Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] che gli si possano attribuire movimenti spontanei, la dottrinacristiana escluse la liceità degli aborti precoci e sostenne delle sofferenze alle quali essa espone e delle strutture familiari e sociali nelle quali si esplica. Per l'etica della vita l' ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] ), ma anche una rodata organizzazione sociale. La scelta di assumere le insegne cristiane fu quindi il prodotto della mentalità persecuzione violenta dell’eresia, l’irrigidimento della religione in dottrina, i dissidi fra le due Roma, in un processo ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] voci più rilevanti dell’idea democratico-cristiana murriana nel Sud. Impegno sociale, politico e religioso si intrecciarono Primas, rispettivamente del 1922 e del 1925) e della dottrina tomista. Insomma, rimarginata la ‘ferita’ secolare inferta dalla ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] Gesuiti), quanto la società (la mancanza di uno ‘Stato sociale’ e l’assenza di un sistema scolastico ed educativo adeguato formazione morale e religiosa come Lo studente istruito nella dottrinacristiana del Bonomelli»41. Dopo la morte di Piamarta ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] le v. hanno anzitutto un'incidenza sociale e trovano la loro fonte nella contemplazione VI e VII. Come si vede, la dottrina aristotelica non si organizza attorno alle quattro v ; per lui, la più alta v. morale cristiana è l'umiltà. S. Tommaso, erede di ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] : «La lettura del vangelo svela il segreto delle disuguaglianze sociali […] è tempo di renderne popolare la lettura […] in Nuovo Testamento in coedizione tra Abu/Sbbf e Libreria DottrinaCristiana (Elledici), nel 1976. L’intera «Parola del Signore ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] sua appartenenza alla cristianità occidentale e del Galasso, Le forme del potere, classi e gerarchie sociali, in Storia d’Italia, I, I caratteri generali inter solem et lunam. Tolomeo e la dottrina canonistica dei duo luminaria, in Il sole ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] primi orologi monumentali? S'individuano più facilmente le distinzioni sociali che dividevano queste categorie, e non vi è alcun fossero in contraddizione con i dogmi cristiani ‒ come, per esempio, le dottrine di Averroè sull'immortalità dell'anima ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] per la dottrina della fede, Muratore, I rosminiani nel XX secolo, in La filosofia cristiana nei secoli XIX e XX, III. Correnti moderne del interprete di Rosmini, in P. Piovani, La teodicea sociale di Rosmini, Padova 1957, Brescia 19972, pp. ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] orientò la sua protezione verso il figlio per favorirne l'ascesa sociale, ma non l'inserimento nell'attività del governo. Nel maggio loro di predicare, confessare e insegnare la dottrinacristiana senza restrizione alcuna, raccomandando però che non ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...