Chinasi
Luisa Castagnoli
Enzima proteico che fosforila un substrato, ossia trasferisce un gruppo fosfato (PO43−) da un donatore (per es., l’adenosintrifosfato, ATP) a una molecola specifica. Attualmente, [...] , nell’uomo, codificano per differenti protein-chinasi presenti prevalentemente nel citoplasma o nella membrana cellulare.
Nella Drosophila melanogaster (moscerino della frutta) sono stati identificati ca. 250 geni per chinasi e 130 nel Saccharomyces ...
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Biologo (Amburgo 1902 - Sacramento 1981), prof. di zoologia (1947-70) e di genetica (1958-70) all'univ. di Berkeley, in California. L'attività di ricercatore di S. ha avuto come esclusivo campo di indagine [...] di prim'ordine. Fra l'altro si devono a S.: l'analisi della costituzione genetica del cromosoma Y in Drosophila, la dimostrazione citologica che lo scambio di segmenti omologhi costituisce la base dello scambio genetico; la scoperta del crossing ...
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Genetista jugoslavo (Kostajnica, Iugoslavia, 1895 - Laurel Hollow, New York, 1966), naturalizzato statunitense. Autore di numerose ricerche biologiche e genetiche, tra le quali sono quelle sull'azione [...] del laboratorio di genetica della Carnegie Institution a Cold Spring Harbor (Long Island). I suoi studî sulle mutazioni in Drosophila confermarono l'ipotesi che la funzione di un gene dipende, oltre che dalla sua struttura, anche dai geni contigui ...
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Genetica. - L'emofilia è dovuta ad un gene localizzato nel cromosoma X, e si trasmette quindi secondo lo schema dell'eredità "legata al sesso", come il carattere occhi bianchi" e altri del gruppo I di [...] Drosophila (v. Genetica, XVI, p. 516).
Lo schema seguente, in cui, secondo la consuetudine, sono indicati con x e y i cromosomi sessuali, e con x′ il cromosoma portatore della mutazione "emofilia", indica tutti i possibili incroci e i loro risultati: ...
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La grande scienza. Genomica e postgenomica
Giovanni Romeo
Cesare Rossi
Genomica e postgenomica
La genetica si è posta, fin dalle sue origini, una serie di domande sui geni: come vengono trasmessi da [...] in geni omologhi nelle due specie, è riassunto nella fig. 3. Essa mostra come una mutazione del gene Pax-6 di Drosophila causa in questo moscerino un fenotipo 'senza occhi' in modo analogo a quanto avviene nella specie umana in cui la stessa ...
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Biologo russo (n. Kronstadt 1907 - m. 1998). Dal 1948 direttore del reparto siberiano dell'Istituto di citologia e genetica dell'Accademia delle Scienze dell'URSS, nel 1966 fu nominato direttore dell'Istituto [...] 1930 al 1946, con ricerche sulla frequenza delle mutazioni letali e subletali in diverse popolazioni naturali di Drosophila melanogaster, e sulla struttura genetica delle popolazioni come base dei processi evoluzionistici. Studiò anche l'effetto di ...
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Morfogenesi
Antonio García-Bellido
I Metazoi presentano un'enorme varietà di forme, tipologie di sviluppo e caratteristiche fisiologiche. L'analisi comparata tra le specie esistenti e i loro antenati [...] cellule del pigmento; in molti taxa animali questo processo è sotto il controllo di geni omologhi a quelli eyeless di Drosophila e pax6 del topo.
Iterazione modulare di territori cellulari e di tipi di cellule
Di regola nel corso della segmentazione ...
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Biologa tedesca (n. Francoforte sul Meno 1942); dopo aver lavorato al Max-Planck-Institut di Tubinga, nel 1975 si è trasferita presso il laboratorio di W. Gehring al Biozentrum di Basilea. Dal 1978 al [...] N.-V. e ad altri scienziati di osservare un'omologia di struttura e funzione fra i geni che regolano lo sviluppo in Drosophila e i geni omeotici di altri Vertebrati. Dal 2001 è membro del Nationaler Ethikrat e nel 2005 ha conseguito la laurea honoris ...
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Orologi biologici circadiani
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per esempio, dell'alternanza [...] nella sincronizzazione dell'orologio, mentre nei Mammiferi stabilizza le proteine PER nel citoplasma (al pari di TIM in Drosophila) formando dei complessi che entrano nel nucleo e regolano, mediante retroazione negativa, i geni orologio Per e Cry ...
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Biologo (Milano 1913 - ivi 1983), fratello di Dino Buzzati; dal 1952 al 1959 prof. alla Scripps Institution of Oceanography dell'univ. di La Jolla (California), poi prof. di genetica all'univ. di Pavia [...] di varie ricerche su diversi problemi di genetica e specialmente sul meccanismo di mutazione e sulla genetica di popolazioni di Drosophila con particolare riguardo ai fenomeni della selezione. Tra le sue pubblicazioni: La teoria dell'urto e le unità ...
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drosofila
droṡòfila s. f. [lat. scient. Drosophila, comp. di droso- e -philus «-filo»]. – Genere di piccoli insetti ditteri acalitteri, comprendente il moscerino del vino e delle frutta (Drosophila melanogaster), di colore ferrugineo, con...
gerontogene
s. m. Gene responsabile dell’invecchiamento. ◆ Il primo gerontogene a venire isolato è stato Age One. (Repubblica, 5 febbraio 2002, p. 28, Cronaca) • I pionieri dell’approccio genetico all’invecchiamento hanno iniziato i loro studi...