Pseudonimo dello scrittore e uomo politico francese François-Jules-Simon Suisse (Lorient, Morbihan, 1814 - Parigi 1896). Prof. di filosofia all'École normale (1839), poi alla Sorbona, entrò nella vita [...] Sorbona dopo il colpo di stato del 2 dic. 1851, S. fu poi nuovamente (1863-70) deputato. Contrario alla dichiarazione di guerra alla -Mahon. Socio straniero dei Lincei (1883). Opere principali: Du commentaire de Proclus sur le Timée de Platon (1839); ...
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Economista e uomo politico (Parigi 1739 - Eleutherian Mills, Delaware, 1817). Seguace di Quesnay, ne espose la dottrina nel libro La physiocratie (1768) e diresse (dal 1768) Les Éphémerides du citoyen. [...] di commercio del 1786. Scoppiata la rivoluzione, D., che fu deputato agli Stati generali e per qualche tempo presidente della Costituente 1802, avversò la politica finanziaria di Napoleone; fu segretario provvisorio del governo nel 1814 e durante ...
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Famiglia magnatizia polacca della Podolia, affermatasi agli inizî del sec. 17º. Wacław (1706-1779), voivoda di Cracovia e grande etmano della corona, esponente della corrente nobiliare avversa alle riforme [...] difesa del liberum veto, si oppose alla parificazione dei dissidenti, fu arrestato (1767) per ordine del principe N. V. Repnin e un trattato d'ispirazione antilluministica, O formie rza̧du republikańskiego myśli ("Riflessioni sulla forma di governo ...
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Giornalista e storico polacco naturalizzato inglese (Cracovia 1907 - Roma 1967). Membro dal 1926 al 1932 del partito comunista polacco, ne fu espulso per essersi opposto all'indirizzo stalinista, ispirandosi [...] come uno dei più acuti commentatori della politica sovietica; fu redattore di The Economist (1942-49) e di The 1951); Russia after Stalin (1953, trad. it. 1954); Tragédie du communisme polonais entre deux guerres (1958); Ironies of history. Essay on ...
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Uomo politico e storico (Valenciennes 1812 - Parigi 1904); prof. di storia alla Sorbona, entrò nella vita politica nel 1848 e fu deputato alla Legislativa (1849); tornato a vita privata sotto il Secondo [...] Impero, fu poi di nuovo deputato (1871-75), quindi senatore inamovibile e infine ministro della Pubblica Istruzione (1875-76). Il de l'esclavage dans l'antiquité (3 voll., 1847-48); Du monothéisme chez les races sémitiques (1859); Saint Louis et son ...
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Statista francese (n. 1719 - m. Parigi 1785); dopo una brillante carriera militare, per volere di madame de Pompadour, sua protettrice, divenne ambasciatore presso la S. Sede (1753) e ivi cooperò fruttuosamente [...] . All'interno espulse i gesuiti (1762) e favorì gli enciclopedisti. Per volere del cancelliere N.-A. Maupéou e della Du Barry fu destituito nel 1770 e relegato fino al 1774 nella sua tenuta di Chanteloup. Le memorie, pubblicate sotto il suo nome nel ...
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Giornale, il più importante nel periodo della Rivoluzione francese, diretto da J.-P. Marat e apparso, con varie interruzioni, dal 1789 al 1792 per un totale di 685 numeri (i primi cinque con il titolo [...] di Publiciste parisien). Il titolo fu ripreso da un quotidiano di accese tendenze nazionaliste, fondato a Parigi da F. Coty nel 1928 e pubblicato fino al 1937.
Alla valenza giacobina dell’espressione ami du peuple, adoperata dallo stesso Marat come ...
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Uomo politico haitiano (n. presso Cap Français, od. Cap Haïtien, 1743 - m. Fort de Joux, Pontarlier, 1803), partecipò attivamente all'insurrezione degli schiavi (1791). Colonnello dell'esercito spagnolo, [...] ) e governò con energia, ma (1802), catturato dal gen. V.-E. Leclerc, fu deportato in Francia. Tra i suoi scritti, si ricordano À tous les bons Français (1799), Mémoires du général Toussaint Louverture écrits par lui-même (post., 1853) e la Lettre ...
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Socialista (Parigi 1814 - Versailles 1876). Per il suo Évangile du peuple (1840) fu condannato a otto mesi di carcere, durante i quali scrisse Les chants d'un prisonnier (1841). Deputato all'Assemblea [...] dell'opposizione di sinistra, si oppose alla guerra contro la Prussia; dopo la rivoluzione del 4 sett. 1870 fu amministratore del dipartimento delle Bocche del Rodano (destituito da L. Gambetta per i suoi principî ultrademocratici) e deputato ...
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Uomo politico francese (Lumigny, Seine-et-Marne, 1841 - Bordeaux 1914). Combatté in Africa (1863) e poi a Metz, nella guerra franco-prussiana. Durante la successiva prigionia in Germania prese contatto [...] col cattolicesimo sociale tedesco; insieme al marchese De la Tour du Pin e ad altri, fondò i Circoli cattolici operai, dei di Leone XIII (1892), facendo dichiarazione di lealismo allo stato repubblicano. Dal 1897 fu membro dell'Académie française. ...
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eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...