor che andava da 38,5 a 150 mm. Un ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] Clair e Henri-Georges Clouzot, e l'unica personalità incisiva del dopoguerra fu quella di René Clément che, tuttavia, dopo alcuni film innovatori (La bataille du rail, 1946, Operazione Apfelkern; Jeux interdits, 1952, Giochi proibiti) ritornò alla ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] moderno, la cui opera spesso si risolse in una descrizione dello s. fu Max Ophuls. Nel suo La ronde (1950; La ronde ‒ Il , Urbana 1991.
Ch. Metz, L'énonciation impersonnelle ou le site du film, Paris 1991 (trad. it. Napoli 1995).
M. Antonioni, ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] di Le grand canal à Venise. A partire dall'anno seguente fu realizzato un discreto numero di film con immagini riprese da treni in della fantasia umana.
Bibliografia
J. Mitry, Esthétique et psychologie du cinéma, 2° vol., Les formes, Paris 1965.
D. ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] chassis in legno formante la scena a tre pareti. Fu per uniformare il più possibile ogni diversità che Méliès diede .
V. Marchi, Note sulla scenografia, Roma 1958.
IDHEC, Specificité du décor filmique, in "Etudes cinématographiques", 1961, 6-7.
L. ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] furono realizzati due film, uno dei quali, La beauté du diable (La bellezza del diavolo) per la regia di René non si girarono più western.Tra il 1973 e il 1975 fu effettuata la terza ristrutturazione nella storia degli studi: venne costruito un ...
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Film
Giorgio Tinazzi
Una fotografia degli anni Venti ritrae il regista Sergej M. Ejzenštejn mentre guarda controluce ‒ presumibilmente davanti a una moviola ‒ una pellicola, con delle forbici in mano. [...] dire di più; il cinema non fu solo recettore di cambiamenti espressivi, fu anche agente: la mobilità dello psicanalisi. Il significante immaginario, Venezia 1980).
P. Sorlin, Sociologie du cinéma: ouverture pour l'histoire de demain, Paris 1977 (trad ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] il reale, altrimenti morirà" (Sorcellerie et cinéma, 1927, poi in À propos du cinéma, 1961; trad. it. 1981, pp. 35-37). Se l'immagine quella di Victor Fleming, del 1941, con Spencer Tracy. Ma fu soprattut-to King Kong (1933) di Merian C. Cooper e ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] è difficile distinguere i contributi specifici. Lasciarono insieme la Biograph e fu di Woods l'idea di adattare The clansman di Th. dalle strade e dai bassifondi in cui ambientava film come Hôtel du Nord (1938; Albergo Nord) di Carné e Pépé le Moko ...
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DE CURTIS, Antonio (detto Totò)
Goffredo Fofi
Nacque a Napoli il 15 febbr. 1898, nel popolare rione Sanità. La madre, Anna Clemente, era nubile (lo crebbe assieme alla nonna), e tirava avanti con lavori [...] che gestiva il teatro Nuovo di Napoli. Per Aulicino il D. fu, tra l'altro, D'Artagnan in una parodia dei Tre 140, 207 s., 228-38 e 361 ss., e il n. 297 dei Cahiers du cinéma (Paris), febbraio 1979, pp. 19-44. Esistono due biografie di Totò: V. ...
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eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...