dare
Beatrice Guidi
Verbo che ricorre frequentemente in tutta l'opera di D., sia nella prosa che nella poesia. Dal suo significato proprio, che è quello del latino dare, l'uso è esteso a una ricchissima [...] due / venir dando a l'accidia di morso; If XII 105 E' son tiranni / che dier nel sangue e ne l'aver di piglio; XXII 73 Draghignazzo anco i volle dar di piglio; XXIV 24, Pg I 49; Fiore IX 12 [Amore] cui dà di piglio / egli 'l tiene in tormento e ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] Malacoda, v. 76 (e si noti anche Caprona, v. 95) a Scarmiglione, v. 105, per giungere a Calcabrina, Graffiacane, Cagnazzo, Draghignazzo, con la doppia z, uno dei caratteri che fanno la parola ‛ irsuta ' a norma del De vulg. Eloquentia.
Nei canti dell ...
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