La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] col concetto greco di forma, con le nozioni platoniche e neoplatoniche di uso e consuetudine, o con i riferimenti di Aristotele ai loro nel determinare la misura dell'accettabilità della sua dottrina, ed era la teologia. Come abbiamo già osservato, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] chimica
La filosofia chimica, come molte delle alternative alla filosofia naturale aristotelica, attinse abbondantemente alle dottrineneoplatoniche riscoperte e studiate nel Rinascimento e nel XVI secolo. Essa condivideva con altre filosofie d ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] , esistono anche considerazioni contrarie a questa ipotesi. In effetti, sono assenti, ancora una volta, richiami espliciti alle dottrineneoplatoniche sul cosmo e sull’anima. I riferimenti a Platone e ad Aristotele sono abbondanti, ma non è semplice ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] innovazione e tradizione esteso a tutti i campi del sapere; in un certo senso, le dottrine agostiniane e il neoplatonismo rappresentavano la tradizione, mentre il ruolo innovatore apparteneva alla filosofia aristotelica della Natura. La situazione ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] (1463-1494). Benché per formazione e soprattutto per convinzione fosse piuttosto un aristotelico che non un seguace delle dottrineneoplatoniche come Ficino, egli s'immerse con giovanile entusiasmo nelle opere di Platone, di Plotino, di Proclo e di ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] I), sul monocordo (l'intero Libro IV) e sulle dottrine musicali degli Antichi (Libro V). La funzione principale che e dei commenti alla Genesi viene a saldarsi con la cosmologia neoplatonica latina elaborata da Calcidio e da Macrobio, dando vita a ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] il Fuoco e l'Acqua. Efrem (303 ca.-373) attribuisce a Bardesane una dottrina più esplicita sulla natura del Padre e della Madre. Essi sono il Sole e nelle loro dispute. Siriano, maestro della Scuola neoplatonica di Atene nella prima metà del V sec., ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] una teologia fondata sulle tre ipostasi di matrice neoplatonica, riveduta e corretta alla luce del dogma . 3-33.
6 C. Schmitt, Teologia politica. Quattro capitoli sulla dottrina della sovranità, in Id., Le categorie del politico. Saggi di teoria ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] un ruolo significativo. La logica di Aristotele, infatti, una volta incorporata nella filosofia neoplatonica, e intesa nel suo significato più ampio (inclusa la dottrina delle categorie e dei predicabili), nel V sec. serviva da introduzione al cursus ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] critica a L. Sozzini, Opere, 1986, pp. 347 e segg.).
La dottrina della natura umana di Cristo apparve, sia a Lelio che a Fausto, Dalla visione di Pucci emergeva il profilo di una neoplatonica harmonia mundi, che si irraggia nell’universo a livelli ...
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neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è caratterizzato dalla tendenza a rinnovare...
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...