Gene
GGuido Pontecorvo
di Guido Pontecorvo
Gene
Sommario: 1. Cenni storici. 2. 1900-1915: i geni come perle di una collana. 3. 1940-1955: le unità elementari della genetica. 4. Il gene oggi. □ Bibliografia.
1. [...] experimental zoology", 1913, XIV, pp. 43-59.
Sturtevant, A. H., The effects of unequal crossing-over of the Bar locus in Drosophila, in ‟Genetics", 1925, X, pp. 117-147.
Watson, J. D., Crick, F. H. C., Molecular structure of nucleic acids, in ‟Nature ...
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gènico, contròllo Processo di regolazione che permette a una cellula di esprimere solo alcuni dei suoi geni. In un determinato organismo, tutte le cellule possiedono lo stesso patrimonio genetico, ma una cellula muscolare, per es., è diversa da una cellula del sangue: la loro diversa funzione deriva ... ...
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Nicoletta Rossi
Unità di informazione ereditaria degli organismi viventi, che occupa una posizione fissa (locus) su un cromosoma. L’idea di g. si è evoluta con l’avanzare delle scoperte della genetica e della biologia molecolare e la sua definizione si è contestualmente ampliata. Dal concetto astratto ... ...
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Guido Modiano
Nei Procarioti e negli Eucarioti unicellulari si definiscono adattativi i geni la cui espressione dipende dalle circostanze ambientali in cui si trova la cellula e costitutivi i geni che si esprimono in tutti gli ambienti (sia pure in misura variabile a seconda delle circostanze, la loro ... ...
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Guido Modiano
Come per tutti gli altri elementi, anche nel caso del gene non è semplice darne una definizione. Il primo passo verso la comprensione di qualsiasi tipo di unità consiste nel darne una definizione soddisfacente. Appellandoci al buon senso, potremmo dire che i criteri principali per decidere ... ...
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Guido Modiano
Gene viene dal tedesco Gen, termine coniato, nel 1909, dal botanico e genetista danese W.L. Johannsen, che lo trasse dal tema greco di γένεσις, "origine, generazione". Le definizioni di gene che sono state via via formulate, da quando è nata la genetica fino alla sua fase attuale, sono ... ...
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gène [Der. del ted. Gen 〈g✄én〉, dal tema del gr. g✄énesis "origine, generazione"] [BFS] Nome proposto da W. Johannsen (1909) per indicare l'unità ereditaria scoperta da G. Mendel; è materializzato nella cellula da un segmento di una molecola di DNA, in cui l'ordine di successione dei quattro tipi di ... ...
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Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; variabilità, XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111; ... ...
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Burke H. Judd
sommario: 1. Introduzione. 2. Il mendelismo. 3. La teoria cromosomica dell'eredità. 4. La scoperta dell'associazione (linkage). 5. La mutazione. 6. La funzione del gene. 7. ‟Un gene - un enzima". 8. Il materiale genetico. 9. La doppia elica del DNA. 10. Definizioni operative del gene. ... ...
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In biologia, il corredo aploide dei cromosomi di una cellula, con i geni in essa contenuti.
Il Progetto genoma
Nel 1990 negli Stati Uniti è iniziato ufficialmente il progetto di ricerca internazionale [...] , o kb) venne completata nel 1996. Nel 2000 è stato sequenziato il primo g. eucariotico complesso, quello di Drosophila melanogaster, di 120 Mb. Sono stati anche sequenziati i g. del nematode Caenorhabditis elegans (97 Mb), della pianta Arabidopsis ...
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Genetica. Analisi genetica della durata della vita e dell'invecchiamento
Thomas E. Johnson
Christopher D. Link
Invecchiamento, senescenza e longevità sono concetti correlati, relativi a processi per [...] della motilità che forniva un'accurata indicazione della durata media o massima della vita. Nelle linee a vita lunga di Drosophila era presente una chiara associazione tra una senescenza tardiva e un aumento della durata del volo. È quindi chiaro che ...
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Genetista e cronobiologo statunitense (n. Miami 1949). Ha studiato presso l'Università del Texas a Austin e la Stanford University School of Medicine, è professore presso la Rockefeller University di New [...] York. Ha studiato soprattutto i fattori che influenzano il ciclo sonno-veglia in Drosophila melanogaster. Nel 2017 è stato insignito del Premio Nobel per la medicina o fisiologia, con J.C. Hall e M. Rosbash, “per le loro scoperte dei meccanismi ...
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Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] ruoli diversi all'interno del congegno molecolare che genera l'oscillazione. È il caso della proteina CRY, che in Drosophila è il fotorecettore per la luce blu ed è coinvolta nella sincronizzazione dell'orologio, mentre nei mammiferi stabilizza le ...
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Genetista e cronobiologo statunitense (n. New York 1945). Ha studiato all'università di Washington a Seattle e al California Institute of Technology di Pasadena; ha iniziato la sua carriera nel 1974 alla [...] è passato all'Università del Maine. Ha indirizzato le sue ricerche alla neurologia e al comportamento dell’insetto Drosophila melanogaster, e grazie a queste ha scoperto i meccanismi essenziali degli orologi biologici. È stato eletto dall'Accademia ...
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Genetica. - L'emofilia è dovuta ad un gene localizzato nel cromosoma X, e si trasmette quindi secondo lo schema dell'eredità "legata al sesso", come il carattere occhi bianchi" e altri del gruppo I di [...] Drosophila (v. Genetica, XVI, p. 516).
Lo schema seguente, in cui, secondo la consuetudine, sono indicati con x e y i cromosomi sessuali, e con x′ il cromosoma portatore della mutazione "emofilia", indica tutti i possibili incroci e i loro risultati: ...
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La grande scienza. Genomica e postgenomica
Giovanni Romeo
Cesare Rossi
Genomica e postgenomica
La genetica si è posta, fin dalle sue origini, una serie di domande sui geni: come vengono trasmessi da [...] in geni omologhi nelle due specie, è riassunto nella fig. 3. Essa mostra come una mutazione del gene Pax-6 di Drosophila causa in questo moscerino un fenotipo 'senza occhi' in modo analogo a quanto avviene nella specie umana in cui la stessa ...
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Orologi biologici circadiani
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per esempio, dell'alternanza [...] nella sincronizzazione dell'orologio, mentre nei Mammiferi stabilizza le proteine PER nel citoplasma (al pari di TIM in Drosophila) formando dei complessi che entrano nel nucleo e regolano, mediante retroazione negativa, i geni orologio Per e Cry ...
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Genetista e cronobiologo statunitense (n. Kansas City 1944). Ha studiato presso il California Institute of Technology, il Massachusetts Institute of Technology e l'università di Edimburgo in Scozia, è [...] e gli esseri umani si adattano per essere sincronizzati con il giorno solare, soprattutto attraverso l’osservazione dell’insetto Drosophila melanogaster. Nel 2017 è stato insignito del Premio Nobel per la medicina o fisiologia, con J.C. Hall e ...
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drosofila
droṡòfila s. f. [lat. scient. Drosophila, comp. di droso- e -philus «-filo»]. – Genere di piccoli insetti ditteri acalitteri, comprendente il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster), di colore ferrugineo, con...
gerontogene
s. m. Gene responsabile dell’invecchiamento. ◆ Il primo gerontogene a venire isolato è stato Age One. (Repubblica, 5 febbraio 2002, p. 28, Cronaca) • I pionieri dell’approccio genetico all’invecchiamento hanno iniziato i loro studi...