ARCHELAO FILOPATRIDE (᾿Αρχέλαος Φιλόπατρις) detto Sisines
M. Borda
Re di Cappadocia, figlio di Archelao e di Glafira, posto sul trono da M. Antonio (41 a. C.). Il suo regno effettivo cominciò soltanto [...] di Polemone del Ponto. Costretto da Tiberio a venire a Roma, vi morì nel 17 d. C. Il ritratto diademato di A. appare in dracme argentee coniate fra il 18-17 a. C. ed il 5-6 d. C. ad Elaeusa (Sebaste) isola presso Corycus (Cilicia); fisonomia di bell ...
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ARIARATE IV Eusebe (᾿Αριαράϑης Εὐσε-βής)
M. Borda
Re di Cappadocia, figlio di Ariarate III, salito al trono nel 220 a. C. Antioco III gli diede in moglie la figlia Antiochide ed egli prestò aiuto alla [...] anche i turbolenti Trocmeni. Morì circa il 163 a. C. Nei ritratti monetali di A., che appaiono in tetradracmi argentei e dracme con la data degli anni di regno, continua la tradizione artistica lisippea propria dei ritratti di Alessandro Magno e dei ...
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IBIDA (᾿Ιβιδαᾒ)
G. Bordenache
Città romano-bizantina nella Dobrugia settentrionale, presso Babadag, ricordata da Procopio (De aedif., iv, 7,19), della quale si vedono ancor oggi i resti monumentali a [...] anche alcuni bei capitelli. Sono apparsi inoltre, sia in campagne di scavo, sia casualmente, un tesoro di dracme argentee di Lisimaco, monete d'epoca antoniniana e bizantina, iscrizioni funerarie in lingua latina, ceramica romana e bizantina ...
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PIOMBO (μόλυβδος, μόλιβος; plumbum)
L. Vlad Borrelli
Metallo che, generalmente, non si trova libero in natura, ma è noto fin dalla più remota antichità grazie al suo minerale più importante, la galena [...] ° C) e di aspetto non gradevole. Che si trattasse di un metallo vile lo attesta anche il prezzo che in Grecia era di cinque dracme per ogni talento e a Roma, nel I sec. d. C., di sei centesimi la libbra (plumbum nigrum; il plumbum album era lo stagno ...
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TIMOTHEOS (Τιμόϑεος, Timotheus)
L. Vlad Borrelli
1°. - Scultore nativo probabilmente di Epidauro, ma di scuola attica, vissuto intorno alla prima metà del IV sec. a. C. e attivo fra il 370 e il 350 a. [...] , e degli acroterî di uno dei frontoni, che si è d'accordo ritenere quello occidentale, per 2.240 dracme (I. G.2, iv, 102, 36 s. e 90). Fra gli artisti menzionati il nome di T. è l'unico senza etnico e perciò si è supposto che egli fosse nativo di ...
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Vedi BORDEAUX dell'anno: 1959 - 1994
BORDEAUX (v. vol. II, p. 137)
Red.
Una serie di scavi condotti negli ultimi decenni ha rivelato importanti realtà, pertinenti a varie fasi di vita dell'insediamento [...] digitati) risalenti al III-II sec. a.C. A queste fasi più antiche risalgono anche alcune monete imitate da dracme rodie, oppure decorate con la croce propria dei Volques Tectosages. Si susseguirono poi sul sito tre fasi stratigraficamente accertate ...
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L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] sec. a.C., livelli d’abitato con ceramica a vernice nera e altra dipinta di II e I sec. a.C., dracme padane) potrebbero aver rappresentato un modello per gli analoghi centri transalpini, tanto più se si ammette che la tipica fortificazione ad aggere ...
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DASKYLION (Δασκύλιον; Δασκύλειον)
L. Beschi
Dei varî centri di Asia Minore che, secondo Stefano di Bisanzio (s. v.), portavano questo nome, solo uno è sufficientemente noto dalle fonti (Strabo, xii, [...] soprattutto i nomi dei Satrapi Mitrobate e Farnabazo. E si ricorda D. nella lega delio-attica, con un tributo annuo di 500 dracme; ma forse si tratta di un centro omonimo da identificarsi forse in quel Eskel Liman, ad E delle foci del Rhyndakos, sul ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] per libera contrattazione, e variava moltissimo a seconda della capacità dello schiavo, da 50 dracme, per uno schiavo di poco valore, sino a un talento (6000 dracme) per un abile ragioniere. Uno schiavo che non avesse abilità particolari valeva circa ...
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Vedi LA TENE, Civilta di dell'anno: 1961 - 1995
LA TENE, Civilta di
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
LA ΤÈΝE, Civiltà di (v. vol. IV, p. 491). Gli studi degli ultimi trent'anni sono stati dedicati [...] sec. a.C., livelli d'abitato con ceramica a vernice nera e altra dipinta di II e I sec. a.C., dracme padane) potrebbero aver rappresentato un modello per gli analoghi centri transalpini, tanto più se si ammette che la tipica fortificazione ad aggere ...
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dracma
s. f. [dal gr. mod. δραχμή: v. dramma2]. – 1. Fino all’introduzione dell’euro, unità monetaria della Grecia (abbrev. δρχ), divisa in 100 leptà. 2. Variante fonetica di dramma2, unità ponderale e monetaria degli antichi Greci.
mina2
mina2 s. f. [dal lat. mina, gr. μνᾶ, voce di origine semitica]. – Unità ponderale, in uso tra gli antichi popoli del Mediterraneo orientale, di valore compreso fra i 436 e i 502 grammi; era inoltre un’unità monetaria di conto in uso,...