Pittore italiano (Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884). Espulso nel 1863 dall'Accademia di Napoli, dove studiava con G. Smargiassi, si diede a dipingere dal vero a Portici. Attraverso A. Cecioni [...] conobbe le idee e le opere dei macchiaioli. Fu a Firenze (1867) e nel 1872 si stabilì a Parigi. Si accostò allora alla , lungofiumi di Parigi e Londra. Postumo fu pubblicato un volume di Notes et souvenirs du peintre Joseph de Nittis, 1895 (trad. ...
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Sono i maggiori rappresentanti del vaudeville e della commedia musicale in Francia nel sec. 18º. Charles-Simon (Parigi 1710 - Belleville 1792) esordì in teatri di marionette e teatri delle fiere di Parigi [...] Justine-Benoîte Duronceray (Avignone 1727 - Belleville 1772) che fu sua collaboratrice. Fra le sue numerose produzioni: Le coq 1743), Les amours de Bastien et Bastienne (1753, parodia del Devin du village di J.-J. Rousseau, utilizzato da W. A. Mozart ...
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Architetto di giardini (Parigi 1613 - ivi 1700). Giardiniere capo delle Tuileries (dal 1637), e (dal 1657) soprintendente generale degli edifici del re, è il creatore del giardino "alla francese". Suoi [...] ; il giardino delle Tuileries, e l'Avenue des Champs-Elysées, che ne costituisce il prolungamento. A Torino eseguì il disegno per il giardino reale, che fu poi eseguito dall'architetto Du Marne con l'intervento di M. Sarove e di E. Duparc (1697-98). ...
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Uomo politico e storico francese (Beaurevoir, Aisne, 1853 - Parigi 1944). Addetto agli archivî del ministero degli Esteri, fu capo di gabinetto di L. Gambetta e di J. Ferry (ministri degli Esteri), consigliere [...] Histoire des colonies françaises, 6 voll., 1930-33; Mon temps, 4 voll., di cui l'ultimo postumo, 1935-47) e a una voluminosa Histoire du cardinal de Richelieu (6 voll., alcuni scritti in collaborazione con A. de Caumont duca di La Force, 1893-1947). ...
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Generale (Parigi 1696 - ivi 1788). Uscito dalla Bastiglia, dopo 14 mesi di detenzione per le sue eccessive attenzioni nei confronti della duchessa di Borgogna, partecipò all'assedio di Friburgo (1713). [...] per gli intrighi d'amore e le lotte di corte; in quest'ultimo campo il suo più importante successo fu l'ascesa della Du Barry, cui molto contribuì. Liti, scandali, matrimonî accompagnarono fino alla fine la vita di R., personaggio assai significativo ...
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Critico e storico della letteratura francese (Tolone 1849 - Parigi 1906). Difese, a volte con rigore eccessivo, le posizioni del classicismo nelle Études critiques sur l'histoire de la littérature française [...] Avversario accanito della critica impressionistica e simbolistica, fu critico fine e dottissimo; nello studio della cultura. Da ricordare i suoi saggi su Balzac e Bossuet, Les époques du théâtre français (1892); Discours de combat (3 voll., 1900-07, ...
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Regista e autore drammatico francese (Parigi 1879 - Beaune 1949). Nel Théâtre du Vieux-Colombier, che fu da lui fondato a Parigi nel 1913, si propose di attuare le sue idee sul rinnovamento del teatro [...] (1909). Scrisse: Les frères Karamazov (1911, riduz. del romanzo di Dostoevskij, con J. Croué), La Maison natale (1923, dramma), Le miracle du pain doré (1943), Le petit pauvre (1946). Notevoli i suoi libri: Études d'art dramatique (1924), Souvenirs ...
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Umanista savoiardo (Saint-Martin-du-Fresne, Bugey, 1515 - Basilea 1563), il cui vero nome però era Châteillon (il nome umanistico era Martinus Bellius). Convertitosi alla riforma calvinista, fu dal 1541 [...] al 1544 direttore del Collegio di Ginevra; ma il suo razionalismo esegetico e dommatico (fondato su un estremo misticismo e sulla dottrina dell'ispirazione e illuminazione diretta) lo posero in contrasto ...
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Rivoluzionario francese (Saint-Quentin 1760 - Vendôme 1797). S'interessò ai problemi sociali nella sua attività di amministratore terriero e già nel Cadastre perpétuel (1789) fa intravedere audaci affermazioni. [...] Le défenseur de la liberté de la presse, poi Le tribun du peuple (in cui firmava Gracchus), B. tese al ripristino della socialistiche. Tale azione culminò in una cospirazione; arrestato, fu condannato a morte. Cercò di suicidarsi prima di salire ...
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Matematico (Nîmes 1842 - Parigi 1917). Discepolo di J. Bertrand, insegnò alla Sorbona fisica matematica (1873-78) e geometria superiore (dal 1880) succedendo rispettivamente a J. Liouville e M. Chasles. [...] accademie, fu socio straniero dei Lincei (1890). Il D. è da considerare uno dei fondatori della geometria differenziale delle curve e delle superfici; le sue celebri Leçons sur la théorie des surfaces et les applications du calcul infinitésimal ...
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eminenza
eminènza s. f. [dal lat. eminentia]. – 1. a. L’essere eminente, il sovrastare per altezza: l’e. del luogo, della torre; l’e. di una cima. b. Luogo elevato, parte sovrastante: eminenze e cavità, delle quali ne è numero grandissimo...
consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, generalmente con intento di procurare...