PIOMBO (μόλυβδος, μόλιβος; plumbum)
L. Vlad Borrelli
Metallo che, generalmente, non si trova libero in natura, ma è noto fin dalla più remota antichità grazie al suo minerale più importante, la galena [...] ° C) e di aspetto non gradevole. Che si trattasse di un metallo vile lo attesta anche il prezzo che in Grecia era di cinque dracme per ogni talento e a Roma, nel I sec. d. C., di sei centesimi la libbra (plumbum nigrum; il plumbum album era lo stagno ...
Leggi Tutto
TIMOTHEOS (Τιμόϑεος, Timotheus)
L. Vlad Borrelli
1°. - Scultore nativo probabilmente di Epidauro, ma di scuola attica, vissuto intorno alla prima metà del IV sec. a. C. e attivo fra il 370 e il 350 a. [...] , e degli acroterî di uno dei frontoni, che si è d'accordo ritenere quello occidentale, per 2.240 dracme (I. G.2, iv, 102, 36 s. e 90). Fra gli artisti menzionati il nome di T. è l'unico senza etnico e perciò si è supposto che egli fosse nativo di ...
Leggi Tutto
L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] sec. a.C., livelli d’abitato con ceramica a vernice nera e altra dipinta di II e I sec. a.C., dracme padane) potrebbero aver rappresentato un modello per gli analoghi centri transalpini, tanto più se si ammette che la tipica fortificazione ad aggere ...
Leggi Tutto
DASKYLION (Δασκύλιον; Δασκύλειον)
L. Beschi
Dei varî centri di Asia Minore che, secondo Stefano di Bisanzio (s. v.), portavano questo nome, solo uno è sufficientemente noto dalle fonti (Strabo, xii, [...] soprattutto i nomi dei Satrapi Mitrobate e Farnabazo. E si ricorda D. nella lega delio-attica, con un tributo annuo di 500 dracme; ma forse si tratta di un centro omonimo da identificarsi forse in quel Eskel Liman, ad E delle foci del Rhyndakos, sul ...
Leggi Tutto
Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] si incominciano a riconoscere le influenze greche, come ad esempio la riproduzione della civetta, simbolo caratteristico delle dracme ateniesi, sulle monete d'argento coniate dai governatori della provincia autonoma di Yahūd (Giudea).
La conquista di ...
Leggi Tutto
AREO (᾿Αρεύς)
M. Borda
Re di Sparta, figlio di Acrotato, della famiglia degli Agladi. Nato il 320 circa a. C., rimase sotto la tutela dello zio Cleonimo fino al 303, allorché questi venne in Italia in [...] Sparta a coniare monete col proprio nome e la propria effigie. La testa del re, diademata, appare in tetradracini e dracme argentee, imitate da quelle di Alessandro Magno. Le effigi divergono fisionomicamente fra di loro; in alcune di esse appare un ...
Leggi Tutto
Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (ἡ ᾿Επίδαυρος, Epidaurus)
B. Conticello
Città del Peloponneso, nòmos di Argolide, posta nella penisoletta di Aktè (oggi Nisi), nel Golfo Sarònico. [...] pensano il Crome ed il Roux, di bassorilievi decoranti il fregio interno del pronao). Lo stesso autore, per 2.240 dracme eseguì le statue acroteriali di uno dei frontoni, mentre Theotimos, per la stessa somma, fece gli acroteri dell'altro timpano ...
Leggi Tutto
CLEOPATRA VII Filopatore (Κλεοπάτρα Φιλοπάτωρ)
M. T. Marabini Moevs
Ultima regina della dinastia tolemaica prima della definitiva occupazione dell'Egitto da parte dei Romani. Nata nel 69 a. C. da Tolomeo [...] di anni le trasformazioni del volto di C., dall'epoca, cioè, in cui, ventiduenne appena, C. regnava al fianco di Tolomeo (dracme argentee di Alessandria, 47-46 a. C.) fino agli ultimi anni del regno e della vita, quando si avvicinava ormai alla ...
Leggi Tutto
Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La monetazione
Laura Buccino
La monetazione
Le prime monete sono documentate in Magna Grecia e in Sicilia dalla seconda metà del VI sec. a.C. Le colonie [...] l’unica ad assumere un sistema ponderale differente, di ascendenza attica, basato su uno statere di 7,50 gr, diviso in dracme e oboli. Elea, eccezionalmente, riprese la tipologia monetale della madrepatria Focea, con il leone che divora la preda sul ...
Leggi Tutto
Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] per le Istmiche (alla fine del 5°sec. a.C. la paga di un oplita o di un artigiano ateniese era di una dracma al giorno). Nel 1° sec. a.C. Cicerone ebbe a dire che un generale romano riceveva, per i suoi trionfi, onori e ricompense minori rispetto ...
Leggi Tutto
dracma
s. f. [dal gr. mod. δραχμή: v. dramma2]. – 1. Fino all’introduzione dell’euro, unità monetaria della Grecia (abbrev. δρχ), divisa in 100 leptà. 2. Variante fonetica di dramma2, unità ponderale e monetaria degli antichi Greci.
mina2
mina2 s. f. [dal lat. mina, gr. μνᾶ, voce di origine semitica]. – Unità ponderale, in uso tra gli antichi popoli del Mediterraneo orientale, di valore compreso fra i 436 e i 502 grammi; era inoltre un’unità monetaria di conto in uso,...